Dolore lombare notturno: quali sono le cause?
Il dolore lombare notturno è un disturbo che può nascondere cause diverse e proprio per questo motivo deve essere affrontato in modo serio. Il mal di schiena è un fastidio piuttosto comune, che interessa una porzione consistente di popolazione.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi si tratta di un problema gestibile senza troppe difficoltà. In alcuni casi, è sufficiente il riposo, magari accompagnato da un adeguato esercizio fisico e dall’utilizzo di un antinfiammatorio per migliorare le condizioni generali del soggetto.
Non sempre, però, questo è sufficiente, in quanto possono sommarsi cause di genere molto diverso tra di loro: dagli infortuni alla postura scorretta fino a patologie più serie e invalidanti, il sintomo del mal di schiena può avere origini diverse.
Che cos’è il mal di schiena notturno
Per quelle persone che soffrono di mal di schiena notturno, il dolore non migliora quando il soggetto si sdraia, anzi, per alcuni, il dolore da coricati peggiora.
Si verificano anche dei casi in cui il dolore compare esclusivamente durante la notte, mentre di giorno è assente.
Così come avviene per il normale mal di schiena, anche per quello notturno vanno comprese le cause e analizzate opportunamente.
Le cause del mal di schiena notturno
Non sempre è facile comprendere quali siano le cause del mal di schiena notturno. A meno di una causa traumatica, di cui è facile individuare l’esordio doloroso, le cause possono essere poco chiare o sommarsi l’una all’altra.
Sulla colonna vertebrale, infatti, si innestano numerosi fasci nervosi e muscolari, che permettono la motricità di tutto in corpo. Pertanto, il dolore può essere provocato da disturbi legati alla colonna vertebrale stessa oppure può essere il riverbero di altri disturbi che interessano le articolazioni.
In linea di massima, le principali cause del mal di schiena possono essere:
- Problemi meccanici legati alla colonna vertebrale, in particolare, i più frequenti riguardano i dischi intervertebrali. I dischi sono indispensabili per permettere alle vertebre di scorrere, rendendo possibili i movimenti della schiena e delle articolazioni. Tali dischi possono subire una degenerazione o uno spostamento dalla sede naturale: ciò può avvenire per motivi traumatici, per patologie degenerative come l’artrosi oppure per la naturale degenerazione cellulare dovuta all’età.
- Dolori conseguenti a infortuni o a lesioni come distorsioni, fratture, contratture.
- Dolori provocati da posture scorrette.
- Dolori conseguenti a condizioni come scoliosi, stenosi spinale, etc.
- Patologie come tumori, endometriosi, artrite.
Tuttavia, possono anche esserci cause idiopatiche: ciò significa che non c’è una vera e propria causa scatenante, ma che ci può essere una serie di concause di lieve importanza che, unite, danno luogo al dolore.
Dolore da sdraiati: perché insorge
Non sono rari i casi in cui il dolore alla schiena insorge nel momento in cui il soggetto si sdraia, in particolare questo dolore colpisce la fascia lombare nel momento in cui si è in posizione supina.
Il dolore può insorgere lentamente tanto che spesso si può essere spinti a cambiare posizione. Spesso ciò avviene perché il disco intervertebrale, quando si assume la posizione sdraiata, si reidrata e si inspessisce. In conseguenza di ciò occupa un maggior spazio e spinge le vertebre provocando dolore.
Per questo tipo di problema esistono vari tipi di terapie: vi sono, per esempio, delle manipolazioni utilizzate dal fisioterapista che aiutano il drenaggio del disco e allentano le tensioni tissutali. Altri trattamenti per questo tipo di problema sono la tecarterapia, l’ipertermia e la laserterapia.
Nel caso in cui, invece, il dolore sia provocato da una degenerazione del disco potrebbe non essere sufficiente trattare il dolore, ma potrebbe essere necessario valutare come intervenire sul disco per eliminare la causa che sta producendo il dolore.
Se non si interviene tempestivamente, il problema potrebbe peggiorare dando luogo a rigidità della colonna vertebrale, influendo negativamente sulla mobilità e provocando l’assunzione di posture che possono provocare contratture o ulteriori situazioni patologiche.
Mal di schiena notturno: quando preoccuparsi?
Talvolta, oltre al mal di schiena, possono comparire altri sintomi. Non è detto che debbano essere preoccupanti, ma andrebbero comunque evidenziati e segnalati al proprio medico. Infatti, tali informazioni potrebbero essere utili per giungere a una diagnosi più precisa o per scoprire situazioni latenti che, se non evidenziate immediatamente, potrebbero portare a conseguenze più gravi.
Alcuni sintomi a cui può essere importante prestare attenzione riguardano non solo la situazione della schiena in sé, ma la salute generale del paziente. Essi sono:
- mal di schiena che si diffonde su una o entrambe le gambe;
- intorpidimento o formicolio alle gambe;
- disturbi intestinali o della vescica;
- febbre;
- perdita di peso;
- dolore all’addome;
- diagnosi di cancro;
- disturbi al sistema immunitario soppresso;
- traumi precedenti.
In ogni caso, ogni situazione deve essere valutata nella sua complessità, rivolgendosi al proprio medico o a uno specialista che sia in grado di indicare quali siano gli eventuali approfondimenti diagnostici a cui sottoporsi, analizzando anche la storia passata del paziente e l’anamnesi familiare.