Tendinopatia Achillea: esercizi e riabilitazione
Il tendine d’Achille si trova nel tallone. Non tutti conoscono il perché del suo nome che si basa sulla leggenda che viene narrata nel poema di Stazio, chiamato appunto Achilleide e che risale al I secolo d.C.
Si racconta che Achille, quando era molto piccolo, fu immerso da sua madre Teti nel fiume Stige in modo che diventasse immortale. Per sorreggere il piccolo e far sì che non annegasse, la madre lo tenne per il tallone che quindi rimase fuori dall’acqua e divenne di conseguenza l’unica parte vulnerabile del suo corpo. Durante lo svolgimento della guerra di Troia, Paride scoprì il segreto di Achille, il suo punto debole, e così riuscì ad ucciderlo infilzando il suo tallone con una freccia.
Da allora viene inteso il tallone d’Achille come il punto debole di una persona, la parte che, colpita, provoca più dolore (fisico e non) di tutte le altre.
In realtà, anche se così viene considerato, il tendine d’Achille è il tendine più forte e resistente del nostro corpo: vista l’area in cui si trova è anche uno dei tendini che deve sostenere continue sollecitazioni e sforzi; specialmente quando si corre o anche quando si cammina per lungo tempo. Per questo è frequente che si infiammi, fino al punto di rompersi.
Vediamo allora quali sono le cause, le conseguenze e gli esercizi da fare quando si soffre della cosiddetta tendinopatia achillea.
Tendinopatia Achillea: le cause
Le cause che portano all’infiammazione del tendine d’Achille, possono essere tante, ma le più frequenti sono provocate da grandi sforzi continui che ricadono verso il tallone.
Si tratta di una patologia molto frequente nei corridori e nei calciatori, per il semplice motivo che, dovendo correre per tanto tempo, spesso il tallone viene sovraccaricato di peso e movimenti bruschi.
Soprattutto se non si possiede una struttura del corpo particolarmente elastica, il tendine si troverà più in difficoltà a svolgere movimenti veloci.
Quando, ad esempio, si rimane seduti per tanto tempo con i piedi che non toccano terra può accadere che i piedi tendano a raffreddarsi e la sensazione che proviamo è quella di sentirli quasi “calcificati”. Capita poi che, nella fretta di alzarsi, non diamo loro il tempo di riprendere il regolare flusso sanguigno e li battiamo a terra con forza. A quel punto, sicuramente vi sarà successo di sentire un bruciore improvviso nel tallone che vi impone di bloccarvi immediatamente.
Quel dolore che avete sentito è il tendine d’Achille che non ha saputo rispondere sollecitato a compiere uno sforzo improvviso: in questo caso si tratta solo di un bruciore passeggero che sparirà in qualche secondo.
Più grave invece è il momento in cui si infiamma davvero, quando viene sottoposto ad uno sforzo continuo ed intenso.
Chi tende ad avere il piede cavo, valgo o piatto, tende a soffrire maggiormente e più frequentemente di questo disturbo proprio perché, vista la struttura del piede, il l tendine d’Achille è posto in direzione sbagliata durante la corsa ed è molto più probabile che vada incontro ad un’infiammazione.
Tendinopatia Achillea: cure e riabilitazione
Quando si infiamma il tendine d’Achille, i tempi di guarigione dipendono da persona a persona, e possono andare da un mese a un anno. Certamente sarà necessario un completo riposo da ogni sforzo e sarà d’aiuto il ricorso continuo ad una borsa del ghiaccio.
Per migliorare la situazione, i fisioterapisti consigliano lo stretching. Non provate però a farlo da soli, per eseguire i giusti esercizi sarà necessario rivolgersi a degli specialisti al fine di non provocare ulteriori danni.
I fisioterapisti vi insegneranno come poggiare correttamente il tallone al suolo e migliorare la coordinazione di movimento, sempre con i giusti tempi.
Nel caso in cui si è verificata un’effettiva rottura del tendine e siete stati operati, dovrete seguire una riabilitazione fisioterapica vera e propria.
Vi saranno prescritti dei trattamenti specifici che si svolgeranno con massaggi mirati alla zona e quindi manipolazioni fisiche del tendine, che imparerà nuovamente a recuperare le sue funzioni.
Spesso viene utilizzata anche la terapia ultrasuoni, che riesce a migliorare la circolazione sanguigna, rendendo la guarigione più veloce.
Solo una visita specifica e un bravo fisioterapista potranno fornirvi tutte le dritte e gli esercizi giusti da eseguire per riprendere completamente a stare bene, perché tutto dipende anche dalla vostra forma fisica e dalle attività che siete soliti compiere nella vostra routine.
Non fidatevi perciò di consigli estranei o indicazioni trovate su internet, abbiate fiducia solo negli specialisti che sapranno guidarvi verso le cure più adatte a voi.