I benefici della fitoterapia
La fitoterapia, dal greco phyton (pianta) e therapeia (cura), è una disciplina medica che utilizza estratti vegetali per trattare e prevenire malattie. Veniva utilizzata già nelle antiche civiltà, dove le piante medicinali erano la principale, e spesso unica, risorsa terapeutica disponibile. Egizi, cinesi, indiani e greci svilupparono sofisticate tradizioni erboristiche, documentati in testi antichi, come il Corpus Hippocraticum di Ippocrate (460-370 a.C.) e il Compendio di Materia Medica di Li Shizhen (XVI secolo).
La fitoterapia si distingue dalle altre forme di medicina alternativa, come l’omeopatia e la naturopatia, per la sua base scientifica e l’utilizzo di principi attivi chiaramente identificati e dosati. Mentre l’omeopatia si basa su principi di diluizione estrema e la naturopatia abbraccia un approccio olistico più ampio, la fitoterapia si concentra sull’impiego diretto di composti vegetali che hanno effetti biologici misurabili sull’organismo.
Le piante utilizzate nella fitoterapia contengono una varietà di composti bioattivi, come alcaloidi, flavonoidi, tannini, e oli essenziali, che possono avere proprietà terapeutiche specifiche.
Non tutti, però, concordano sull’efficacia di tali sostanze a fine medico: oggi, perlopiù, si tende ad utilizzarli come coadiuvante di altre terapie farmacologiche o in funzione preventiva.
Sebbene gli studi scientifici stiano dando risultati confortanti, molto c’è ancora da scoprire.
I principi attivi delle piante medicinali
Alla base della fitoterapia vi sono i principi attivi, composti chimici naturali presenti nelle piante, responsabili delle loro proprietà terapeutiche. Questi principi attivi variano notevolmente da pianta a pianta e possono avere effetti molto diversi sull’organismo umano.
Alcaloidi
Gli alcaloidi sono composti organici che contengono azoto e sono spesso alcalini. Hanno una vasta gamma di effetti fisiologici sugli esseri umani. Un esempio classico è la morfina, un potente analgesico derivato dal papavero da oppio (Papaver somniferum). Altri alcaloidi includono la chinina, usata per trattare la malaria, e la caffeina, un noto stimolante. Studi recenti[1] hanno sondato l’efficacia di tali sostanze sul cancro al seno, una delle principali cause di mortalità in tutto in mondo. Sarebbe dimostrato come gli alcaloidi possono essere utili nella riduzione del volume del tumore, nel blocco della proliferazione e nell’apoptosi. Pertanto, la loro azione combinata assieme ad altri farmaci può essere molto interessante.
Flavonoidi
I flavonoidi sono una vasta classe di polifenoli noti per le loro proprietà antiossidanti. Presenti come composti comuni nella frutta e nella verdura, si trovano anche nelle erbe medicinali. Molto utilizzati nella medicina cinese, hanno la funzione di proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi e hanno anche effetti antinfiammatori e antitumorali. Un esempio prominente è la quercetina, presente in molti frutti e verdure, che ha dimostrato di ridurre l’infiammazione e migliorare la salute cardiovascolare.
Altri studi[2] hanno dimostrato come abbiano una funzione molto interessante nel contrasto dell’ipertensione. Tuttavia, le prove attuali non sono sufficiente per un utilizzo esclusivo nel trattamento di tale patologia, anche se ciò non esclude un trattamento combinato o preventivo.
Tannini
I tannini sono composti fenolici astringenti presenti in molte piante, come il tè e la corteccia di quercia. Sono noti per le loro proprietà antimicrobiche e antidiarroiche. I tannini possono aiutare a ridurre le infezioni e a rafforzare le mucose del corpo, migliorando la resistenza alle infezioni.
Secondo gli studi condotti[3] negli ultimi 30 anni, avrebbero anche un’interessante azione anticancerogena, sebbene siano necessari ulteriori studi per valutare i reali effetti terapeutici.
Oli Essenziali
Gli oli essenziali sono miscele concentrate di composti volatili estratti da piante aromatiche. Questi oli possono avere molte proprietà benefiche, tra cui antibatteriche, antivirali, antifungine e antinfiammatorie. Per esempio, l’olio di tea tree (Melaleuca alternifolia) è ampiamente utilizzato per le sue potenti proprietà antimicrobiche, mentre l’olio di lavanda (Lavandula angustifolia) è noto per i suoi effetti calmanti e sedativi.
Glicosidi
I glicosidi sono una classe di composti naturalmente presenti in molte piante medicinali, caratterizzati dalla presenza di una molecola di zucchero legata a un’altra molecola attiva. Questo legame conferisce ai glicosidi particolari proprietà biochimiche che possono avere numerosi effetti benefici sulla salute.
Recenti ricerche[4] hanno messo in luce l’importanza dei glicosidi fenolici, una sottoclasse di glicosidi che include anche i glicosidi flavonoidi. Questi composti, noti per la loro alta polarità e la presenza di gruppi fenolici, contribuiscono a una forte attività antiossidante. Gli antiossidanti sono fondamentali nel contrasto allo stress ossidativo e nella prevenzione di danni cellulari, riducendo potenzialmente il rischio di molte malattie croniche.
Terpeni
I terpeni sono classe di composti organici che vengono prodotti da numerose piante, tra cui molte conifere. Sono particolarmente abbondanti negli oli essenziali, che conferiscono a piante come il pino e l’abete il loro caratteristico aroma. I terpeni hanno un’importante funzione nella fisiologia vegetale, in quanto rappresentano un meccanismo di difesa contro predatori e patogeni e sono anche fondamentali per l’attrazione di impollinatori.
Dal punto di vista terapeutico, hanno una serie di effetti benefici per la salute umana. I loro effetti antinfiammatori possono aiutare a ridurre l’infiammazione e alleviare condizioni croniche come l’artrite. Inoltre, sarebbe dimostrato come molti terpeni abbiano proprietà antitumorali, come l’inibizione della crescita cellulare e l’induzione della morte cellulare programmata (apoptosi). Alcuni terpeni hanno anche effetti analgesici, che possono aiutare a ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita di chi soffre di dolore cronico.
[1] https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0753332222011490
[2] https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S104366182100503X
[3] https://bpspubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/bph.16224
[4] https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/ptr.7042