Ipertensione arteriosa: quali sono gli sport indicati
L’ipertensione è una patologia da non sottovalutare, poiché può dare origine a disturbi anche molto gravi al sistema cardiovascolare.
L’ictus, per esempio, che costituisce una delle prime cause di morte ed è la prima causa di invalidità nel nostro paese, spesso si origina in persone che soffrono di ipertensione.
L’aumento dei valori pressori, infatti, in concomitanza con colesterolo alto e con una elevata concentrazione di grassi nel sangue, provoca la formazione di depositi che ostacolano il buon passaggio del sangue nelle arterie e una conseguente riduzione dell’ossigenazione dei tessuti.
Uno stile di vita sano, seguendo una dieta equilibrata e corretta e praticando la corretta attività fisica, è il primo metodo di prevenzione per tenere sotto controllo i valori pressori e limitare il rischio di patologie a carico dell’apparato cardiovascolare.
A differenza di quello che spesso si pensa, infatti, ipertensione e sport possono convivere: anzi, fare attività fisica regolare è un ottimo metodo per ridurre il rischio di coronaropatie e per diminuire i valori pressori.
Tuttavia, non è del tutto chiaro se lo sport agonistico influenzi negativamente il decorso di patologie ipertensive, in quanto negli studi attuali mancano dati sufficienti sul follow-up.
Pressione arteriosa: quando si parla di ipertensione
La pressione arteriosa è il valore che indica la spinta con cui il sangue viene mandato dal cuore verso le arterie. L’impulso che viene dato dal muscolo cardiaco avviene in maniera discontinua, pertanto si parla di pressione minima e pressione massima, che sono i due valori che si registrano quando il cuore si contrae, pompando il sangue, e quando, invece, il muscolo cardiaco si rilassa.
- La pressione sistolica, detta anche pressione massima, è dunque quella che si registra quando il cuore pompa e, per essere nella norma, dovrebbe avere valori compresi tra 115 e 140 mmHg. Si ha una ipertensione lieve quando sono compresi tra 140 e 160 mmHg, una ipertensione moderata tra 160 e 180 mmHg e ipertensione grave oltre i 180 mmHg.
- La pressione diastolica, detta anche pressione minima, è quella che si riscontra quando il muscolo cardiaco si rilassa e i suoi valori ottimali sono compresi tra 60 e 80 mmHg. Si ha una ipertensione lieve quando i valori sono compresi tra 90 e 100 mmHg, una ipertensione moderata tra 100 e 110 mmHg e ipertensione grave oltre i 110 mmHg.
Ipertensione e sport: che relazione hanno
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato l’importanza dell’attività fisica e sportiva nella prevenzione dell’ipertensione e, si conseguenza, delle patologie cardiovascolari. Secondo gli esperti, infatti, l’esercizio fisico aerobico avrebbe effetti positivi sia sulla riduzione della pressione arteriosa sia della frequenza cardiaca.
Nel 2017 il Cocis, Comitato Organizzativo Cardiologico per l’Idoneità allo Sport, ha pubblicato i protocolli cardiologici per il giudizio di idoneità allo sport agonistico. Queste linee guida hanno la finalità di indicare i criteri per valutare le condizioni degli atleti agonisti affetti da anomalie cardiovascolari. In questo contesto sono state evidenziate le attività consigliate e le modalità di esecuzione, tenendo conto che queste vanno regolate sulla base delle condizioni del singolo e solo dopo una attenta valutazione del soggetto.
Secondo gli esperti, sia per prevenire l’ipertensione sia a livello terapeutico in soggetti ipertesi, è consigliabile attenersi a una attività sportiva di tipo aerobico da praticare tre-quattro volte alla settimana per mezz’ora-tre quarti d’ora per ogni sessione.
Per attività aerobica si intende un esercizio fisico a bassa-media intensità per un tempo prolungato. Pertanto, si prescrive un livello di intensità compreso tra il 50% e il 70% della capacità massima di sforzo, avendo cura di aumentare progressivamente l’intensità rimanendo però sempre in un livello di intensità medio
Le attività consigliate da Cocis sono le classiche attività aerobica come marcia, podismo e ciclismo. Ciò non toglie che si possano praticare anche altre attività di tipo aerobico come nuoto ad intensità medio-bassa, sci di fondo, tapis roulant, etc.
Ipertensione e sport: i vantaggi delle attività a medio-bassa intensità
Gli sport a bassa intensità sono benefici per la salute cardiovascolare e in particolare per l’ipertensione. Queste attività, infatti, possono essere praticate pressoché da tutti, salvo controindicazioni dovute alle condizioni personale che le sconsiglino. Per questo motivo è comunque sempre consigliato rivolgersi a uno specialista che calibri gli sforzi in base alla situazione del singolo.
In linea di massima, tuttavia, l’attività aerobica, grazie al fatto di essere praticata a bassa intensità, ha il vantaggio di bruciare non solo i grassi contenuti nel sangue ma anche quelli di deposito: questo significa che tale attività può contribuire a ridurre il colesterolo cosiddetto “cattivo”, ovvero il colesterolo LDL, e i trigliceridi.
Come praticare correttamente l’attività aerobica
L’attività aerobica comprende, dunque, una serie di esercizi da praticare costantemente senza superare un certo livello di intensità.
Rispetto all’attività anaerobica, l’attività aerobica impiega più tempo a indurre il fisico a bruciare: questo è il motivo per cui deve essere praticata almeno per mezz’ora- tre quarti d’ora. Inoltre, l’esercizio deve essere praticato in una sessione unica: se, per esempio, si suddivide sessioni di pochi minuti a distanza di tempo da una all’altra, i risultati non sono gli stessi. Di conseguenza vanno rispettati i seguenti criteri:
- Allenarsi con costanza almeno 3-4 volte alla settimana;
- Praticare attività fisica in modo continuativo per almeno 30-45 minuti per volta;
- Mantenere una intensità medio-bassa a circa il 50%-70% della propria capacità di sforzo.