Tendinopatia spalla: quando si verifica e come affrontarla
La tendinopatia alla spalla è un disturbo piuttosto frequente e molto doloroso. Generalmente avviene a causa di una infiammazione che colpisce i tendini che si trovano a ridosso della cuffia dei rotatori e può essere di origine traumatica oppure di origine degenerativa, in relazione a patologie di tipo reumatico.
Pertanto può colpire sia i giovani sia le persone più avanti con l’età: di solito è la causa più frequente di dolore alla spalla.
Tendinopatia spalla: cos’è e come si diagnostica
Quella della spalla è un’articolazione piuttosto delicata in quanto in quest’area sono presenti quattro muscoli con altrettanti tendini. L’insieme di questo complesso è chiamato cuffia dei rotatori e permette il movimento tra l’omero e la scapola.
Quando uno o più tendini di quest’area si infiammano ha luogo la tendinite. I tendini sono dei robusti fasci di tessuto connettivo che permettono il collegamento tra i muscoli e le ossa. Tuttavia, in seguito a traumi e infortuni, oppure per motivi degenerativi, possono instaurarsi dei processi infiammatori.
Inoltre, anche la continua ripetizione di determinati movimenti oppure l’assunzione di posture scorrette può provocare l’infiammazione dei tendini.
Rispetto alla tendinite, che può essere di insorgenza acuta, la tendinopatia fa seguito a un processo cronico, che si instaura nel momento in cui numerosi piccoli traumi o una degenerazione del tessuto connettivo portano a un perdurare del processo infiammatorio. Talvolta possono registrarsi anche depositi di calcio che provocano calcificazioni e ostacolano l’articolazione dei movimenti, rendendoli anche particolarmente dolorosi.
Sintomi della tendinopatia alla spalla
I sintomi della tendinopatia alla spalla sono del tutto simili a quelli di una classica tendinite, anche se generalmente hanno un’insorgenza meno dolorosa ma, col passare del tempo, il dolore tende ad aumentare, oltre che a ripresentarsi ciclicamente.
Di solito il dolore aumenta nel momento in cui viene utilizzata l’articolazione o quando si oppone resistenza al movimento. Anche la palpazione può essere dolorosa, soprattutto quando c’è un deposito di liquido. Tuttavia, il dolore alla spalla non è l’unico sintomo.
Se l’origine della tendinopatia è di tipo degenerativo, possono verificarsi dei depositi di liquido nella guaina dei tendini, tali da provocare gonfiore. In genere, l’accumulo di liquido è percepibile al tatto e talvolta può anche essere visibile.
A seconda della patologia che si trova alla base del processo degenerativo, si possono osservare altri sintomi: nel caso della sclerosi sistemica, può verificarsi una disidratazione del tendine. Ciò provoca un attrito tra la guaina e il tendine stesso durante il movimento, tale da poter essere individuato con l’auscultazione.
Le cause della tendinopatia alla spalla
Così come avviene per molte altre patologie infiammatorie che colpiscono le articolazioni, le cause non sono del tutto note. Tuttavia, è innegabile che il processo degenerativo che porta alla tendinopatia alla spalla può essere indotto da una serie di cause e circostanze:
- La ridotta vascolarizzazione dei tendini, che rappresenta un fenomeno frequente negli anziani e negli over 50 anni, riduce la funzionalità dei tendini e li espone facilmente ad infiammazioni;
- Traumi molto seri, microtraumi ripetuti attraverso la pratica costante di attività lavorative o sportive ed eccessivo esercizio fisico possono portare a un cronicizzare dell’infiammazione al tendine.
- Presenza di patologie di tipo sistemico, come artrite reumatoide, artrosi, gotta o diabete, possono provocare un processo degenerativo del tessuto connettivo dei tendini.
- Utilizzo di antibiotici fluorochinolonici può essere alla base di infiammazioni importanti o addirittura della rottura del tendine.
Come affrontare la tendinopatia
La tendinopatia alla spalla è una patologia degenerativa che tende a peggiorare col tempo e, soprattutto nelle persone anziane, tende a ripresentarsi periodicamente.
Al momento dell’insorgenza del dolore è sempre bene rivolgersi al proprio medico o a uno specialista per un esame approfondito.
La diagnosi può avvenire tramite esame obiettivo, palpazione dell’articolazione e manovre dell’articolazione. Talvolta, può essere indicato sottoporsi ad esami specifici come la risonanza magnetica o l’ecografia, che permettono di avere conferma della diagnosi. Questi esami, inoltre, permettono di valutare la presenza di altre patologie e di individuare la gravità della lesione.
In attesa della diagnosi, è sempre opportuno sospendere le attività e tenere la spalla a riposo assoluto: in genere l’immobilità può dare fin da subito sollievo. Gli impacchi possono essere utili, tuttavia le infiammazioni acute richiedono impacchi freddi, mentre quelle croniche ne richiedono di caldi.
I trattamenti con antinfiammatori non steroidei ad azione locale sono particolarmente indicati. Infine, possono essere consigliabili altri trattamenti a seconda della patologia degenerativa che è alla base dell’infiammazione: sarà il medico a stabilire quale sia la terapia più opportuna.