Debolezza muscolare: quali sono le cause?
La debolezza muscolare è un disturbo che non solo può nascondere cause diverse ma che può anche indicare condizioni differenti.
Se da una parte con debolezza muscolare si fa riferimento a una vera e propria miastenia, ovvero la condizione in base alla quale la muscolatura non riesce a contrarsi nella maniera corretta, dall’altra parte può indicare una generica sensazione di affaticamento e di difficoltà a compiere determinati movimenti. In questo secondo caso, la condizione potrebbe essere generata più da una stanchezza cronica che da una reale problematica muscolare.
Perché si verifica la debolezza muscolare? Le cause neuromuscolari
Quando parliamo di debolezza muscolare, una delle aree che potrebbe essere maggiormente interessata dal disturbo è il sistema neuromuscolare, che si occupa della comunicazione tra nervi e muscoli.
In tal caso, si verifica una disfunzione a causa della quale i segnali inviati dal cervello ai muscoli attraverso i nervi non si traducono in contrazioni muscolari efficaci.
Ciò può avvenire a causa di disturbi autoimmuni, come la miastenia gravis, una malattia in cui il sistema immunitario, che di solito protegge il corpo dalle infezioni, attacca erroneamente le giunzioni neuromuscolari. In questi casi, gli anticorpi bloccano, alterano o distruggono i recettori dell’acetilcolina, un neurotrasmettitore essenziale per la contrazione muscolare, impedendo così al muscolo di contrarsi correttamente.
Un’altra causa potrebbe essere è la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Si tratta di una malattia neurodegenerativa che colpisce, sia nel cervello sia nella colonna vertebrale, i neuroni motori, ovvero quelle cellule nervose che hanno il compito di inviare il segnale che permette il controllo muscolare. Man mano che i neuroni motori degenerano, la loro capacità di inviare impulsi ai muscoli diminuisce, risultando in una progressiva debolezza muscolare.
Allo stesso modo, i danni ai nervi causati da trauma, esposizione a tossine o malattie croniche come il diabete possono ridurre la capacità dei nervi di trasmettere segnali ai muscoli, contribuendo ulteriormente alla debolezza.
Cause metaboliche e nutrizionali della debolezza muscolare
Oltre alle cause neuromuscolari, vi sono anche problematiche metaboliche che possono generare debolezza muscolare. I nostri muscoli necessitano di una varietà di nutrienti e qualsiasi carenza può avere un impatto diretto sulla loro capacità di contrarsi e sostenerci nelle attività quotidiane.
Uno degli aspetti fondamentali è l’apporto energetico. I muscoli necessitano di carboidrati, proteine e grassi per produrre energia, pertanto, una dieta povera di questi nutrienti può portare a una riduzione della forza muscolare. La carenza di carboidrati, per esempio, limita la produzione di glicogeno, una fonte di energia indispensabile per i muscoli, tanto più se si considera che ben i due terzi di questa sostanza viene immagazzinata proprio nei muscoli.
Anche le carenze di altri nutrienti possono portare a debolezza muscolare: il magnesio e il potassio sono importanti per la trasmissione degli impulsi nervosi e per la contrazione muscolare. Non a caso, quando si è in deficit di queste sostanze, si possono verificare crampi, spasmi e si può provare una generale sensazione di debolezza.
Inoltre, alcune condizioni metaboliche possono influenzare direttamente la funzionalità muscolare. L’ipotiroidismo, per esempio, può ridurre la produzione di ormoni tiroidei, vitali per il metabolismo e l’energia, mentre l’ipoglicemia, ovvero bassi livelli di zucchero nel sangue, può causare debolezza muscolare, in quanto i muscoli non ricevono abbastanza glucosio per generare sufficiente energia.
Altre cause della debolezza muscolare: le patologie croniche
Tra le cause meno immediatamente evidenti ma profondamente significative della debolezza muscolare vi sono varie condizioni mediche croniche, le quali, per loro natura prolungata e spesso sistemica, possono incidere notevolmente sul tono e sulla funzionalità muscolare. La sclerosi multipla, ad esempio, è una malattia del sistema nervoso centrale che può anche portare a un’apparente debolezza muscolare, manifestandosi in una difficoltà crescente nei movimenti e nella coordinazione muscolare.
Le malattie cardiovascolari, sebbene prima di tutto abbiano conseguenza sull’apparato cardiovascolare, hanno implicazioni significative per la muscolatura. Una circolazione sanguigna compromessa riduce l’efficacia con cui l’ossigeno e i nutrienti essenziali sono distribuiti ai muscoli: pertanto, ci si affatica più facilmente e si può avere una perdita di forza muscolare. Ciò può limitare la capacità di svolgere attività quotidiane e aumentare il rischio di cadute, specialmente negli anziani.
Anche le malattie endocrine, come il diabete e la sindrome di Cushing, alterano il metabolismo in modo tale da debilitare la muscolatura. Nel caso del diabete, l’instabilità nei livelli di glucosio può privare i muscoli dell’energia necessaria per sostenere un’attività normale, mentre gli squilibri ormonali della sindrome di Cushing possono portare a una perdita muscolare sostanziale, ulteriormente aggravando la situazione di chi ne soffre.
Queste condizioni, unite al dolore cronico e alla fatica che spesso comportano, possono creare un circolo vizioso di inattività, aggravando ulteriormente la debolezza muscolare. Il trattamento di queste malattie croniche richiede quindi molta attenzione al fine di gestire i sintomi principali, ma anche di mantenere o migliorare la salute muscolare.
Dolore e debolezza muscolare indotti da farmaci
Alcuni farmaci possono provocare dolore e debolezza muscolare: è il caso, per esempio, delle statine, farmaci comunemente prescritti per ridurre il colesterolo e prevenire malattie cardiovascolari. Le statine possono provocare effetti collaterali muscolari, noti come miopatie da statine, che vanno dalla semplice mialgia (dolore muscolare) alla più grave rabdomiolisi, una condizione rara ma potenzialmente pericolosa che comporta la distruzione del tessuto muscolare. I sintomi possono includere dolore, debolezza, crampi e stanchezza muscolare: in tali casi è bene informare il proprio medico per valutare la necessità di sospendere o aggiustare la terapia.
Oltre alle statine, vi sono altri farmaci che possono influire sul dolore e sulla debolezza muscolare, in particolare i corticosteroidi utilizzati per patologie autoimmuni, alcuni farmaci retrovirali, usati per la terapia dell’HIV, alcuni antibiotici come il fluorchinolone e alcuni chemioterapici. Prima di somministrarli, deve essere sempre valutato il rapporto tra i benefici e le controindicazioni e, una volta assunti, vanno monitorati gli effetti collaterali.
Come gli stili di vita influenzano il tono muscolare
Oltre alle patologie, vi sono fattori spesso trascurati che possono influire sulla debolezza muscolare. Gli stili di vita e il benessere psicologico, spesso correlati tra loro, possono avere un’influenza sia negativa sia positiva.
La mancanza di attività fisica, l’esposizione a tossine ambientali come inquinanti o metalli pesanti, l’abuso di sostanze come l’alcool, il fumo e una dieta scorretta sono tutti elementi che incidono sulla salute muscolare.
Viceversa, evitare comportamenti a rischio e fare attività fisica può aiutare a contrastare la debolezza anche quando essa è generata da una patologia.
Inoltre, lo stress cronico e i disturbi psicologici come la depressione e l’ansia possono manifestarsi non solo a livello emotivo ma anche fisico, causando una sensazione di affaticamento muscolare che potrebbe essere scambiata per debolezza muscolare.