Fratture nei giovani: quando le ossa non sono abbastanza robuste
Solitamente si pensa che le fratture nei giovani siano causate esclusivamente da traumi piuttosto violenti, in grado cioè di rompere l’osso.
Sebbene questa sia in effetti la causa prevalente nelle fratture nei giovani, esistono tuttavia anche delle circostanze diverse, più rare, che vengono chiamate fratture da fragilità, dette anche da trauma non efficiente. Le cause possono essere numerose e, tra queste, spicca l’osteoporosi giovanile.
Come e quando si formano le ossa
Le ossa iniziano a formarsi ancora prima della nascita quando l’embrione è nel ventre materno. Si tratta di cartilagini, ovvero tessuti resistenti ed elastici, che durante il processo di crescita del bambino si trasformano progressivamente in ossa.
È un processo molto interessante che permette alle ossa di continuare ad allungarsi fino a una certa età: terminata l’età dello sviluppo, l’ossificazione della cartilagine si conclude.
Tra i 18 e i 30 anni, al culmine di questo processo di trasformazione, le ossa raggiungono il massimo livello di densità. Quindi, in questa fascia d’età in particolare, le ossa dei ragazzi e dei giovani adulti dovrebbero essere più resistenti e meno sensibili ai traumi.
In questa fase, in particolare, sono indispensabili l’introduzione del corretto quantitativo di calcio e la scelta di uno stile di vita sano per garantire lo sviluppo della massa scheletrica, contribuendo a scongiurare i rischi di osteoporosi in età più avanzata.
Tuttavia, esistono delle situazioni patologiche in cui anche in questa fascia d’età si riscontrano casi di osteoporosi giovanile, che possono dare luogo alle cosiddette fratture da fragilità.
Che cosa sono le fratture da fragilità
Le fratture da fragilità sono delle rotture ossee che si verificano in concomitanza di un trauma che, in condizioni di normalità, non sarebbe in grado di danneggiare seriamente un osseo mediamente robusto.
Quando si verificano delle fratture nei giovani di questo genere, molto probabilmente si nasconde un disturbo che origina una minore resistenza ossea. Il tessuto osseo, dunque, presenta una robustezza non ottimale e può rompersi anche a fronte di un trauma non molto violento.
Le cause patologiche che stanno alla base di queste problematiche possono essere di origine genetica, ma non solo:
- Osteogenesi imperfecta comprende tutta una serie di patologie di origine genetica che provocano disturbi nella formazione della massa ossea e che sono all’origine di una maggior probabilità di fratture.
- Disturbi del metabolismo del calcio, in particolare l’ipocalcemia. Questa si verifica per diversi tipi di cause, tra cui la scarsa assunzione di vitamina D, di magnesio, l’insufficienza renale e l’azione di alcuni farmaci.
- Malattie del metabolismo del fosfato, come il rachitismo, o l’ipofosfatasia.
- Malattie che comportano il malassorbimento intestinale, come la celiachia. Oggi molti studi dimostrano che questa malattia spesso si associa a bassa densità ossea e nei casi meno facilmente diagnosticabili spesso la ricorrenza di fratture costituisce un sintomo rivelatore.
- Osteoporosi giovanile idiopatica.
Che cos’è l’osteoporosi giovanile idiopatica
Di solito il processo di osteoporosi, ovvero il progressivo degrado della struttura ossea a causa di una riduzione della massa minerale, si verifica in età più avanzata e, in particolare, nelle donne.
Si calcola che sia un disturbo che interessa oltre 5 milioni di uomini e donne, di cui circa l’80% sono donne in post-menopausa. In questo periodo, infatti, la diminuzione della produzione di estrogeni, che sono gli ormoni che regolano il metabolismo osseo, incide sulla quantità di calcio e sulla robustezza dell’osso. Dopo una certa età, inoltre, vi è un degrado fisiologico della massa ossea che porta a soffrire di questa patologia molti anziani.
Tuttavia, esistono anche casi di osteoporosi giovanile. Quando nei giovani si verificano fratture con una frequenza al di sopra del normale, si può supporre che ci si trovi di fronte a questa patologia che può avere due cause molto diverse tra di loro.
- L’osteoporosi giovanile primaria è causata da disturbi generati da alterazioni genetiche, come per esempio la osteogenesi imperfetta. In genere, si manifesta in giovane età, già durante l’infanzia o l’adolescenza.
- L’osteoporosi giovanile idiopatica come dice il termine stesso non ha cause specifiche ma spesso si tratta di un complesso di cause che secondariamente provocano alla struttura ossea un deficit che la rende meno robusta e più soggetta a fratture. In particolare, una alimentazione troppo povera di elementi nutritivi, l’assunzione di farmaci come cortisonici, le alterazioni ormonali ma anche una eccessiva attività sportiva possono essere alla base di questo tipo di osteoporosi.
Osteoporosi giovanile idiopatica: il caso di Bobby Clay
Nel 2017 fecero scalpore le dichiarazioni di Bobby Clay, giovane atleta britannica, che raccontò di essere affetta da osteoporosi a soli 20 anni. Il suo desiderio di primeggiare nello sport l’aveva portata a comportamenti non consoni, oltre che ripetutamente sconsigliati dai suoi preparatori. Nel suo caso una alimentazione scorretta, troppo povera, e un allenamento intensivo esagerato per la sua età, la portò a questa pesante diagnosi.
Oggi, fortunatamente, a distanza di tre anni, Bobby ha ripreso una buona condizione fisica, si allena in bicicletta anziché a piedi ed è socialmente impegnata nella sensibilizzazione degli atleti sul rischio dell’over training.
La sua storia ha insegnato molto, prima di tutto a lei stessa, tanto che ha voluto testimoniare con la sua esperienza i rischi dell’over-training per evitare ad altri giovani ciò che ha patito lei stessa.
Se lo sport fa bene, è altrettanto vero che una attività troppo intensa può influire negativamente sulla salute, con conseguenze anche sul metabolismo, sul cuore, sulle articolazioni e sull’equilibrio ormonale.