Infiammazione acuta e infiammazione cronica: quali sono le differenze
L’infiammazione, sebbene spesso sia fonte di dolore o di altri sintomi disturbanti, in realtà è una risposta naturale del sistema immunitario di fronte ad attacchi esterni.
Pertanto, se da una parte è fondamentale per la protezione del corpo e per il processo di guarigione, dall’altra può rappresentare un problema quando persiste a lungo o quando i suoi effetti degenerano, con conseguenze su tutto l’organismo.
L’infiammazione si suddivide in due tipologie: infiammazione acuta e infiammazione cronica. Esse, in genere, hanno sintomi simili, sebbene le cause e le conseguenze possano essere molto diverse tra di loro.
Che cos’è l’infiammazione e a cosa serve
L’infiammazione è una reazione del sistema immunitario di fronte al presentarsi di infezioni, lesioni e altre minacce esterne. Si tratta di un processo biologico complesso che innesca una serie di risposte, cruciali per la protezione del corpo contro le infezioni e per il processo di guarigione.
In primo luogo, infatti, l’infiammazione si attiva per aiutare l’organismo a contrastare gli agenti patogeni, quindi, per eliminare le cellule danneggiate dall’attacco esterno.
Questa reazione serve a proteggere l’organismo e facilitare la guarigione. Quando si verifica un attacco, come quello provocato da un’infezione o da un’ustione, il sistema immunitario si attiva e le sue cellule rilasciano sostanze che hanno la funzione di far dilatare i vasi sanguigni, aumentare la permeabilità e permettere alle cellule immunitarie di raggiungere rapidamente la zona interessata. Questo processo aiuta a limitare la diffusione dell’infezione o del danno e avvia il processo di riparazione del tessuto.
Infiammazione acuta: che cosa si intende
L’infiammazione acuta è la risposta che il sistema immunitario attiva nel momento in cui si verifica un danno ai tessuti, un’irritazione o un’infezione. Di solito, ciò avviene in seguito a un evento sporadico e improvviso e la reazione è immediata. Per esempio, dopo un trauma, in presenza di una ferita, un’ustione o una puntura di insetto, etc.
Il processo infiammatorio, tuttavia, si dovrebbe ridurre spontaneamente entro pochi giorni, quando cioè ha terminato la sua funzione protettiva e riparatoria. In questi casi, si possono notare cinque sintomi, che sono considerati quelli classici dell’infiammazione acuta, ovvero: dolore, calore, arrossamento, gonfiore e riduzione o perdita della funzionalità.
Cause e sintomi dell’infiammazione acuta
L’infiammazione acuta si presenta dopo un evento critico e le cause includono infezioni batteriche, virali o fungine, lesioni fisiche come tagli o contusioni, ustioni e reazioni allergiche. Quando si verifica un danno ai tessuti o un’infezione, il corpo reagisce, dando luogo al rilascio di alcune sostanze chimiche, come istamina, prostaglandine e citochine, che iniziano il processo infiammatorio.
Queste sostanze chimiche aumentano la permeabilità dei vasi sanguigni e richiamano le cellule immunitarie, come i globuli bianchi, nella zona interessata per eliminare gli agenti patogeni e i detriti cellulari.
Di solito, i sintomi dell’infiammazione acuta si concentrano nella zona interessata, anche se talvolta possono estendersi ad altre parti del corpo adiacenti o anche distanti.
- Il dolore è spesso il risultato della pressione esercitata sui nervi circostanti dai vasi sanguigni dilatati e dal gonfiore.
- Il calore e il rossore sono, invece, causati dall’aumento del flusso sanguigno nella zona infiammata.
- Il gonfiore è dovuto all’accumulo di liquidi che fuoriescono dai vasi sanguigni dilatati.
Quando si verifica un’infiammazione acuta, l’organismo tenta di limitare la diffusione dell’infezione o del danno. Inoltre, si attiva per rimuovere gli agenti patogeni e per riparare il tessuto che potrebbero aver subito un danno. Se l’infiammazione acuta si risolve positivamente, i tessuti tornano alle loro funzioni normali e si ha la piena guarigione. Tuttavia, se l’infiammazione acuta non viene risolta o se la causa sottostante persiste, può instaurarsi un’infiammazione cronica, che può avere effetti a lungo termine sulla salute.
Infiammazione cronica: quando si verifica
L’infiammazione cronica è un tipo di infiammazione che ha una persistenza nel tempo e che può durare da mesi a anni. A differenza dell’infiammazione acuta, che ha un esordio e uno sviluppo rapido, quella cronica ha un’insorgenza più graduale e meno evidente.
Talvolta, può essere causata da una risposta immunitaria inappropriata oppure può essere la conseguenza di un’infiammazione acuta non risolta. Inoltre, può portare a danni tissutali permanenti e può essere associata a una serie di malattie croniche, come l’artrite reumatoide, l’asma e le malattie cardiovascolari.
Cause e sintomi dell’infiammazione cronica
Le cause dell’infiammazione cronica possono essere numerose, in quanto possono includere le stesse motivazioni dell’infiammazione acuta non risolta, oltre ad altre circostanze specifiche. Per esempio, può essere causata da infezioni persistenti, da esposizione prolungata a sostanze irritanti o tossiche, da autoimmunità e da malattie metaboliche.
Alcuni fattori di stile di vita, come una dieta scorretta, il fumo e la mancanza di esercizio fisico, possono essere ulteriori elementi che contribuiscono all’instaurarsi di questo tipo di infiammazione.
I sintomi dell’infiammazione cronica in alcune circostanze possono corrispondere a quelli dell’infiammazione cronica anche se nella maggior parte dei casi sono meno evidenti e possono manifestarsi sotto forma di affaticamento, dolore diffuso, febbre a bassa intensità e disturbi del sonno.
Inoltre, per il fatto che l’insorgenza di tali sintomi è più lenta e graduale, spesso può capitare che essi vengano sottovalutati o attribuiti a cause diverse. Tuttavia, nel tempo, l’infiammazione cronica può portare a danni tissutali permanenti e disfunzioni in diverse parti del corpo.
A differenza dell’infiammazione acuta, che generalmente si risolve una volta eliminata la causa, l’infiammazione cronica può persistere e causare danni progressivi ai tessuti.
In queste circostanze, la risposta dell’organismo spesso coinvolge un’interazione complessa tra cellule immunitarie, mediatori chimici e tessuti danneggiati, e ciò può avere come conseguenza la distruzione del tessuto sano e la formazione di tessuto cicatriziale, che possono dare luogo a una serie di malattie croniche e condizioni mediche, tra cui artrite reumatoide, asma, malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tipi di cancro.