Rigidità muscolare: quando la causa è patologica
L’irrigidimento muscolare è un disturbo che potrebbe nascondere delle cause piuttosto serie. Si percepisce rigidità muscolare quando i muscoli risultano contratti e pesanti, persino difficili da muovere, soprattutto dopo il riposo.
Le cause possono essere numerose: le più comuni sono legate ad infortuni lievi come distorsioni o stiramenti, mentre in altri casi possono essere in corso infiammazioni più o meno gravi o reazioni al morso di un insetto.
In altri casi può essere il risultato di una postura scorretta prolungata o di problemi all’apparato muscolo-scheletrico. Ma non è escluso che ci possano essere anche cause più gravi che nascondano patologie croniche o neurologiche.
Che cos’è l’irrigidimento muscolare?
L’irrigidimento muscolare si realizza quando un arto o una parte del corpo si presenta come bloccata e i muscoli di quell’area rimangono contratti.
Talvolta, a questa sensazione fastidiosa possono accompagnarsi altri sintomi quali dolore, torpore, formicolio, spasmi o crampi.
Nella maggior parte dei casi è una condizione momentanea che spesso si riduce con il movimento o che comunque rientra spontaneamente in pochi minuti.
Tuttavia, quando si presenta ripetutamente nella stessa parte del corpo o in aree adiacenti oppure se dopo alcune ore la rigidità non è ancora passata, potrebbe nascondere delle cause più gravi.
In particolare, le aree che sono più frequentemente colpite da questo disturbo possono essere:
- collo: area cervicale alla base della testa, lungo le vertebre cervicali e lungo le spalle;
- schiena: tutta l’area della schiena dalla parte lombare fino alla cervicale può essere interessata da questo disturbo;
- gambe: gli arti inferiori rappresentano una delle aree più frequentemente colpite, specialmente se come conseguenza di un infortunio;
- braccia: gli arti superiori sono meno facilmente interessati dall’irrigidimento muscolare, sebbene non ne siano del tutto esenti.
Le cause dell’irrigidimento muscolare
In genere, si identificato tre tipologie di rigidità muscolare, sulla base delle cause che l’hanno generata.
- Si parla infatti di rigidità muscolare neurologica quando è legata a un’anomalia di tipo neurologico, ovvero legato al sistema nervoso centrale. In questi casi, si configura un’alterazione dei segnali che vengono inviati dai nervi ai muscoli, impedendo così il corretto funzionamento muscolare.
Questa anomalia può essere provocata da compressione dei nervi a causa, per esempio, di un’ernia del disco oppure di una stenosi vertebrale, cioè un restringimento dello spazio presente nel canale vertebrale in cui sono inseriti il midollo e le radici nervose. Una delle principali cause della stenosi vertebrale è l’artrosi: spesso ciò avviene con la deformazione della colonna vertebrale a causa della degenerazione della cartilagine tra i dischi intervertebrali.
- La rigidità muscolare ortopedica, invece, è il risultato di un problema muscolare legato a un infortunio o a un trauma, senza coinvolgimento del sistema nervoso. L’irrigidimento muscolare, in genere, è la risposta difensiva del muscolo di fronte al trauma.
Si innesca, cioè, un meccanismo che attiva dei sistemi fisiologici di difesa, che tentano di ridurre lo stress isolando l’area che ha subito il trauma. Sebbene sia un meccanismo di difesa, a lungo andare può provocare uno scompenso strutturale che può provocare dolore o altri tipi di disturbi.
- La rigidità di tipo posturale deriva da una tendenza ad assumere una postura scorretta, la quale scatena una reazione neurologica che tende a bloccare la mobilità. Anche in questo caso, si tratta di una azione difensiva, che però con il tempo può provocare conseguenze di vario genere.
Un esempio tipico di questa condizione è l’artrosi cervicale: quando si tiene una postura scorretta che interessa le vertebre dell’area cervicale, può instaurarsi una rigidità muscolare che tende a degenerare, per esempio proprio con l’instaurarsi dell’artrosi cervicale oppure con disturbi alla colonna vertebrale.
Le patologie che provocano irrigidimento muscolare
Molte patologie croniche possono dare luogo a irrigidimento muscolare: spesso questo è uno dei primi sintomi, proprio perché si instaura come meccanismo di difesa in risposta ad un attacco infiammatorio.
Mialgia
Nei casi meno gravi, la rigidità muscolare si presenta come un sintomo correlato alle mialgie: con mialgia si intende un dolore muscolare che può avere varie cause, non sempre facilmente identificabili.
La mialgia, infatti, può essere la conseguenza di un affaticamento muscolare dovuto a un eccessivo stress in seguito ad attività sportiva intensa ma può anche verificarsi in seguito a un evento traumatico come lo stiramento o lo strappo muscolare.
I sintomi e le cause saranno, dunque, da valutare attentamente da parte di uno specialista , che potrà indicare il trattamento corretto.
Morbo di Parkinson
La malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce il sistema nervoso centrale. Si verifica quando le cellule nervose nella parte del cervello che controlla i movimenti muscolari muoiono o diventano disfunzionali. Ciò porta a una carenza di dopamina, un neurotrasmettitore importante che regola i movimenti del corpo.
I sintomi principali della malattia di Parkinson includono tremori, rigidità muscolare, lentezza del movimento, instabilità posturale e difficoltà nel controllo dei movimenti volontari.
Attualmente non esiste una cura per la malattia di Parkinson, ma ci sono trattamenti che possono aiutare a gestire i sintomi.
Artrite reumatoide
L’artrite reumatoide è una patologia di tipo reumatico, che causa infiammazione cronica delle articolazioni. La degenerazione delle strutture connettive delle articolazioni stesse causa dolore, gonfiore e rigidità muscolare. La rigidità muscolare è uno dei sintomi comuni dell’artrite reumatoide e può durare anche diverse ore dopo il risveglio. Infatti, l’immobilità tende a peggiorare le condizioni.
La rigidità muscolare nell’artrite reumatoide è il risultato dell’infiammazione delle articolazioni e dei tessuti circostanti, che può causare un aumento della produzione di liquido sinoviale e un ispessimento delle membrane sinoviali.
Sclerosi laterale amiotrofica (SLA)
La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce le cellule nervose responsabili del controllo dei movimenti muscolari volontari.
Ciò porta ad una graduale debolezza muscolare, spasmi, difficoltà respiratorie e difficoltà nella parola, nella deglutizione e nel movimento. In relazione a questi scompensi neurologici si realizza anche l’irrigidimento muscolare che, col tempo, può degenerare in immobilizzazione.
Sindrome della persona rigida
La sindrome della persona rigida (SPR), nota anche come malattia di Stiff-Person, è una rara malattia autoimmune che colpisce il sistema nervoso. Tale patologia causa rigidità muscolare progressiva e spasmi dolorosi, spesso in modo simile alla spasticità della SLA, ma con una caratteristica particolare: la rigidità può interessare tutto il corpo o solo alcune parti come il tronco o gli arti.
La sindrome della persona rigida può anche causare iperreattività eccessiva dei riflessi muscolari, nonché ansia, depressione e altri sintomi psicologici. La causa di questa patologia è sconosciuta, ma sembra essere legata a una disfunzione del sistema immunitario.