A che età iniziare a fare sport: gli sport più adatti per i bambini
Moltissimi genitori si chiedono quale sia il momento più opportuno in cui iniziare i propri figli ad un’attività sportiva e quale siano gli sport più adatti per i propri bambini.
Non esiste una risposta valida universalmente: dipende dal tempo a disposizione dei genitori, da che cosa si intenda con fare sport(attività agonistica o semplice esercizio fisico?) ed infine dalle attitudini e dai gusti del singolo.
Così come in tutte le altre attività, ogni bambino ha i suoi tempi sia a livello di sviluppo psico-fisico sia per quanto riguarda gli interessi.
Quando un bambino può iniziare a fare sport
Se con sport si intende l’attività ludica finalizzata al divertimento e al puro movimento, in linea di massima si può iniziare fin da subito, tenendo conto dello sviluppo del bambino e dopo aver avuto il nullaosta del pediatra.
Gli sport da 0 a 3 anni
Fin da molto piccoli è possibile portare i propri neonati a fare qualche leggera attività sportiva. Ovviamente, i piccoli dovranno sempre essere seguiti da uno dei genitori, che li guiderà alla scoperta di una attività che per loro è del tutto nuova.
Fin dai tre mesi, per esempio, è possibile fare acquaticità neonatale. Si tratta di una attività in acqua, detta anche baby nuoto, durante la quale il bambino, assieme alla mamma o al papà, sviluppa l’innata capacità a stare a galla, a recuperare gli oggetti e impara a stare in brevissime apnee.
Iniziare questo sport fin dai primi mesi ha parecchi vantaggi, perché aiuta a prendere confidenza con l’acqua, oltre al fatto che sviluppa il coordinamento, rilassa e fortifica il legame con il genitore.
Anche psicomotricità è una attività ginnica che si può svolgere fin da piccoli, in collaborazione tra genitori e figli. Anche qui si tratta di esercizi dolci, praticati con l’ausilio di materassi, palline e attrezzi conformi al tipo di attività. Può essere un tipo di esercizio che prepara a quella che, per i bimbi un po’ più grandi, sarà la ginnastica artistica.
Anche la danza può essere un buon modo per sviluppare coordinazione e capacità motoria, rafforzando contemporaneamente il legame tra genitori e figli, in quanto a questa età è ancora indicato seguirli da vicino.
Gli sport da 3 a 6 anni
In questa fase il bambino inizia ad acquisire la giusta coordinazione e le prime competenze che gli permettono di riuscire a giocare più facilmente: inizia ad andare in bicicletta, riesce a tenere saldamente in mano la racchetta e a colpire con essa la pallina, impara a saltare e ad arrampicarsi.
A questa età è possibile introdurre i piccoli in molte attività, a condizione di vivere l’attività fisica principalmente come divertimento, senza imporre nulla.
Dal mondo dell’atletica a quello degli sport di squadra, i “pulcini” iniziano ad apprendere le regole, il comportamento da tenere e i primi fondamentali di ogni sport. Lo sport, inoltre, è utile alla scoperta del proprio corpo in relazione a sé e allo spazio.
A seconda dei gusti del singolo, è possibile cimentarsi in molte attività dedicate ai più piccoli, a condizione che non diventi un impegno, ma resti sotto forma di gioco.
A partire dai 4/5 anni sono adatti sport come la danza e la ginnastica artistica, ma anche sport invernali come lo sci e il pattinaggio.
Gli sport dai 6 ai 12 anni
In questa fascia d’età i bambini hanno uno sviluppo psico-motorio piuttosto importante, che li porta ad affinare le competenze e a imparare a sfruttare le potenzialità del loro corpo.
Imparano a gestire l’equilibrio e la coordinazione e a sfruttare la velocità, la forza e la capacità muscolare con un obiettivo preciso. Iniziano ad applicare autonomamente le regole e a essere in grado di mantenere l’attenzione e la concentrazione più a lungo.
In questo momento possono essere gradualmente introdotti negli sport di squadra in modo più proattivo e possono iniziare a fare sport individuali in cui è richiesto l’uso di un attrezzo come racchette etc.
Progressivamente possono iniziare anche a cimentarsi nelle prime gare, a condizione che l’aspetto ludico prevalga sull’aspetto agonistico e che la competizione non sia il focus principale, semmai sia un leggero incentivo a migliorarsi.
A questa età molti bambini scelgono il calcio, che rimane uno degli sport più gettonati a tutte le età. In alternativa, il rugby è una buona scelta. È uno sport in cui sono valori fondanti la sportività e il senso di appartenenza alla squadra.
Tra gli sport individuali, si possono iniziare la scherma, il tennis e le arti marziali.
Gli sport dai 12 anni
L’età dell’adolescenza è quella in cui si completa lo sviluppo fisico e in cui tutti gli sport possono essere praticati.
È una fase in cui diventano predominanti gli interessi personali e i ragazzi iniziano a fare le loro scelte autonomamente, a volte persino in opposizione a ciò che vorrebbero i genitori. Per quanto possano sembrare cresciuti, soprattutto nei primi anni dell’adolescenza possono vivere uno squilibrio tra il desiderio di sentirsi grandi e la difficoltà di diventare autonomi. Anche in questo periodo è importante che i genitori li seguano, sebbene un po’ più a distanza.
Basket e pallavolo sono sport molto amati dagli adolescenti, in virtù anche del fatto che assolvono alla necessità di sentirsi parte di un gruppo.
Come scegliere gli sport più adatti per i propri bambini
Non tutti gli sport sono adatti a tutti i bambini. Non tanto da un punto di vista fisico, quanto per il fatto che ognuno ha le proprie inclinazioni e ogni bambino può sentirsi più attratto da una disciplina indipendentemente dalla propria abilità.
Spesso le esperienze vissute, sia positive sia negative, possono influenzare il desiderio di praticare uno sport. Proprio per questo la cosa migliore è permettere al proprio figlio di provare diverse discipline, anche contemporaneamente, seguendo le sue inclinazioni e senza costringerlo a fare quello che non vuole.
In ogni caso, è sempre opportuno, qualsiasi sia l’età del bambino, vigilare sul procedere dell’attività e affidarsi a tecnici esperti, in grado di consigliare al meglio.