Usura delle ginocchia: come ridurre i rischi quando si fa sport
Quando si fa sport a certi livelli l’usura delle ginocchia può essere una patologia invalidante, della quale è bene ridurre i rischi.
È opinione comune che in alcuni tipi di sport il rischio di consumare la cartilagine di articolazioni come quella del ginocchio sia più elevata rispetto ad altri sport.
Tuttavia, le evidenze scientifiche dimostrano che, se praticati nel modo corretto e con le giuste precauzioni, anche gli sport considerati più a rischio come la corsa non sono affatto dannosi.
Infatti, si tratta di una patologia piuttosto comune, di cui soffrono moltissime persone indipendentemente dall’attività svolta.
Che cos’è l’usura delle ginocchia
Quando si parla di usura delle ginocchia, in realtà si intende l’usura della cartilagine posta a rivestimento delle ossa per permettere all’articolazione di muoversi.
La cartilagine è un tessuto elastico e levigato che si riforma in continuazione grazie al rinnovamento cellulare. Tuttavia ci possono essere fattori che possono portare a un eccessivo assottigliamento della cartilagine o, nei casi più gravi, a uno sfaldamento.
Tra le predisposizioni che portano all’usura della cartilagine ce ne possono essere diverse, alcune anche combinate tra loro:
- Predisposizioni genetiche o fisiche: la conformazione fisica delle gambe, come le gambe a X o le gambe rivolte verso l’esterno, può contribuire alla formazione di questo tipo di disturbo. In termini scientifici si parla di dismorfismi anatomici e riguardano il ginocchio valgo e il ginocchio varo. In queste condizioni i pesi non si distribuiscono in modo adeguato, oltre al fatto che si possono verificare torsioni che sollecitano i menischi oltre i limiti opportuni. Oltre a questo, anche la predisposizione genetica all’artrosi può essere una causa importante.
- Obesità: soprattutto se si tratta di una obesità grave, le articolazioni delle ginocchia vengono sottoposte a un carico eccessivo tale da consumare la cartilagine. Soprattutto dopo una certa età, quando il rinnovamento cellulare rallenta, esso può essere sufficiente a compensare l’usura.
- Traumi come lesioni ai legamenti o fratture. Le lesioni legamentose, in particolare quelle del crociato anteriore, del crociato posteriore e dei legamenti collaterali, possono infatti creare una situazione di instabilità al ginocchio potenzialmente pericolosa per la cartilagine. Allo stesso modo, le distorsioni possono provocare meniscopatie che espongono l’articolazione a usura. Così come le fratture che coinvolgono l’articolazione, le quali possono alterare la conformazione dell’articolazione stessa e predisporre a usura.
Se si pratica sport a livello agonistico, bisogna fare attenzione a non eccedere: soprattutto negli sport e nelle attività che comportano un eccessivo carico sulle gambe, come corsa, calcio e atletica, oppure quelle che provocano sollecitazioni continue alle articolazioni delle gambe, come sci, pattinaggio e scherma.
I vari tipi di usura
Nell’articolazione del ginocchio esistono diverse superfici cartilaginee e diversi tipi di usura:
- I menischi subiscono un’usura fisiologica, dovuta allo sfregamento tra le articolazioni e alla progressiva perdita di elasticità. Soprattutto la parte posteriore, generalmente dopo i 50 anni, subisce una involuzione fisiologica, indipendentemente dal fatto che si verifichino le cause predisponenti.
- L’articolazione che collega la rotula con il femore viene sollecitata quando si trova in compressione. Per questo motivo, in caso di trauma da urto si possono usurare sia la cartilagine rotulea sia quella femorale.
- Nell’articolazione che collega femore e tibia si trovano i condili femorali in cui alloggiano i menischi. L’usura, la rottura o dismorfismi anatomici possono provocare fenomeni degenerativi.
Come prevenire l’usura delle ginocchia quando si fa sport
Purtroppo alcune cause e alcuni fattori scatenanti non sono prevedibili né del tutto evitabili. Tuttavia, soprattutto quando si pratica sport a livello agonistico, è importante avere alcune precauzioni, affinché l’attività sportiva non si trasformi in un ulteriore fattore aggravante.
Oggi la scienza è dell’opinione che sport come la corsa, se condotti nel modo giusto, non aumentano i rischi di osteoartrite: lo avrebbe dimostrato uno studio condotto dal Lawrence Berkeley National Laboratory su circa 75 mila podisti.
Semmai è importante seguire alcune indicazioni per evitare di incorrere nei traumi che possono provocare osteoartrite. In particolare:
- Indossare sempre le scarpe consone al tipo di sport che si sta eseguendo. In particolare, nella corsa o nell’atletica scegliere scarpe che abbiano una suola con effetto antitraumatico nell’impatto con il terreno.
- Mantenere buono il tono muscolare del quadricipite, che tiene stabile l’articolazione del ginocchio.
L’ideale è allenarsi con cyclette, bicicletta e nuoto. - Chi non pratica sport a livello agonistico o chi inizia per la prima volta deve allenarsi gradualmente, partendo da esercizi più semplici e con carichi non troppo elevati.
- Chi pratica la corsa dovrebbe iniziare con terreni soffici che attutiscono gli impatti e permettono ai piedi di adattarsi al terreno. Anche chi è più esperto dovrebbe comunque fare attenzione alle superfici prescelte: lo sterrato è sempre preferibile a piani rigidi come l’asfalto, che bloccano il piede dopo l’impatto.
- Tenersi sempre in allenamento ed eseguire esercizi ginnici in preparazione allo sport che si sta praticando. Per la protezione delle articolazioni, scegliere esercizi che sollecitano l’elasticità muscolare, in particolare lo stretching.
- Tenere sempre sotto controllo il peso corporeo affinché non ci sia un carico eccessivo sulle articolazioni stesse.
Le cure per l’usura delle ginocchia
Le cure per l’usura della cartilagine sono direttamente dipendenti dalla gravità della patologia e dalle cause.
I sintomi iniziano con dolore, soprattutto durante i movimenti, in particolare con la flessione. In seguito possono subentrare altri disturbi, come tumefazione e limitazione o impossibilità dei movimenti.
Per avere una diagnosi precisa bisogna sottoporsi a esami strumentali come la risonanza magnetica con liquido di contrasto.
Una volta individuate le cause e accertata la gravità, si può decidere se agire attraverso terapia chirurgica o terapia non chirurgica:
- La terapia non chirurgica avviene con FANS, con la viscosupplementazione con acido ialuronico o con la fisiokinesiterapia. In genere, queste soluzioni vengono scelte per piccole lesioni oppure, al contrario, per lesioni molto estese o degenerative, su cui la chirurgia non sarebbe risolutiva.
- La terapia chirurgica prevede, invece, vari tipi di tecniche che vanno dal lavaggio artroscopico alla fissazione del frammento osteocondrale o alla ricostruzione della cartilagine e possono essere utilizzate a seconda del tipo di danno subito.
Credits: Photo by freepik