“Siamo quello che mangiamo”: l’impatto del cibo sulla nostra vita
L’importanza del cibo al di là della semplice sopravvivenza fisica è un concetto conosciuto e trattato già dai filosofi antichi.
La famosissima frase di Ippocrate Η τροφή πρέπει να είναι το φάρμακό σου και το φάρμακό σου, να είναι η τροφή σου”, che significa Fa’ che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo, spesso viene ripresa nella cultura moderna per sottolineare l’importanza di una dieta che favorisca il benessere generale.
Anche il letterato inglese S. Johnson (1709-1784) aveva a cuore lo stesso concetto: He who does not mind his helly, will hardly mind anythig else (it. Colui che non si preoccupa di quello che mangia non saprà preoccuparsi di nient’altro).
Fino al Mensch ist, was er isst, (it. L’uomo è ciò che mangia, spesso tradotto Siamo quello che mangiamo) del filosofo tedesco Ludwig Feuerbach che riassume al meglio il concetto, spiegando come il cibo possa rappresentare l’essenza stessa dell’uomo.
Oggi gli studi scientifici confermano quello che, in realtà, i saggi già sapevano: una alimentazione sana, equilibrata, ricca dei nutrienti necessari è indispensabile per il benessere generale. In un’epoca storica in cui, almeno in certe aree del mondo e in certe classi sociali, il cibo abbonda, si affaccia una nuova criticità: i danni provocati alla salute e all’ambiente dai cibi ultra-processati.
L’importanza di una alimentazione equilibrata per la salute fisica e psichica
Se avere una alimentazione sana è fondamentale per la salute e il benessere, è bene capire che cosa si intenda per alimentazione equilibrata.
Un’alimentazione equilibrata è caratterizzata dall’assunzione regolare e bilanciata di nutrienti necessari per il funzionamento dell’organismo. Ciò implica l’introduzione di una varietà di alimenti che forniscono proteine, carboidrati, grassi salutari, vitamine e minerali in proporzioni adeguate a sostenere i processi fisici e mentali.
In particolare, è fondamentale includere abbondanti porzioni di frutta e verdura, cereali integrali, legumi, fonti magre di proteine e grassi insaturi, come quelli derivanti da pesce, olio d’oliva e frutta a guscio.
Una nutrizione completa, infatti, non è caratterizzata solamente dall’assunzione di calorie, ma ha la funzione di equilibrare i livelli di energia, di regolare il metabolismo e di prevenire carenze nutrizionali. Ciò contribuisce anche al benessere mentale, in quanto migliora l’umore e la capacità cognitiva.
La correlazione tra il benessere fisico e l’alimentazione
La correlazione tra un’alimentazione equilibrata e il benessere fisico è ben documentata. Seguire una dieta ricca di nutrienti essenziali aiuta a prevenire una vasta gamma di malattie croniche, inclusi il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro. Allo stesso modo, una dieta bilanciata può migliorare la qualità del sonno, ottimizzare il funzionamento del sistema immunitario e mantenere il corretto peso corporeo.
Nutrienti come gli acidi grassi omega-3, presenti in abbondanza nei pesci grassi, e le vitamine del gruppo B, che si trovano nei cereali integrali, contribuiscono al benessere del cervello. Questi elementi sono essenziali per la riduzione dell’infiammazione e per una funzione neurologica sana, in modo tale da influenzare direttamente il nostro umore e le capacità cognitive. L’assunzione adeguata di questi nutrienti può ridurre il rischio di sviluppare disturbi psichiatrici come la depressione e l’ansia.
Healthy Living Guide 2023-2024 per un’alimentazione sana e sostenibile
Le recenti linee guida del Department of Nutrition at the Harvard T.H. Chan School of Public Health[1] sottolineano l’importanza di un’alimentazione che sia non solo orientata al sostentamento ma anche rispettosa del nostro pianeta. Con un approccio basato sulla planetary health diet, si propone una dieta che riduca l’impatto ambientale e promuova al contempo la salute umana.
La chiave, secondo gli studiosi di Harvard, risiederebbe nell’adottare un’alimentazione prevalentemente basata su piante, integrando moderatamente proteine animali e riducendo significativamente il consumo di alimenti ultra-processati. Questo modello dietetico non solo aiuta a contrastare il cambiamento climatico e a conservare le risorse naturali, ma ha come scopo quello di ridurre l’incidenza di malattie croniche.
Le ricerche[2] dimostrano come il consumo di cibi ultra-processati favorisca la depressione e le malattie cardiovascolari, mentre una dieta ricca di cibi integrali e minimamente processati possa migliorare significativamente la salute mentale e fisica. Gli alimenti come frutta, verdura, cereali integrali, legumi e noci dovrebbero dunque essere sempre presenti sulle nostre tavole, mentre il consumo di carni rosse e zuccheri dovrebbe essere ridotto della metà.
Ma c’è di più: oltre alla scelta degli alimenti giusti, anche il modo in cui consumiamo il cibo ha un impatto significativo sulla nostra salute, come dimostra il concetto di mindful eating.
Cibo e stili di vita: mindful eating e vita attiva
Oltre a promuovere una dieta ricca di alimenti vegetali e povera di cibi ultra-processati, le linee guida di Harvard 2023/2024 danno particolare rilievo all’importanza alla mindful eating e a uno stile di vita attivo per la salute e il benessere generale.
L’esercizio fisico ha un ruolo cruciale nel mantenere il corpo sano e nel prevenire malattie croniche. La ricerca dimostra che l’attività fisica regolare può migliorare significativamente la qualità del sonno, aumentare la longevità, e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, diabete, e obesità.
A ciò si aggiunge la mindful eating, o alimentazione consapevole: si tratta di una pratica che invita a concentrarsi sul momento presente mentre si mangia, riconoscendo le sensazioni di fame e sazietà e godendo pienamente dei sapori del cibo. Questo approccio aiuta a stabilire un rapporto più sano con il cibo, evitando il consumo eccessivo di cibo e aumentando il piacere derivato dal mangiare. La mindful eating, infatti, aiuterebbe a ridurre lo stress e a migliorare la digestione, portando a una maggiore soddisfazione generale e a scelte alimentari più salutari.
Questo paradigma di alimentazione consapevole si allinea perfettamente con l’antico adagio di Ippocrate, mostrando che quello che mangiamo non determina solo la nostra salute individuale, ma anche la salute del nostro pianeta. Con questa consapevolezza, possiamo fare scelte alimentari che sostengono non solo il nostro benessere personale ma anche quello globale, passando da una dieta che sfrutta le risorse a una che le rispetta e le rigenera.
[1] https://www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/2024/01/02/healthy-living-guide-2023-2024/
[2] https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2809727