Osteoartrosi: gli esercizi per mantenere la mobilità
L’artrosi, o più propriamente l’osteoartrosi, è una patologia degenerativa che provoca dolori e deformità e ostacola il normale funzionamento delle articolazioni.
Colpisce un numero molto elevato di persone: addirittura, negli anziani si stima che interessi una persona su due.
Inoltre, si tratta di una patologia che con il passare del tempo tende a peggiorare, cronicizzando e provocando seri danni a tutta l’articolazione, a partire dalla degenerazione dei tessuti che compongono la cartilagine.
Tuttavia, a differenza di ciò che si pensa, chi è colpito da questa patologia dovrebbe contrastare la tendenza a rimanere inattivo. Infatti, sebbene la mobilità sia compromessa dall’osteoartrosi, numerosi studi scientifici dimostrano che il movimento aiuta a migliorare non solo le condizioni di salute generale, ma a contrastare l’avanzata della patologia degenerativa.
Che cos’è l’osteoartrosi
I primi studi che sono stati fatti sull’osteoartrosi si concentravano sulle cartilagini, in quanto tale malattia veniva considerata come isolata e legata, appunto, alla sola cartilagine.
Per quanto la degenerazione della cartilagine sia un effetto molto importante di questa malattia, oggi si considera la patologia sistemica e vengono studiati gli effetti su tutta quanta l’articolazione. Infatti, l’osteoartrosi può provocare una serie di disturbi che provocano la degenerazione strutturale di tutta l’articolazione sinoviale. A ciò possono accompagnarsi l’alterazione dell’osso subcondrale e la degenerazione meniscale, oltre alla formazione dei cosiddetti osteofiti, ovvero degli speroni ossei che alterano il naturale funzionamento dell’articolazione.
Queste condizioni, che possono presentarsi tutte assieme o in alternativa, possono causare dolore e disabilità, ma non sono esclusi casi in cui i cambiamenti provocati dall’artrosi siano silenti e solo dopo un certo periodo di tempo ci si accorga dei disturbi.
L’osteoartrosi, di solito, ha un’insorgenza intorno ai 40-50, ma con l’avanzare dell’età sono sempre più numerose le persone affette da questa malattia, anche perché si tratta di una patologia degenerativa e nei primi anni in cui compare spesso non è ancora invalidante. L’artrosi può colpire qualsiasi articolazione sinoviale del corpo, ma è più comune nelle ginocchia, nelle anche e nelle mani. In queste articolazioni, si possono osservare attraverso le radiografie, e ad occhio nudo nelle fasi avanzate della malattia, la formazione degli osteofiti. A seguito di un esame approfondito, si possono notare anche il restringimento dello spazio articolare e la sclerosi subcondrale, che danno luogo alla difficoltà di articolare i movimenti, oltre che a dolori spesso anche molto intensi.
Artrosi: esercizi come metodo di contrasto all’immobilità
Spesso si ha una idea errata sul fatto che l’esercizio fisico possa danneggiare le articolazioni. In assenza di lesioni preesistenti, non ci sono prove di questa affermazione.
Per quanto riguarda, invece, le persone colpite da osteoartrosi e, in particolare, da degenerazione dei tessuti connettivi è interessante capire quali possono essere gli esercizi per l’artrosi e come vada gestita l’attività fisica in sicurezza.
Va detto che l’esercizio fisico è importante nella gestione conservativa dell’osteoartrosi. Infatti, fare attività fisica è importante per
- perdere peso;
- preservare la mobilità articolare;
- potenziare la forza muscolare;
- migliorare la capacità di compiere determinati movimenti;
- ridurre i sintomi.
Tuttavia, per le persone che soffrono di osteoartrosi ci sono alcuni tipi di esercizi per l’artrosi più consigliabili rispetto ad altri.
Gli esercizi per artrosi: quali sono consigliati
In linea generale, l’esercizio fisico per chi soffre di artrosi è consigliato, a meno di specifiche esclusioni indicate dal medico, sebbene siano da prediligere attività a basso impatto, come camminare, andare in bicicletta, nuotare e fare esercizi in acqua.
Prima di sottoporsi a qualsiasi attività fisica, in particolare la ginnastica per artrosi, è comunque consigliabile concordare un programma specifico di allenamento con il proprio medico curante, che potrebbe prescrivere esami ulteriori per valutare correttamente le condizioni generali del paziente.
- Gli esercizi in acqua sono generalmente preferibili rispetto a quelli a terra, in quanto in acqua l’assenza di forza di gravità riduce il carico di compressione sulle articolazioni. Ciò vale, in particolare, per chi soffre di artrosi al ginocchio.
- Allo stesso modo, per le artrosi che colpiscono gli arti inferiori, può essere una buona soluzione andare in bicicletta da seduti, in quanto le articolazioni vengono scaricate del peso del corpo.
- Esercizi specifici per il rafforzamento di alcuni gruppi muscolari possono aiutare l’articolazione e ridurre l’infiammazione delle borse sinoviali e della cartilagine. Per esempio, esercizi per il rafforzamento di gruppi muscolari come il quadricipite possono migliorare le condizioni e la mobilità del ginocchio colpito da artrosi. Lo stesso vale per i muscoli del braccio in caso di artrosi al gomito. In questi casi, tuttavia, si raccomanda di iniziare con esercizi isometrici, mentre solo in un secondo momento di passare a esercizi di resistenza isotonica.
- In linea di massima, si consiglia di programmare una serie di attività che tengano conto delle preferenze del paziente: è molto importante che esse siano portate avanti con costanza e che permettano un monitoraggio a lungo termine per evidenziare i miglioramenti.
- Alcuni esercizi da svolgere ad alta velocità, come la corsa, lo step e l’aerobica, possono provocare danni a una struttura articolare già lesionata, quindi sarebbero da evitare.