Dolore al gomito: artrosi o gomito del tennista?
Il dolore al gomito è un disturbo piuttosto frequente nelle persone giovani, soprattutto quando praticano sport o hanno attività lavorative che implicano l’utilizzo continuativo di quell’articolazione, così come per le persone più anziane.
Non sempre, tuttavia, è facile capire quali siano le cause che generano il dolore. I principali indiziati tra i responsabili di questo disturbo sono l’epicondilite, o gomito del tennista, e l’osteoartrosi al gomito, più conosciuta come artrosi.
Dolore gomito: come diagnosticare le cause
Quando i dolori al gomito si presentano in modo persistente, è bene fare degli approfondimenti per capire quale sia la causa e, di conseguenza, quale possa essere il trattamento più adatto.
Se la causa è traumatica, in genere, ci si accorge del possibile danno al momento dell’infortunio: contusioni, ematomi, iperestensioni, contratture o distorsioni possono dare origine a un dolore immediato che, se non rientra nel giro di qualche ora, dovrebbe essere approfondito per valutare l’entità della lesione.
Se, invece, la causa non è traumatica o non si riesce a riferire l’origine del dolore a un evento specifico, è possibile che si sia in presenza di una delle due cause di infiammazione del gomito più frequenti: l’epicondilite oppure l’artrite.
Per la diagnosi il primo step è rappresentato dall’esame obiettivo, durante il quale lo specialista valuterà il dolore del gomito, le condizioni del paziente, lo stile di vita e i sintomi, in modo da poter avere già un’idea piuttosto chiara del quadro clinico. Dopo di che potrebbero essere necessari esami strumentali approfonditi, come radiografie, ecografie e risonanza magnetica.
Quando la causa del dolore al gomito è l’epicondilite
L’epicondilite, più conosciuta come gomito del tennista, è un disturbo che, a dispetto del nome, non interessa solo chi gioca a tennis, ma può riguardare anche persone che praticano altri sport o che hanno attività lavorative a causa delle quali sottopongono i tendini a un lavoro importante. Infatti, i tendini che collegano il gomito, in particolare l’epicondilo del gomito, ai muscoli dell’avambraccio possono infiammarsi e provocare l’epicondilite. Si tratta, quindi, di una tendinite che interessa una parte specifica del gomito.
Sebbene il sintomo principale, così come per altre patologie che interessano il gomito, sia proprio il dolore, vi sono anche altri sintomi che potrebbero far propendere la diagnosi verso questa sindrome dolorosa.
- I sintomi dell’epicondilite si presentano con un irradiamento del dolore lungo gli avambracci, in particolare quando si estende il braccio e durante la supinazione, ovvero quando lo si porta in avanti con il palmo della mano rivolto verso l’alto.
- Il dolore si può presentare anche durante movimenti quotidiani molto semplici, come afferrare un oggetto, stringere la mano, etc.
- Al dolore si accompagna una sensazione di debolezza che interessa prevalentemente l’avambraccio, ma che può interessare anche il braccio intero.
- Talvolta il braccio può avere anche una sensazione di intorpidimento, specialmente la mattina a riposo.
- Anche il punto dolorante è significativo: infatti, spesso chi soffre di epicondilite riporta un dolore alla parte esterna del gomito, in concomitanza con l’epicondilo, ovvero il corno osseo sporgente.
Osteoartrosi ai gomiti: come si verifica
Un’altra causa del dolore al gomito spesso è rappresentata dall’osteoartrosi, che colpisce più frequentemente persone più avanti negli anni.
Si tratta, infatti, di una patologia cronica molto comune dopo una certa età che può causare la degenerazione della cartilagine e, oltre al dolore, provocare difficoltà nei movimenti e progressiva immobilità.
Di solito, le persone che ne soffrono non vengono colpite in un solo punto: l’osteoartrosi si presenta nelle piccole articolazioni, come le mani nelle quali può provocare deformità, ma anche nelle ginocchia, nei gomiti e nel piede.
Così come avviene per l’epicondilite, anche in presenza di artrosi si possono riconoscere alcuni sintomi:
- Dolore dopo l’immobilità: il dolore non compare solo durante il movimento ma sovente si presenta dopo essere stati fermi a lungo, per esempio la mattina al risveglio. Proprio per questo è consigliabile mantenere una certa mobilità: le sedute di fisioterapia possono aiutare a compiere esercizi per l’osteoartrosi con il fine di contrastare l’avanzamento della malattia;
- Sensazione di scricchiolio: oltre al dolore, il movimento può provocare scricchiolii: ciò è dovuto alla degenerazione della cartilagine, che non riesce più ad assolvere correttamente alla sua funzione, ovvero fungere da cuscinetto tra le ossa;
- Blocco dell’articolazione del gomito: con l’andare del tempo, man mano che la degenerazione avanza, anche la mobilità si riduce, con il rischio di un vero e proprio blocco dell’articolazione;
- Gonfiore: poiché si tratta di una patologia infiammatoria, si possono presentare anche gonfiore e arrossamenti.
- Formicolio: la sensazione di formicolio, specialmente alla mattina al risveglio, può essere provocata dall’infiammazione che genera pressione sui nervi, in particolare quello ulnare, causando anche fastidio alle dita, in particolare l’anulare e il mignolo.
Diagnosi per il dolore al gomito
Sebbene alcuni sintomi siano indicativi del disturbo di cui si può soffrire, non sempre l’esame obiettivo è sufficiente.
Il medico farà una anamnesi dalla quale verranno evidenziali elementi importanti, come la presenza di osteoartrosi in altri membri del nucleo familiare. Si tratta, infatti, di una patologia cronica caratterizzata da familiarità.
Viceversa, svolgere attività lavorative o sport che richiedono l’uso continuo del gomito possono fare propendere per una infiammazione tendinea come l’epicondilite.
In ogni caso, possono essere prescritti esami strumentali, come radiografie, ecografia, risonanza per valutare le condizioni del gomito. Per diagnosticare l’osteoartrosi possono essere prescritti anche esami ematici.