I superfood e il loro impatto sulla salute
La scelta dell’alimentazione nella nostra società ha un ruolo determinante. Fino alla metà del secolo scorso le scelte alimentari erano spesso obbligate o, comunque, fortemente condizionate dalle possibilità economiche e dall’area geografica.
A partire dal Secondo dopoguerra, con il boom economico e l’avanzare della globalizzazione, per la parte del mondo industrializzata l’alimentazione ha assunto tutta una serie di valenze socio-culturali: trend, ricerca di benessere, attenzione all’ambiente e status symbol hanno influito, e continuano a farlo, sui modi di interpretare il cibo.
Se da una parte i cibi industriali e ultra-processati hanno invaso le nostre tavole, grazie alla loro praticità, dall’altra recentemente si sono diffuse tendenze verso un’alimentazione sana e rispettosa dell’ambiente, introducendo anche alimenti nuovi.
I superfood rientrano tra quei cibi che avrebbero un impatto positivo sulla salute, anche se le opinioni sull’argomento sono contrastanti.
Che cosa sono i superfood
Con il termine superfood, che significa super cibi, vengono indicati degli alimenti che avrebbero delle particolari proprietà e che porterebbero degli effetti benefici per la salute.
Questa definizione ha un’origine di marketing oggi piuttosto dibattuta. La definizione di superfood, sebbene largamente utilizzata in ambito di marketing per attrarre consumatori alla ricerca di una dieta salutare, non è supportata da una cornice regolamentare precisa e universalmente accettata.
Il termine tende a essere applicato a una vasta gamma di alimenti che si presume abbiano concentrazioni eccezionalmente elevate di nutrienti essenziali come vitamine, minerali, antiossidanti e fibre. Tuttavia, questa mancanza di standardizzazione solleva questioni riguardo alla validità delle affermazioni salutistiche associate a questi prodotti.
Le controversie scientifiche sulla validità dei superfood
Numerosi studi[1] hanno indagato le proprietà promettenti dei superfood. Ad esempio, si è scoperto che alimenti come i semi di chia, le bacche di goji e il kale possiedano alti livelli di nutrienti che possono contribuire alla prevenzione di malattie croniche, migliorare la digestione e potenziare il sistema immunitario. Tuttavia, la ricerca scientifica rimane divisa riguardo alla superiorità di questi alimenti rispetto ad altri meno esotici ma ugualmente nutrienti.
Le controversie non si fermano alle sole questioni scientifiche; estendono anche al campo della etica di marketing. Dal 2007, l’Unione Europea ha imposto regolamenti severi sulla pubblicità alimentare, vietando l’uso del termine superfood nei materiali promozionali a meno che non sia supportato da prove scientifiche concrete e approvate dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).
Inoltre, la promozione dei superfood solleva questioni legate alla sostenibilità. Molti di questi prodotti sono coltivati in regioni lontane e devono essere trasportati su lunghe distanze per raggiungere i mercati occidentali, il che solleva preoccupazioni ambientali relative al loro trasporto e alla produzione. L’uso dell’analisi del ciclo di vita (LCA) è suggerito come strumento per valutare questi impatti ambientali e assistere i produttori e i consumatori nel prendere decisioni più consapevoli.
Pertanto, mentre i superfood continuano a guadagnare popolarità e attenzione, è essenziale che i consumatori siano guidati da informazioni trasparenti e basate su evidenze per comprendere realmente il loro potenziale impatto sulla salute e sull’ambiente. Solo così sarà possibile valutare se i benefici di questi alimenti superano le implicazioni etiche e ambientali del loro consumo.
Tipologie di superfood e le loro proprietà
Uno dei motivi del successo dei superfood e dell’apprezzamento da parte di molte persone che cercano una alimentazione sana è dovuta al fatto che questi alimenti hanno una elevata concentrazione di sostanze nutritive a fronte di un basso contenuto di calorie.
Spesso, inoltre, sono utilizzati nei regimi alimentari come quello vegano per integrare l’alimentazione laddove vi siano delle carenze dovuta all’assenza di derivati animali.
Supersemi (superseed):
- semi di chia: questi piccoli semi sono una potente fonte di acidi grassi omega-3, proteine e fibre, che contribuiscono alla salute cardiovascolare e migliorano la digestione;
- semi di lino: noti per il loro alto contenuto di omega-3 e fibre, i semi di lino possono aiutare a ridurre il colesterolo e stabilizzare i livelli di glucosio nel sangue;
- semi di canapa: contengono proteine complete, sono indispensabili per la crescita muscolare e sono ricchi di acidi grassi essenziali benefici per la salute generale.
Super verdure (supervegetables):
- Cavolo: ricco di vitamine A, C, E, K e di molti minerali, è un potente antiossidante che supporta il sistema immunitario e combatte l’infiammazione.
- Spinaci: fonte eccellente di ferro, vitamina C e antiossidanti, gli spinaci favoriscono una pelle sana e aiutano a prevenire l’anemia.
- Broccoli: questa verdura è ricca sulforafano, un composto noto per le sue proprietà antinfiammatorie e di supporto alla detossificazione del corpo.
Superfrutti (superfruits):
- bacche di Acai: ricche di antiossidanti e aminoacidi, queste bacche sono note per i loro benefici anti-invecchiamento e per il potenziamento del sistema immunitario;
- mirtilli: ricchi di fibre, vitamina C e antiossidanti, i mirtilli sono spesso apprezzati per il loro contributo alla salute del cuore e alla prevenzione delle malattie;
- bacche di Goji: queste piccole bacche rosse sono cariche di vitamina C, vitamina E e vari flavonoidi, utili per il trattamento del diabete e l’ipertensione e per la salute di occhi, fegato e reni.
Grassi salutari:
- avocado: fonte di grassi monoinsaturi salutari per il cuore, l’avocado è anche ricco di vitamine E, K e molte del gruppo B;
- noci: ricche di omega-3, le noci sono note per migliorare il pensiero cognitivo e ridurre il rischio di malattie croniche.
Cereali e legumi:
- Quinoa: è ricca di proteine complete, in quanto contiene tutti i nove aminoacidi essenziali, fibre e vari minerali essenziali;
- Lenticchie: alta fonte di proteine vegetali e fibre, le lenticchie aiutano nella digestione e possono contribuire a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue.
Bevande:
- Tè verde: ricco di antiossidanti come le catechine, il tè verde è apprezzato per le sue proprietà antinfiammatorie e per i potenziali benefici nella prevenzione del cancro.
Spezie:
- Curcuma: conosciuta per le sue potenti proprietà antinfiammatorie, grazie alla presenza della curcumina, la curcuma è spesso usata per alleviare infiammazioni e dolori.
[1] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8628624/