Dolore al polso: quali possono essere le cause?
Il polso è una parte del corpo che svolge un ruolo cruciale nella nostra vita quotidiana, consentendoci di eseguire una vasta gamma di movimenti e attività. Tuttavia, il dolore al polso è un disturbo comune che spesso tendiamo a trascurare o sottovalutare, attribuendolo a semplice stanchezza o a un disagio passeggero.
Che si tratti di un fastidio leggero o di un dolore persistente, le cause del dolore al polso possono essere molte e comprendere diverse cause, da sforzi ripetitivi a lesioni acute, passando per condizioni infiammatorie o degenerative.
L’anatomia del polso
Il polso è una articolazione con una struttura complessa e delicata, formata da un insieme di ossa, tendini, legamenti e nervi, che permettono una vasta gamma di movimenti. Esso comprende l’estremità inferiore delle due ossa dell’avambraccio – il radio e l’ulna – e le otto piccole ossa del carpo, che insieme formano un’articolazione flessibile e robusta.
Questa complessità anatomica consente al polso di eseguire movimenti di estrema varietà: dalla flessione all’estensione, dalla rotazione alla deviazione laterale. È proprio grazie a questa articolazione che siamo in grado di afferrare oggetti, scrivere, digitare, e svolgere innumerevoli altre attività quotidiane.
Tuttavia, questa stessa complessità rende il polso particolarmente vulnerabile a lesioni e disturbi.
Le cause comuni di dolore al polso
Proprio perché sono numerose le cause che possono generare dolore al polso, sono molto frequenti le situazioni in cui ciò si verifica e altrettanto ampia è la tipologia di persone che possono esserne colpite.
Lesioni da sforzo ripetitivo del polso
Le lesioni da sforzo ripetitivo del polso sono tra le più comuni in ambito lavorativo e sportivo, soprattutto in attività che richiedono movimenti continui della mano e del polso.
Questo tipo di lesione si verifica quando i tendini e i muscoli del polso vengono sovraccaricati a causa della ripetizione di un determinato movimento o a causa di posizioni innaturali che vengono mantenute per un tempo prolungato.
Un esempio noto è la sindrome del tunnel carpale, caratterizzata dalla compressione del nervo mediano all’interno del tunnel carpale, che è un canale molto stretto che collega l’avambraccio con il polso. I sintomi tipici di questo disturbo includono dolore, formicolio, intorpidimento o debolezza nella mano e nelle dita, spesso esacerbati da attività come digitare, guidare, usare il mouse, etc.
Altri disturbi comuni legati allo sforzo ripetitivo sono la tendinite e la tenosinovite, entrambi causati dall’infiammazione dei tendini. Per prevenire queste lesioni, è fondamentale adottare posture corrette durante il lavoro o l’esercizio fisico, fare pause regolari e praticare esercizi di stretching e rafforzamento specifici per il polso. In ogni caso, è bene consultare il proprio medico che potrebbe indicare terapie adeguate.
Traumi acuti e dolore al polso
Un’altra causa frequente di dolore al polso è legata ai traumi acuti, come cadute o impatti durante attività sportive. Questi incidenti possono provocare diverse tipologie di lesioni, tra cui distorsioni, fratture o slogature. Una distorsione al polso si verifica quando i legamenti che sostengono l’articolazione vengono danneggiati durante un’estensione o una flessione.
La frattura, invece, è lesione seria che colpisce una o più ossa del polso e spesso è accompagnata da un dolore acuto e gonfiore immediato. Le slogature si verificano, infine, in concomitanza con un disallineamento delle ossa all’interno dell’articolazione del polso.
Il dolore provocato da questi traumi è di solito molto intenso e possono presentarsi anche gonfiore, ecchimosi e limitazione nei movimenti.
Il trattamento iniziale prevede di seguire protocollo R.I.C.E. (riposo, ghiaccio, compressione, elevazione) che si adatta bene a qualsiasi tipo di lesione. Tuttavia, può non essere sufficiente e può richiedere l’uso di un tutore per immobilizzare il polso, a seconda del tipo di lesione e della gravità dell’infortunio, ed eventualmente di antinfiammatori non-steroidei per ridurre il dolore e l’infiammazione. Un’attenta valutazione medica è sempre consigliata per determinare la gravità della lesione e il percorso terapeutico più adeguato.
Condizioni infiammatorie e dolore al polso
Il dolore al polso, oltre ad avere cause traumatiche, può essere generato anche da condizioni infiammatorie, come tendinite e artrite. La tendinite è l’infiammazione dei tendini e può derivare, come detto, da sforzi ripetitivi, da un sovraccarico delle articolazioni durante attività sportive o lavorative o da cause traumatiche. I sintomi includono dolore al movimento, gonfiore e talvolta rossore nella zona interessata.
L’infiammazione cronica al polso può essere generata anche da patologie come l’artrite reumatoide o l’osteoartrite. L’artrite reumatoide è una condizione cronica di tipo autoimmune, mentre l’osteoartrite è legata all’usura delle articolazioni, specialmente in concomitanza con l’avanzare dell’età. Sebbene si tratti di due patologie diverse, spesso hanno sintomi in comune ed entrambe portano a dolore, rigidità e gonfiore, limitando spesso il movimento e compromettendo la qualità della vita.
Il trattamento delle condizioni infiammatorie del polso varia in base alla causa e alla gravità dei sintomi, sebbene attualmente per le patologie croniche non ci sia una cura risolutiva. In ogni caso, la terapia può includere l’uso di farmaci antinfiammatori, riposo, applicazione di ghiaccio, e in alcuni casi, la fisioterapia. In situazioni più gravi, possono essere considerate opzioni terapeutiche più invasive, come le iniezioni di corticosteroidi o la chirurgia.
Impatto dell’invecchiamento sul polso e possibili complicazioni
Con l’età, il polso subisce cambiamenti naturali che possono aumentare il rischio di dolore e disagio. Oltre alle condizioni come l’osteoartrite, ci sono altri aspetti legati all’invecchiamento che influenzano la salute del polso.
- Diminuzione della densità ossea: l’osteoporosi, una condizione che riduce la densità e la qualità delle ossa, può rendere il polso più suscettibile a fratture, anche in seguito a traumi minori.
- Riduzione della flessibilità e della forza muscolare: con l’età, i tendini e i muscoli intorno al polso possono perdere elasticità e forza, aumentando il rischio di lesioni e rendendo più difficile la guarigione dopo una lesione.
- Cambiamenti nei tessuti connettivi: i tessuti connettivi, come legamenti e capsule articolari, possono diventare meno flessibili, contribuendo a una ridotta mobilità e a un aumento del dolore durante il movimento.
- Circostanze relative al flusso sanguigno: le condizioni che influenzano la circolazione, come la malattia vascolare periferica, possono influenzare negativamente la salute del polso, riducendo l’apporto di sangue e i nutrienti necessari per il mantenimento di tessuti sani.
Il trattamento del dolore al polso in età avanzata può richiedere un approccio olistico, che includa modifiche dello stile di vita, terapie fisiche, integratori e, quando necessario, interventi medici. In ogni caso, è bene consultare il medico per determinare le cause esatte del dolore e per sviluppare un piano di trattamento personalizzato che tenga conto delle esigenze specifiche legate all’età del paziente.