Dieta paleo: benefici e consigli per iniziare

Tornare alle nostre origini e alimentarsi come i nostri antenati sono i principi alla base della dieta paleo. Teorizzata per la prima volta negli anni Trenta del secolo scorso da Weston Price e diffusa dal gastroenterologo Walter L. Voegtlin, con l’opera The Stone Age Diet, pubblicata nel 1975, solo negli anni Duemila ha iniziato ad avere popolarità, grazie alla diffusione su blog, social media e alle testimonianze di atleti, nutrizionisti e personaggi famosi.
Ancora oggi va molto di moda tra coloro che ambiscono a un’alimentazione sana, sebbene ci siano alcuni aspetti da valutare attentamente.
Cos’è la dieta paleo e come funziona?
La dieta paleo si basa su un principio semplice ma radicale: tornare alle origini dell’alimentazione umana. Il concetto si fonda sull’idea che il nostro corpo sia geneticamente predisposto a un tipo di nutrizione simile a quella seguita dai nostri antenati del Paleolitico, prima dell’introduzione dell’agricoltura. Questo significa eliminare cereali, latticini, zuccheri raffinati e cibi altamente processati, privilegiando invece carne, pesce, frutta, verdura, frutta secca e semi.
Il funzionamento della dieta paleo si basa su un consumo abbondante di proteine e grassi sani, con un apporto di carboidrati ridotto ma di qualità, provenienti esclusivamente da verdure e frutta. L’obiettivo è ottimizzare il metabolismo, migliorare la digestione ed eliminare le tossine accumulate da un’alimentazione industrializzata. Non si tratta di una semplice moda alimentare, ma di un vero e proprio stile di vita che promette benefici concreti per la salute.
Benefici della dieta paleo per la salute
Molti esperti sostengono che la dieta paleo apporti numerosi benefici all’organismo. Uno dei vantaggi più apprezzati riguarda la perdita di peso. Eliminando gli zuccheri raffinati e i cereali, il corpo impara a bruciare i grassi in modo più efficiente, favorendo un dimagrimento naturale e stabile nel tempo.
Dal punto di vista metabolico, questa dieta aiuta a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue, riducendo il rischio di diabete di tipo 2. Inoltre, la riduzione dell’infiammazione è un altro grande beneficio, grazie all’assenza di cibi processati e latticini che spesso causano intolleranze o problemi digestivi.
Anche la pelle può trarre vantaggio da questo regime alimentare. Molti seguaci della dieta paleo riferiscono una pelle più luminosa e priva di impurità, grazie all’eliminazione degli zuccheri e degli additivi artificiali. Infine, questo stile alimentare può migliorare la qualità del sonno e l’energia quotidiana, eliminando i picchi glicemici e favorendo un metabolismo più equilibrato.
Tuttavia, ci sarebbero alcuni importanti distinguo. Prima di tutto, secondo alcuni, non è possibile definire in modo univoco quale fosse la dieta degli uomini del paleolitico perché non esisteva un unico schema alimentare.
L’uomo del paleolitico si cibava di quel che trovava, pertanto, nelle aree tropicali era più frequente un’alimentazione ricca di frutta e verdura, mentre in altre aree, come quelle più settentrionali, la caccia e la pesca erano la base dell’alimentazione. Quello che però è certo è che allora la componente vegetale nella dieta era decisamente superiore a quella attuale: si calcola che semi, frutta e verdura rappresentassero una parte prevalente dell’alimentazione e che, invece, l’apporto di proteine animali fosse minoritaria.
Allevamento e agricoltura, all’epoca, non erano ancora praticati, pertanto il recupero degli alimenti richiedeva giornate intere per cacciare, per gli uomini, e per raccogliere vegetali, per le donne. Tutto ciò richiedeva un grande movimento fisico e un notevole dispendio di energie.
Quello che alcuni contestano della dieta paleo, almeno per come viene praticata oggi, è proprio il fatto di essere troppo ricca di proteine, sia rispetto a ciò che avveniva nel periodo a cui ci si ispira sia in relazione al dispendio di energie attuali.
Alimenti consentiti e vietati nella dieta paleo
Quali sono, dunque, gli alimenti consigliati e quelli esclusi? Tra quelli ammessi troviamo carne magra, pesce, uova, frutta, verdura, noci e semi. Sono particolarmente apprezzati alimenti come il salmone, le carni biologiche, le verdure a foglia verde e l’olio extravergine di oliva.
Al contrario, sono vietati tutti gli alimenti che richiedono una lavorazione di qualsiasi tipo, che nell’epoca paleolitica ancora non era praticata. Pertanto, pane, pasta, riso, latticini e legumi sono esclusi, oltre che qualsiasi prodotto industriale o altamente processato. Anche gli zuccheri raffinati sono banditi, così come gli oli vegetali raffinati e gli alcolici.
Oltre che la scelta del tipo di alimento, anche la qualità è fondamentale: alimenti biologici e di stagione sono da prediligere, anche perché permettono di massimizzare i benefici e di ridurre l’assunzione di sostanze nocive come pesticidi e conservanti artificiali.
Dieta paleo e dieta ancestrale: che differenze ci sono?
Per certi versi la dieta paleo può ricordare la dieta ancestrale.
Queste due tipologie di dieta condividono l’idea di un ritorno alle origini, ma differiscono in modo significativo nella loro applicazione e nei principi su cui si basano.
La dieta ancestrale si basa sull’idea che ogni popolazione umana si sia evoluta in un contesto ambientale specifico e abbia sviluppato la capacità di digerire e assimilare diversi tipi di alimenti. Questo significa che, a differenza della dieta paleo, la dieta ancestrale non esclude a priori cereali, latticini o legumi, ma ne valuta l’impatto sulla salute in base alla qualità, alla lavorazione e alla tolleranza individuale.
La principale differenza tra queste due filosofie risiede quindi nella loro rigidità: la dieta paleo ha regole nette, riferite ad un periodo preistorico in cui non c’era alcun tipo di lavorazione, mentre la dieta ancestrale tiene conto dell’evoluzione culturale e delle differenze individuali, consentendo una maggiore varietà di alimenti purché siano di alta qualità e minimamente processati. Se la dieta paleo corrisponde alla dieta dell’uomo primitivo, la dieta ancestrale potrebbe essere quella dei nostri bisnonni.
Dieta paleo e sport: è adatta agli atleti?
Molti atleti si chiedono se la dieta paleo sia compatibile con un’intensa attività fisica. La risposta dipende dal tipo di sport praticato e dall’adattamento personale. Questa dieta è ricca di proteine e grassi sani, fondamentali per la costruzione muscolare e il recupero. Tuttavia, per sport di endurance o attività ad alta intensità, potrebbe essere necessario integrare con carboidrati naturali come patate dolci e frutta.
Alcuni sportivi notano un miglioramento nella resistenza e nella definizione muscolare, grazie all’eliminazione dei cibi infiammatori. Tuttavia, è importante ascoltare il proprio corpo e, se necessario, personalizzare il regime alimentare in base alle esigenze energetiche.
Inoltre, prima di scegliere questa dieta è opportuno fare riferimento al proprio preparatore atletico o nutrizionista.