Raw Food: il consumo del cibo crudo
Hai mai pensato di alimentarti solo con il cibo crudo? Il Raw Food basa il suo principio sul consumo di cibo evitando la cottura.
Negli ultimi anni sono state molte le abitudini alimentari che sono sorte nel mondo, tipi di approccio al cibo che si basano su tradizione, cultura, ma anche su una sorta di senso civico e sociale. Chiaramente ci riferiamo a particolari filosofie alimentari come il vegetarismo, il veganismo, e il fruttarismo. Ognuna di esse fonda la propria cultura alimentare sulla base di specifiche ideologie, come capita oggi per un’altra pratica alimentare che è molto diffusa anche nel nostro Pese, ovvero il crudismo (Raw Food).
Cos’è il Raw Food
Il Raw Food basa il suo principio sul consumo di cibo evitando la cottura, quindi come dice il nome stesso prevede di alimentarsi esclusivamente con il cibo crudo. Secondo questa filosofia in questo modo per tutti i prodotti si conservano i valori nutritivi che altrimenti, in seguito alla loro cottura, andrebbero persi. In alternativa, il crudismo prevede anche la possibilità di consumare cibi essiccati a temperature che siano inferiori ai 42 gradi. Quando si parla di cibo crudo, molti pensano che questo significhi precludersi il piacere che proviene dal consumo del cibo in maniera classica. In realtà, come gli stessi cultori del crudismo affermano, seguire il Raw Food non significa affatto rinunciare ai piaceri della tavola. Anzi, si può dire che la risposta sia completamente opposta, ovvero che esistono degli snack e delle combinazioni alimentari che sono decisamente gustosi.
Cibo crudo e cibo cotto: perché il raw food
I crudisti sostengono nello specifico che il cibo cotto ci ruba energie, e la sua cottura lo porta a produrre trasformazioni fisiche e chimiche che non sempre sono vantaggiose per l’organismo. Parliamo ad esempio della consistente perdita di vitamine, sali minerali ed enzimi, fattori che inevitabilmente vanno ad impoverire gli alimenti riducendone di fatto anche la digeribilità. Un esempio che portano a sostegno di questa loro tesi, è quello legato alla vitamina C che ad una temperatura di oltre 60 gradi muore. Questo aspetto vale per tutte le alte vitamine che vengono sottoposte a temperature analoghe. Il cibo crudo invece, ha il grande potere di nutrire le cellule e contemporaneamente favorire la disintossicazione del corpo, in questo modo esso verrà mantenuto sano e privo di scorie.
Allontanamento dalle origini
Uno dei principi sul quale si fonda la cultura del crudismo, è quello che si rifà alle origini dell’uomo. Infatti, se ci pensiamo un attimo, l’uomo quando è nato si cibava di cibo crudo, come gli animali del resto fanno ancora oggi. La cottura degli alimenti è qualcosa che l’uomo ha appreso durante i secoli e, secondo i crudisti, questo lo ha erroneamente allontanato da quello che era il suo modo di vivere e di alimentarsi originario. I sostenitori del Raw food affermano che passare all’alimentazione crudista, non solo andrebbe a migliorare molto il potere nutritivo del cibo, ma riporterebbe l’uomo alle sue vere origini seguendo quella che è la sua naturale predisposizione alimentare.
Il crudismo nasce onnivoro
È vero, il crudismo nasce onnivoro, ed è solamente il tempo che ha portato a quelle varianti che conosciamo oggi, ovvero crudismo vegetariano e crudismo vegano. Quest’ultimo si è poi suddiviso in altre tre diverse tipologie: fruttariani, juicearians e sproutarians. Ad oggi, in tutta la terra l’uomo risulta essere l’unico essere vivente che cuoce il proprio cibo. Erroneamente ai giorni nostri si pensa che queste siano culture nati negli ultimi anni, ma in realtà vi sono cenno storici che ci mostrano come questi tipi di approccio alimentare siano già stati sperimentati da personaggi celebri. Un esempio è quello di Leonardo da Vinci, il quale durante la sua vita ha sperimentato per un periodo la dieta fruttariana, come ha fatto lo stesso Gandhi per un lasso di tempo prima di tornare alla sua dieta vegetariana.
Ingredienti e tecniche di preparazione
In cosa consiste nello specifico l’alimentazione crudista? Ecco quali sono gli ingredienti che fanno parte della cultura crudista:
- Frutta e verdura.
- Germogli, spezie, alghe, e i semi di zucca, lino, canapa, girasole e chia.
- Grassi come avocado, cocco, olio extravergine di oliva spremuto a freddo, burro di cacao, burro di mandorle.
- Dolcificanti come i datteri, lo zucchero di cocco e le foglie di stevia.
Se il cibo non può essere cotto, quali sono le tecniche di preparazione che ci permettono di consumare questi cibi? Si procederà con il frullare, centrifugare, affettare e, come abbiamo visto già in precedenza, anche essiccare. Si può optare per massaggiare e fare una marinatura. Si tratta di piatti semplici che non richiedono grande elaborazione, ma che sono comunque buoni e saporiti.
Conclusioni
Il crudismo come abbiamo visto ha una forte connotazione storica, sia per il fatto che esistono casi di fruttariani che hanno abbracciato questa filosofia nei secoli passati, sia per il fatto che il principio del Raw Food si basa su quella che è l’origine dell’uomo.