Dolore al petto: e se fosse ansia?
Quando si sente un forte dolore al petto, si fa facilmente strada il timore che si tratti di un disturbo cardiocircolatorio.
Tuttavia, sono possibili spiegazioni anche molto diverse tra di loro, che vanno dai classici dolori intercostali al dolore al petto dovuto all’ansia.
Proprio ansia e attacchi di panico spesso si presentano con questo tipo di sintomi, a volte in modo talmente violento da far pensare a un problema cardiaco.
Ansia e attacchi di panico: come si manifestano
L’ansia è una sensazione umana perfettamente normale. Per quanto spesso la sua comparsa venga stigmatizzata, in realtà risponde a un meccanismo del nostro organismo che tende a proteggerci.
Così come la paura, segnala al corpo un disagio o un pericolo, in modo tale che ci sia la possibilità di reagire correttamente e nei tempi giusti.
Tuttavia, quando l’ansia supera certi livelli o si presenta troppo frequentemente, anche in situazioni che apparentemente non lo richiederebbero, può diventare disturbante o addirittura generare attacchi di panico.
Attacco di panico: perché si perde il controllo
L’attacco di panico è un disturbo molto più frequente di quello che si potrebbe pensare. Si stima che una persona su quattro possa essere colpita almeno una volta nella vita da un attacco di panico e per una su dieci si possa trattare di un fenomeno ricorrente.
L’attuale situazione di emergenza a causa della pandemia sembra, poi, aver peggiorato lo stato di molte persone. Secondo un sondaggio proposto a fine 2020 dall’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico a 629 persone, il 79% ha dichiarato di essere molto preoccupato per la situazione attuale e, di questi, ben l’81% ha ammesso di essere convinto che la pandemia abbia portato un impatto psicologico negativo.
Gli attacchi di panico sono un disturbo che spesso si presenta all’improvviso e non sempre dà manifestazioni che permettono di prevenirlo.
Di solito colpiscono più facilmente le persone ansiose: da una paura si origina una vera e propria escalation di terrore che sfocia, appunto, nel panico.
Il dolore al petto è uno dei sintomi ansiosi che più frequentemente porta al panico, proprio perché viene confuso con un attacco di cuore, innescando un circolo vizioso in cui la paura porta i sintomi a peggiorare.
I sintomi dell’ansia
Quando si soffre d’ansia si possono percepire sintomi di vario tipo, che interessano vaste funzioni del sistema nervoso.
Come spiega un articolo pubblicato sulla rivista della Harvard Medical School, quando si verifica un disturbo di panico, il nostro organismo reagisce esattamente come se si trovasse di fronte a un pericolo reale e come se fosse necessaria la fuga. Le sensazioni che si provano, dunque, sono le seguenti:
- Senso di pericolo imminente: originariamente l’ansia si attiva proprio per evitare un pericolo. Di conseguenza, quando il nostro corpo percepisce una situazione di disagio, e ciò può avvenire per molti motivi diversi, potrebbe ritenere di trovarsi in una condizione di pericolo e, quindi, attivare un senso di allarme;
- Tensione muscolare: la parte più antica del cervello umano reagisce agli stimoli attivando tutte le procedure necessarie ad affrontare il pericolo, tra cui quella della fuga. La tensione muscolare serve ad attivare i muscoli proprio per permettere una fuga più rapida.
- Respiro affannoso: l’aumento dell’attività respiratoria serve per ossigenare a sufficienza i muscoli quando devono reagire più rapidamente. L’aumento del ritmo respiratorio, tuttavia, viene percepito dal sistema nervoso come un rischio e l’affanno può provocare la sensazione di soffocamento e peggiorare lo stato ansioso.
- Aumento del ritmo cardiaco: così come avviene per l’aumento dell’attività respiratoria, anche il cuore pompa più rapidamente, nel caso si rendesse necessaria una maggiore spinta per scappare. Anche in questa situazione, si tratta di una reazione automatica che fa capo alla parte più istintiva del cervello. Tuttavia, chi già si trova in una situazione ansiosa può pensare di avere un problema cardiaco o addirittura un infarto: l’ansia, confusa con un pericolo reale, provoca altra ansia, scatenando un circolo vizioso che porta al panico.
- Dolore al petto per l’ansia: il dolore al petto causato dall’ansia ha generalmente un’origine muscolare, dovuta a una contrazione involontaria provocata dallo stato ansioso. Così come avviene in relazione all’aumento del ritmo cardiaco, spesso si tende a confondere questo sintomo con quello di un infarto, trovandosi in una vera e propria escalation ansiosa. Talvolta potrebbe trattarsi anche di semplici dolori intercostali.
Come distinguere il dolore al petto dell’ansia da un infarto
Imparare a riconoscere i sintomi dell’ansia è molto utile per evitare di innescare il circolo vizioso che porta al panico. Per quanto non sia semplice disinnescare questo meccanismo mentale, molte terapie oggi partono proprio dall’osservazione dei sintomi e dalla consapevolezza di ciò che sta accadendo.
Viceversa, riconoscere in tempo i sintomi di un infarto può essere fondamentale per ricevere cure tempestivamente ed evitare conseguenze gravi.
Alcuni sintomi, come il senso di stordimento, l’affanno, le palpitazioni e la nausea, sono comuni tra le due situazioni. Tuttavia, esistono alcune differenze caratteristiche:
- Il dolore al petto dell’ansia è localizzato in un punto specifico, mentre quello dovuto all’infarto si irradia verso il braccio, le spalle e la mandibola. Inoltre, generalmente i dolori dell’infarto sono localizzati al centro del petto, dietro lo sterno e allo stomaco.
- I dolori dell’infarto hanno una intensità variabile, ma in molti casi è molto intensa e persino insopportabile.
- Il dolore toracico dovuto ad ansia si verifica improvvisamente ma, generalmente, scompare dopo poco. L’attacco di panico o di ansia, infatti, ha un picco e una durata contenuta entro la mezz’ora. Inoltre, questo disturbo si attenua se si riesce a rilassarsi. I dolori causati dall’infarto, invece, persistono nel tempo e peggiorano con lo sforzo fisico.
- Gli attacchi di panico spesso si presentano senza altre avvisaglie mentre, al contrario, i disturbi cardiaci possono essere annunciati da stati di malessere che possono presentarsi nei giorni precedenti.
Le ricerche scientifiche, infatti, attestano che nella maggior parte dei casi chi si rivolge al pronto soccorso temendo un infarto, in realtà ha un attacco di panico. Tuttavia, nel dubbio, è sempre meglio rivolgersi tempestivamente al proprio medico, che consiglierà il da farsi.