Scoliosi: gli esercizi di autocorrezione
La scoliosi è una condizione patologica che può causare dolore e problemi di postura. Fortunatamente, esistono metodi di autocorrezione, come gli esercizi scoliosi specifici, che possono aiutare a migliorare la postura e a prevenire la progressione della curva.
In particolare, gli esercizi di autocorrezione sono efficaci nei casi di paramorfismo, ovvero quando la curva della colonna vertebrale è causata da una postura scorretta e non da una vera e propria deformazione.
Che cos’è la scoliosi
La scoliosi è una condizione in cui la colonna vertebrale presenta una curva laterale anormale. La curva può essere a forma di “S” o “C” e può influire sulla postura e sulla funzionalità della colonna vertebrale.
Questa patologia può essere classificata in base alla gravità della curva in tre livelli: lieve, moderata e grave.
- La scoliosi lieve è caratterizzata da una curva inferiore a 20 gradi. Nella maggior parte dei casi, la scoliosi lieve non causa sintomi e non richiede trattamento specifico, ma è importante monitorare la curva per verificare se non peggiora con il tempo.
- La scoliosi moderata è caratterizzata da una curva compresa tra 20 e 40 gradi. In questi casi, può essere necessario un trattamento come la terapia fisica per migliorare la postura e prevenire la progressione della curva.
- La scoliosi grave è caratterizzata da una curva superiore a 40 gradi. In questi casi, il trattamento può includere la chirurgia per correggere la curva e prevenire complicanze come la compressione dei nervi o dei polmoni.
Per misurare la curvatura della colonna vertebrale si utilizza la curva di Cobb: si tratta di un metodo di misurazione che prende in considerazione l’angolo formato dalla curva maggiore della colonna. Si tracciano sulla radiografia due linee rette: l’una parte dalla vertebra della parte superiore della colonna in cui è presente la curva maggiore, l’altra dalla vertebra analoga nella parte inferiore. L’incontro di queste due rette dà origine ad un angolo, la cui ampiezza determina l’entità della scoliosi.
Oltre a ciò, la gravità della scoliosi si valuta anche in base al tipo di deformità:
- Paramorfismo: si parla di paramorfismo quando la deformità è dovuta a un atteggiamento o alla postura. In questo caso, ad essere interessati saranno i muscoli, i tendini e le articolazioni. In genere, poiché si tratta di un atteggiamento, è una condizione reversibile e può essere provocata da postura scorretta, debolezza muscolare, eccessiva sedentarietà, atteggiamento introverso anche psicologicamente.
- Dismorfismo: si tratta, invece di una condizione determinata da alterazioni della morfologia della colonna vertebrale. Pertanto, il coinvolgimento delle vertebre è strutturale, con deformazioni del rachide. Nella maggior parte dei casi è di origine genetica ed è difficilmente reversibile, anche se la fisioterapia e gli esercizi correttivi possono essere utilizzati per contrastare il peggioramento.
Gli esercizi di autocorrezione: come funzionano
Studi scientifici[1] hanno dimostrato che esistono degli esercizi di autocorrezione utili a migliorare le condizioni posturali dei pazienti, in particolare adolescenti e bambini, che soffrono di scoliosi idiopatica e a contrastare il peggioramento delle condizioni di soffre di dismorfismo, anche se adulto.
Per prevenire un peggioramento della scoliosi e migliorare la condizione, esistono diverse attività fisiche che hanno la funzione di lavorare sulla muscolatura.
Esistono esercizi di ginnastica posturale correttiva, anche da fare a casa, che si eseguono in posizione seduta, sdraiata, eretta, oppure a quattro zampe, con lo scopo di allungare i muscoli nella parte concava della curva scoliotica e contrarre quelli nella parte convessa, in modo tale da compensare la deformità.
Ci sono due tipologie di esercizi:
- Gli esercizi simmetrici coinvolgono entrambi i lati della schiena e sono indicati per chi ha una curvatura meno accentuata.
- Gli esercizi asimmetrici, invece, vengono eseguiti solo su un lato del tronco, aiutando a stimolare un solo lato del corpo.
Durante gli esercizi, è importante evitare tensioni alle spalle o al collo, per evitare di creare una lordosi. Gli esercizi includono trazioni per la colonna vertebrale, piegamenti, inclinazioni, estensioni e rotazioni.
Per migliorare le condizioni del paziente che soffre di scoliosi può essere importante il rafforzamento dei muscoli della colonna vertebrale attraverso esercizi mirati a migliorare la zona addominale, dorsale e lombare – ovvero la catena posteriore. Ciò è utile per migliorare o stabilizzare la condizione.
Esercizi per la scoliosi: quali eseguire
La ginnastica per scoliosi può essere eseguita anche in autonomia. Tuttavia, è necessario che la postura sia corretta: pertanto, è consigliabile che, almeno nelle prime fasi, si venga seguiti da un fisioterapista esperto, in grado di controllare la corretta esecuzione dell’esercizio.
Ecco alcuni semplici esercizi:
- In posizione supina con le ginocchia piegate, si solleva il bacino verso il soffitto. Per mantenere la posizione correttamente si devono contrarre gli addominali e respirare lentamente, senza forzare troppo.
- In posizione supina con le gambe piegate all’altezza del ginocchio e i piedi appoggiati, si sollevando lentamente la testa dal pavimento portando una mano al ginocchio opposto, alternando poi con l’altra mano.
- Partendo da una posizione supina con le gambe piegate all’altezza del ginocchio e i piedi appoggiati, si sollevano lentamente i piedi, mantenendo un angolo retto tra le anche e le ginocchia. La posizione va tenuta per qualche secondo, per poi tornare nella posizione iniziale.
- Nella stessa posizione dell’esercizio precedente, si distendono le gambe per poi tornare con le ginocchia piegate e appoggiare a terra.
- In posizione seduta su una sedia, si tengono le braccia abbandonate lungo il corpo e si cerca di allungare la colonna vertebrale come se la punta della testa fosse richiamata verso l’alto. Lo stesso esercizio si può eseguire in piedi con un piccolo peso sulla testa, facendo attenzione che la zona lombare rimanga appiattita.
- In posizione seduta su una palla, contrarre i muscoli dorsali per mantenere l’equilibrio.
[1] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24682356/