Crampi muscolari: cause e rimedi
I crampi muscolari sono un disturbo molto frequente che colpisce molte persone, a volte senza motivo apparente.
Sebbene sia un disturbo di per sé innocuo, è molto doloroso e può portare all’ impossibilità temporanea di muovere un arto. Generalmente il crampo colpisce le gambe nella parte inferiore, ma in alcuni casi può colpire anche altre fasce muscolari o le braccia.
Capirne l’origine può essere utile per prendere le precauzioni giuste affinché non si verifichi più.
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Che cos’è un crampo muscolare
I crampi sono una contrazione involontaria dei muscoli che in genere si verifica all’improvviso e ha una durata piuttosto contenuta, da pochi secondi ad alcuni minuti. I muscoli più colpiti sono quelli degli arti inferiori, in particolare il polpaccio o la coscia, ma a volte anche i muscoli dei piedi.
A causa della contrazione, l’arto colpito diventa molto duro e rigido, motivo per cui risulta molto difficile qualsiasi movimento di quel muscolo.
Il crampo può verificarsi durante una prestazione sportiva, soprattutto se molto intensa, ma sono molto frequenti anche crampi che colpiscono durante il riposo, in particolare di notte. A seconda delle modalità con cui si verifica e dello stile di vita del soggetto colpito, si possono identificare cause diverse.
Quando i crampi muscolari colpiscono gli sportivi
Durante le competizioni sportive non è raro vedere atleti colpiti da crampi. Questo si verifica più facilmente in gare lunghe e impegnative soprattutto nella stagione estiva.
In una persona allenata crampi, infatti, possono insorgere in due casi spesso anche in concomitanza tra di loro:
- Quando l’attività sportiva è particolarmente intensa;
- Quando fa molto caldo e le condizioni atmosferiche provocano una eccessiva sudorazione.
Un esercizio molto intenso può portare all’affaticamento muscolare, di cui il crampo è un sintomo. Si tratta di una specie di segnale di allarme attraverso cui il corpo segnala che, appunto, il muscolo è eccessivamente affaticato e che si potrebbero presentare le condizioni per un infortunio.
Negli sportivi, per quanto allenati, questo può accadere quando ci si trova a fare uno sforzo eccessivo: nelle gare che si prolungano oltre il tempo standard (per esempio nei tempi supplementari) oppure quando si riprende l’attività dopo un periodo di stop e non si è ancora al top della forma.
Quando, invece, ci sono condizioni atmosferiche avverse, con temperature molto calde o molto umide, il corpo suda abbondantemente e può perdere troppo velocemente sali minerali, senza riuscire a reintegrarli. In questo caso il crampo è il segnale di uno squilibrio elettrolitico.
I crampi notturni
I crampi non sono una prerogativa degli sportivi e possono insorgere anche nei momenti più impensati, come quando si sta dormendo. Anzi sono più frequenti statisticamente i casi di crampi notturni o di crampi notturni associati a quelli diurni, mentre i crampi esclusivamente diurni avvengono circa in un caso su quattordici.
Può succedere, infatti, di svegliarsi di notte con un dolore molto acuto, nella maggior parte dei casi al polpaccio, e con il muscolo rigido.
In questo caso ci possono essere diversi tipi di cause e, in casi meno frequenti, possono essere sintomi di vere e proprie patologie.
- Eccessivo affaticamento muscolare: i crampi si possono presentare anche nella fase di riposo post-esercizio e non solo durante l’attività fisica. Non necessariamente si tratta di attività sportiva, ma può anche essere connessa a qualsiasi attività che implichi uno sforzo muscolare molto intenso.
- Disidratazione: così come avviene per gli sportivi, i climi caldi e umidi possono provocare uno squilibrio elettrolitico con perdita di sali minerali. Per questo motivo i crampi notturni sono più frequenti d’estate.
- Gravidanza: durante la gravidanza si possono verificare crampi per diversi motivi che riguardano sia lo sforzo muscolare dovuto al peso del feto, soprattutto nell’ultimo trimestre, sia la necessità di maggiori quantità di liquidi.
- Mantenimento di una posizione fissa a lungo.
Alcune patologie possono creare le condizioni perché si verifichino crampi. In particolare, si tratta di malattie nelle quali si verifica un restringimento delle arterie, malattie neurologiche e muscolari, compressioni dei nervi, squilibri metabolici.
Anche l’assunzione di farmaci come i diuretici, soprattutto se non assunti correttamente o in dosi troppo elevate, può portare a squilibri elettrolitici e, di conseguenza, a crampi.
Come evitare i crampi muscolari
Per evitare l’insorgenza di crampi è opportuno avere alcune attenzioni, soprattutto se ci si trova in particolari condizioni.
- Chi fa sport dovrebbe affrontare obiettivi in modo progressivo, regolando gli sforzi sul proprio livello di allenamento;
- Chi svolge attività fisica con carichi pesanti dovrebbe regolare lo sforzo sulle proprie possibilità e allenare progressivamente i muscoli con esercizi di stretching;
- Evitare la disidratazione, bevendo sia durante l’attività fisica sia dopo, senza aspettare di avere troppa sete.
- Quando fa molto caldo e si suda parecchio, bere abbondantemente anche se non si fa particolare attività fisica. In particolare se si è in gravidanza o se si è più esposti alla disidratazione, come nel caso di persone anziane o bambini.
- Consumare una dieta varia e ricca di verdura e frutta, che permette un reintegro di sali minerali.
- Chiedere consiglio al medico per il reintegro dei sali minerali e non sperimentare con il fai-da-te. Il rischio è di provocare un ulteriore squilibrio elettrolitico.
Come agire durante un crampo
I crampi muscolari di per sé non sono pericolosi per la salute, ma sono il sintomo di un disturbo. La gravità della situazione dipende quindi dalle cause che l’hanno prodotto.
In ogni caso è molto doloroso, soprattutto quando insorge di notte. Per farlo passare più velocemente si possono provare due strategie:
- Massaggiare vigorosamente la muscolatura interessata;
- Tendere il muscolo antagonista.
In genere la contrazione dovrebbe ridursi rapidamente, lasciando a volte un indolenzimento durante la successiva contrazione.