Corsa over 65: vantaggi e controindicazioni
Quando si parla di corsa per anziani, il dubbio è sempre che i benefici siano inferiori rispetto ai rischi. Del resto, è ormai assodato che lo sport fa bene a tutti, indipendentemente dall’età, anche se ci sono ancora alcune resistenze nel timore che fare sport sia rischioso.
Le ultime ricerche scientifiche dimostrano che gli over 65 trarrebbero molti benefici dall’attività sportiva, anche nel momento in cui non avessero mai svolto attività fisica in precedenza.
Tuttavia, la corsa è uno sport con un certo impatto fisico e non è detto che tutti possano praticarla senza rischi.
Uno studio del 2014, pubblicato su Science Daily[1], porterebbe alla luce nuovi elementi di valutazione: infatti, secondo i ricercatori dell’Humbold State University e dell’Università del Colorado, fare jogging per gli anziani avrebbe dei vantaggi rispetto alla camminata.
Corsa anziani: i vantaggi del jogging sulla camminata
Lo studio scientifico ha preso in esame un gruppo di adulti over 65 abituati a svolgere attività fisica. Di questi, una parte svolgeva in modo ricorrente esercizi di corsa mentre i rimanenti svolgevano abitualmente esercizi di camminata.
Secondo le misurazioni e le analisi dei ricercatori, coloro che corrono almeno 30 minuti per 3 volte a settimana avrebbero un rischio inferiore di riportare un declino fisico nella camminata rispetto a coloro che svolgono semplicemente esercizi di camminata. Infatti, sarebbe risultato che coloro che praticavano jogging avevano nella camminata un’efficienza maggiore del 7%-10%.
Secondo i ricercatori ciò si spiega con il fatto che gli anziani che svolgono attività aerobiche intense in modo regolare, in particolare proprio il jogging, durante la camminata hanno un costo metabolico inferiore rispetto a coloro che sono sedentari: esso sarebbe pari a quello di un giovane adulto di circa 20 anni.
Con costo metabolico si intende la spesa energetica necessaria per muoversi ed essa tendenzialmente aumenta con l’età. Ciò implica che quando il costo metabolico è elevato si fa molta più fatica a muoversi: spesso questo è proprio uno dei fattori che porta progressivamente a diminuire la capacità di deambulazione degli anziani. Ma mano che il costo metabolico aumenta, minore è l’attività fisica che si tende a praticare e maggiore è il rischio di morbilità.
Che cosa è emerso dallo studio sulla corsa anziani
Durante lo studio sono stati presi in esame le performance dei jogger con età superiore ai 65 anni e di coloro che invece dichiaravano di camminare almeno 3 volte alla settimana per 30 minuti.
È stato chiesto ad entrambi i gruppi di partecipanti di camminare sul tapis roulant, aumentando progressivamente la velocità in tre step: 1,6 miglia orarie, 2,8 e 3,9. Nel frattempo, si è misurato il consumo di ossigeno e la produzione di anidride carbonica. Da qui si è evidenziato come coloro che erano abituati a correre avevano risultati migliori di circa il 7%-10%, con un costo metabolico paragonabile a quello di un giovane di 20 anni.
Non è ancora chiaro quali siano i motivi di tale vantaggio: secondo alcuni l’attività sportiva di questo genere potrebbe favorire un miglioramento delle condizioni dei mitocondri cellulari, in particolare dei mitocondri presenti nei muscoli.
Anziani che fanno jogging: rischi e precauzioni
Sebbene i risultati dello studio siano piuttosto interessanti e aprano una luce nuova sullo sport per anziani, che oggi di fatto si mantengono sempre più giovani, è però altrettanto vero che vanno prese alcune precauzioni per evitare conseguenze negative per la salute.
Come dicono gli esperti, la corsa comunque è uno sport con un notevole impatto sull’organismo sotto molti punti di vista.
Prima di tutto, per il cuore: soprattutto chi non è allenato e non è molto esperto non dovrebbe mai iniziare l’attività fisica con la corsa. Anche chi è già allenato, dopo una certa età dovrebbe sottoporsi a controlli rigorosi per tenere monitorare le condizioni del proprio apparato cardiocircolatorio.
Anche le muscolature sono sottoposte ad uno stress intenso quando si corre, così come le articolazioni. Per poter correre senza rischi, oltre ad essere adeguatamente allenati, si deve seguire uno specifico allenamento per proteggere muscoli e articolazioni da infortuni. Anche la schiena è da proteggere: gli anziani soffrono di lombalgia più dei giovani e la corsa potrebbe essere dannosa.
Infine, non è da sottovalutare il rischio di cadute: quando si corre, infatti, è più facile perdere l’equilibrio e cadere, rispetto a quando si cammina normalmente. Per questo, è consigliabile sottoporsi ad accertamenti per capire, per esempio, se si soffre di osteoporosi. È una patologia comune alla maggior parte degli anziani e potrebbe causare fratture nel momento in cui si subiscono dei traumi anche lievi.
Quando gli over 65 possono correre e con quali precauzioni
Coloro che sono già abituati a correre, se non subentrano situazioni che possono sconsigliarlo, in linea di massima possono continuare a correre anche dopo i 65 anni.
Devono però essere osservate alcune regole, che consentono di ridurre i rischi.
- Scaldarsi bene prima di iniziare l’attività fisica, per esempio svolgendo una camminata di una decina di minuti.
- Mantenere un ritmo costante cercando di non andare mai in affanno: in questo modo, sarà il proprio battito a dettare il ritmo e a permettere la regolazione del fiato.
- La durata non dovrebbe superare la mezz’ora, per un percorso massimo di 3-4 km.
- Fare attenzione anche alla temperatura, all’umidità e all’insolazione: d’inverno meglio evitare giornate troppo fredde e, viceversa, nella stagione calda ci si deve proteggere dal sole.
- Attenzione all’idratazione: le persone anziane hanno un maggiore rischio di disidratarsi pertanto, anche quando non avvertono la sete, dovrebbero integrare i liquidi correttamente.
- Sottoporsi a controlli periodici dal proprio medico curante, che potrebbe indicare approfondimenti riguardo il sistema cardiocircolatorio e il sistema muscoloscheletrico.
[1] https://www.sciencedaily.com/releases/2014/11/141120141436.htm