I sintomi dell’attacco di panico
L’attacco di panico è un disturbo che si può presentare sotto varie forme, accomunate tutte dalla forte sensazione di paura.
Vivere un attacco di panico è un’esperienza disturbante e particolarmente spiacevole, soprattutto quando si presenta per la prima volta e in maniera inaspettata.
Secondo diversi studi medici[1], le persone che sperimentano un attacco di panico almeno una volta nella vita sono tra il 20% e il 25% della popolazione globale.
Ciò significa che, anche se non sempre in modo patologico, si tratta di un disturbo molto frequente, sebbene non sempre riconosciuto.
Per questo motivo, per comprendere adeguatamente che cosa sia l’attacco di panico è bene distinguere tra le varie tipologie di disturbo.
Che cos’è l’attacco di panico
Gli attacchi di panico sono episodi intensi di paura e ansia che si manifestano bruscamente e raggiungono il loro apice entro pochi minuti. Questi eventi possono essere estremamente travolgenti, causando una varietà di sintomi fisici e psicologici acuti.
In alcuni individui, l’esperienza di un attacco di panico rimane un evento isolato che si verifica solo una volta nella vita. Questi episodi possono essere scatenati da una situazione di stress intenso o un evento particolarmente traumatico. Possono presentarsi in concomitanza con un evento importante, in senso positivo o negativo, della vita. Per esempio, un matrimonio, un lutto, una separazione, un esame, un incidente, la perdita del lavoro, etc.
Sebbene possano non ripetersi, l’impatto emotivo e fisico di un singolo attacco di panico può essere significativo e richiedere un periodo di recupero.
Spesso il primo episodio si verifica in una situazione stressante: per esempio, in un contesto agorafobico o claustrofobico, in condizioni climatiche pesanti, come quando fa molto caldo, etc.
Differenza tra attacco di panico e disturbo da panico
Per altre persone, gli attacchi di panico possono diventare una condizione ricorrente, portando a quello che è conosciuto come disturbo da panico. In questi casi, gli attacchi di panico non sono legati a specifici episodi o a pericoli apparenti e possono verificarsi senza preavviso. La frequenza e l’imprevedibilità degli attacchi possono causare un persistente senso di ansia e paura, spesso accompagnato dalla preoccupazione di avere un altro attacco o dalle implicazioni di un attacco sulla propria salute. Questo può portare a cambiamenti comportamentali significativi volti ad evitare situazioni potenzialmente scatenanti.
I sintomi dell’attacco di panico
I sintomi dell’attacco di panico, pur rientrando in un quadro generale ben preciso, possono presentarsi con varie modalità, le quali possono variare non solo da persona a persona, ma anche da situazione a situazione nella stessa persona.
Generalmente, l’attacco di panico insorge rapidamente e raggiunge in suo apice in pochi minuti per concludersi nell’arco di una ventina di minuti. Tuttavia, la durata non è sempre uguale: alcune volte, quello che viene definito ciclo del panico può riprendere, specialmente proprio quando si ha paura che riprenda, e può provocare un nuovo attacco.
La paura della paura porta a focalizzarsi sui sintomi del corpo: ciò fa sì che anche in assenza di una situazione ansiogena si percepiscano i sintomi ansiosi, mantenendo il soggetto in costante allarme.
Sebbene, generalmente, i sintomi del panico non siano pericolosi e non lascino conseguenze fisiche, tuttavia, possono essere molto intensi e condizionare la quotidianità, influenzando le scelte, anche importanti, della vita.
Sintomi fisici degli attacchi di panico
- Palpitazioni e tachicardia: una sensazione di cuore che batte velocemente o irregolarmente è uno dei sintomi più comuni.
- Sudorazione: molte persone esperiscono un’insolita e intensa sudorazione.
- Tremori o scuotimenti: il corpo può iniziare a tremare in maniere incontrollabile.
- Sensazione di soffocamento o difficoltà respiratorie: questo sintomo può essere particolarmente spaventoso e può essere confuso con un attacco di cuore.
- Dolore o fastidio al petto: il dolore può essere acuto e pungente, contribuendo alla paura di avere problemi cardiaci.
- Nausea o disturbi addominali: spesso gli attacchi includono una sensazione di malessere allo stomaco.
- Vertigini, sensazione di testa leggera o svenimento: questi sintomi possono creare paura di perdere il controllo o di cadere.
- Sensazioni di formicolio o intorpidimento (parestesie): le mani, i piedi o altre parti del corpo possono sentirsi intorpiditi o formicolanti.
I sintomi fisici dell’attacco di panico sono strettamente collegati alla reazione di “attacco o fuga”, conosciuta anche come fight or flight, una risposta evolutiva che si manifesta nei mammiferi, inclusi gli esseri umani, di fronte a una minaccia percepita. Questa risposta è innescata dal sistema nervoso autonomo, in particolare dalla sua componente simpatica, che prepara il corpo a combattere o a fuggire dalla minaccia.
La reazione attacco-fuga
Quando una persona percepisce una situazione come minacciosa o estremamente stressante, il cervello, in particolare l’amigdala, identifica il pericolo e segnala all’ipotalamo di reagire.
L’ipotalamo, che è una struttura dell’encefalo che funge da centro di comando, stimola il sistema nervoso simpatico. Questo rilascia catecolamine, ovvero adrenalina e in misura minore noradrenalina, nel flusso sanguigno.
Il rilascio di queste sostanze porta a una serie di cambiamenti fisiologici rapidi, che generano i sintomi fisici dell’attacco di panico e che hanno una funzione specifica per favorire l’attacco o la fuga:
- aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, che ha la funzione di pompare più sangue ai muscoli, al cuore, e agli organi vitali, per permettere una reazione rapida;
- dilatazione dei bronchi per aumentare l’apporto di ossigeno;
- dilatazione delle pupille per migliorare la visione;
- inibizione delle funzioni gastrointestinali, che genera senso di nausea, per ridirigere l’energia dove è più necessaria;
- aumento della glicemia per fornire più energia disponibile per i muscoli.
Nei nostri antenati, questa risposta era essenziale per la sopravvivenza in presenza di predatori o altre minacce fisiche immediate: oggi, specialmente in presenza di un attacco di panico, non sono più utili, tuttavia, sono ancora presenti.
Sintomi psicologici degli attacchi di panico
A fronte dei sintomi fisici, si generano dei sintomi psicologici, a causa dei quali diventa più difficile uscire dal circolo del panico e spezzarne il meccanismo.
- Paura intensa di morire o di perdere il controllo: non è raro che durante un attacco di panico si possa temere che accadrà il peggio. Ciò può essere rappresentato sia dalla paura di sentirsi male e, quindi, di morire, sia di non avere più in controllo di sé e delle proprie funzioni.
- Senso di irrealtà (derealizzazione) o distacco da sé (depersonalizzazione): ci si può sentire distaccati dalla realtà o estranei a sé stessi, come se si stesse osservando la scena da fuori. Questo dà anche la sensazione di non poter agire su ciò che sta avvenendo, ma di essere in balìa degli eventi.
- Paura di impazzire: l’intensità dell’attacco può provocare una paura irrazionale di diventare mentalmente instabili.
[1] https://www.mhfa.com.au/understanding-panic-attacks/