Anna Gasser: la prima donna a realizzare un triplo cork con lo Snowbord
Anna Gasser è una donna che è entrata nella storia realizzando qualcosa che fino ad oggi era consentito solo a Snowborder di sesso maschile.
Dunque, alla luce di questo grande traguardo, andiamo a conoscere da vicino questa atleta straordinaria e quali sono i segreti che le hanno permesso di raggiungere un risultato così importante.
Anna Gasser tra successo e ingresso nella storia
Anna Gasser nasce a Villach (Austria) nel 1991, è una snowboarder professionista che ha raggiunto già un grande traguardo vincendo l’oro nel big air a Pyeongchang 2018. Un successo non da poco per la campionessa austriaca, se non fosse una persona sempre alla ricerca di qualche obiettivo più elevato. Questa tenacia l’ha portata a compiere un’impresa che la pone di diritto nella storia dello snowbord.
La ragazza, infatti, si è resa protagonista di un triplo cork 1260. Il salto è riuscito sulle nevi di casa sua, ovvero preso il Prime Park Sessions sul Ghiacciaio dello Stubai, in Austria. Quello che ha dato molto risalto a questa impresa è il fatto che fino ad oggi tale numero fosse prerogativa esclusiva degli uomini, quindi Anna Gasser è diventata l’unica donna ad essere riuscita ad emulare gli snowborder dell’altro sesso. Una vittoria che diviene anche una soddisfazione personale, che ripaga la fatica sostenuta a combattere contro quelli che sono luoghi comuni in molti sport, secondo i quali vi sono dei risultati a cui possono arrivare solo gli atleti uomini.
Una delle cose che ha reso orgogliosa Anna Gasser, ma anche tutti gli addetti ai lavori e chi la segue nelle sue performance, è che in Austria è ormai una delle icone assolute nel mondo dello sport dopo l’elezione a migliore atleta femminile austriaca agli Austrian Sport Awards. “Sono davvero felice per questo riconoscimento” ha dichiarato Anna “specialmente per il fatto che prima d’ora nessun altro snowboarder era mai stato insignito di questo riconoscimento.”
Parla Anna Gasser
In una delle tante interviste che negli ultimi tempi la ragazza ha rilasciato, si racconta a 360 gradi, spiegando anche qual è il segreto del suo successo. Una delle cose che le ha permesso di arrivare sempre a traguardi più performanti è il fatto di essersi sempre allenata insieme ai maschi. “Girare in tavola insieme agli uomini” ha detto Anna “dà una spinta nel cercare di migliorarsi sempre, per cercare di stare ogni volta al passo con loro. Questo mi ha permesso di non accontentarmi del livello massimale basato sui parametri femminili, ma imparare a ragionare in maniera diversa e utilizzare lo snowbord come gli uomini, in modo così da poter andare oltre.”
Anna Gasser punta anche a smuovere l’universo dello snowbord femminile. “Mostrare alle ragazze che fare di più è possibile, eguagliando anche i risultati degli uomini, può essere qualcosa che dà una spinta positiva alla crescita della pratica dello snowbord professionistico tra le donne.” Anna ha comunque voluto fare una precisazione, ovvero che tentare di fare cose nuove mai sperimentate prima da altre donne può inizialmente spaventare. Però quando le si affronta bisogna saper sfruttare l’adrenalina che sale in maniera costruttiva, trasformandola in un vantaggio e non in una limitazione.
Anna Gasser e il maschilismo nello sport
Non si può negare che Anna Gasser oltre ad essere molto brava sia anche molto bella e questo non può che aver comunque suscitato una certa attenzione dei Media che esulasse dai risultati sportivi. Per questo motivo molti giornalisti hanno chiesto ad Anna Gasser come vivesse il fatto che molti dei riflettori puntati su di lei fossero più interessati all’aspetto estetico che sportivo. Lei non si è scomposta affatto anche perché, contrariamente a quanto mostra sulla tavola, Anna Gasser non è spigliata e aggressiva ma bensì timida e molto riservata.
“Per me conta solo lo Snowbord, quello che riguarda il mio aspetto fisico non mi interessa. Finché riuscirò ad essere in grado di salire sulla tavola e fare quello che faccio, il mio unico pensiero sarà questo.” Poi aggiunge “È normale che vi sia una grande attenzione dei Media al mondo dello sport, sia per i risultati positivi che per altri motivi. Ciò crea indubbiamente un po’ di pressione, ma è abbastanza normale, quando raggiungi certi livelli non puoi più nasconderti alle telecamere. Alla fine, finché questo non creerà fastidi a livello di concentrazione, non sarà un problema.”
Conclusioni
Purtroppo ancora oggi nel mondo dello sport impera il maschilismo, complice anche una società che non riesce a stare al passo con i tempi. È accaduto perfino pochi giorni fa, quando l’ex calciatore Fulvio Collovati ha detto che in merito alle tattiche di calcio “La donna non capisce come un uomo, non c’è niente da fare”. Battuta o non battuta, è comunque qualcosa che fa riflettere sull’ingiusto modo di vedere le donne che hanno molti uomini. I successi di Anna Gasser nell’aver eguagliato il risultato degli snowborder maschi, sono soddisfazioni che fungono da risposta a chi fa certi tipi d’illazioni. Non servono parole, servono molte più Anna Gasser.