I segreti della longevità: le abitudini delle popolazioni più longeve al mondo
Vivere a lungo è un desiderio di molte persone, a condizione di avere una buona salute. La vita media, non è un segreto, si è allungata notevolmente negli ultimi decenni, grazie a stili di vita più sani e agli enormi progressi della medicina.
Secondo l’Istat[1], infatti, la speranza di vita alla nascita nel 2022 veniva stimata per le donne in 84,8 anni e per gli uomini in 80,5 anni. Si tratta di un notevole incremento, soprattutto che si considera che nel 1992 era stimata in 80,5 anni per le donne e 73,9 anni per gli uomini.
Al di là delle medie e delle condizioni di normalità, ci sono aree del mondo, definite “zone blu” caratterizzate dal fatto di avere una concentrazione di centenari particolarmente elevata.
Ciò ha portato gli studiosi a identificare tali zone e a studiare le motivazioni che potrebbero essere alla base di tale longevità.
Quali sono le “zone blu”
Il termine “zone blu” o “blues zones” è stato coniato dal giornalista Dan Buettner che ha lavorato a lungo sulla ricerca dei luoghi del mondo in cui ci sarebbe una maggiore concentrazione di persone particolarmente longeve.
La zona blu dell’isola di Ikaria (Grecia)
L’isola greca di Ikaria, situata nell’Egeo nordorientale, è uno dei luoghi del pianeta dove le persone vivono più a lungo. Questa piccola isola, segnata da una storia turbolenta, a causa delle ripetute invasioni di Persiani, Romani e Turchi, e caratterizzata da un territorio accidentato, ha sviluppato una cultura ricca di tradizioni e valori familiari, che, secondo gli studiosi, avrebbe contribuito notevolmente alla longevità dei suoi abitanti.
La zona blu di Loma Linda (California)
Nel sud della California, la chiesa avventista del settimo giorno ha messo radici negli anni ’40 del diciannovesimo secolo. Cresciuta considerevolmente nel corso del ventesimo secolo, la comunità di Loma Linda, che conta circa 430 membri, ha fatto della salute un pilastro fondamentale della propria dottrina religiosa.
Attualmente, circa 9.000 avventisti vivono nella zona di Loma Linda: questi individui superano l’aspettativa di vita media nazionale di quasi un decennio, un risultato attribuibile principalmente al loro regime alimentare vegetariano e alla costante attività fisica. In aggiunta, la loro dottrina proibisce il fumo e l’assunzione di alcolici, elementi che contribuiscono ulteriormente alla loro notevole longevità.
La Barbagia di Seulo in Sardegna
Nell’area della Barbagia di Seulo è stata identificata da un gruppo di ricercatori[2] una anomalia genetica degli abitanti locali, il marcatore genetico M26, che sarebbe associato a una notevole longevità. L’isolamento geografico di questa parte della Sardegna ha favorito la conservazione quasi intatta del patrimonio genetico dei suoi residenti.
Ma la particolarità genetica non sarebbe l’unico motivo della longevità dei sardi: questi abitanti conservano uno stile di vita tradizionale e benefico per la salute. I residenti di questa zona sarda praticano ancora la caccia, la pesca e la raccolta diretta del proprio cibo. Rimangono in stretto contatto con amici e familiari durante tutta la loro esistenza, seguono una dieta mediterranea e consumano moderatamente il Cannonau, un vino con due o tre volte il livello di flavonoidi, antiossidanti che hanno la capacità di ripulire le arterie.
L’isola di Okinawa in Giappone
Le isole di Okinawa, nel sud del Giappone, sono famose per la straordinaria longevità dei loro abitanti.
Questa eccezionale aspettativa di vita è attribuibile sia alla minore incidenza di malattie come il cancro, le patologie cardiache e la demenza, sia alla dieta locale, ricca di prodotti a base di soia come il tofu e la zuppa di miso, che apportano benefici per la salute del cuore e per la prevenzione del cancro al seno.
Oltre al tipo di dieta degli abitanti dell’isola, al benessere e alla longevità contribuiscono anche il forte senso di comunità e la capacità di avere delle motivazioni.
Gli abitanti di Okinawa, infatti, coltivano una rete sociale robusta, nota come moai, un gruppo di amici che dura per l’intera vita, offrendo supporto reciproco fino all’età avanzata. Hanno inoltre un senso di scopo ben definito, un elemento noto in giapponese come ikigai, che contribuisce significativamente a una vita lunga e soddisfacente.
La penisola di Nicoya in Costa Rica
La penisola di Nicoya, situata nel Guacanaste, in Costa Rica, non è famosa solo per le sue spiagge da surf, ma anche per un invidiabile tasso di longevità.
I residenti di Nicoya adottano il concetto di plan de vida, o ragione di vita, che incoraggia un atteggiamento positivo e attivo tra gli anziani. Inoltre, gli anziani vivono spesso insieme a figli e nipoti, fornendo e ricevendo sostegno, creando comunità molto forti.
Tra le pratiche salutari adottate a Nicoya vi è il consumo di acqua dura, ricca di calcio, che contribuisce a ridurre le malattie cardiache e a rafforzare le ossa. La dieta quotidiana è caratterizzata da pasti leggeri e da alimenti tradizionali come zucca, mais e fagioli.
I 9 motivi per cui nelle zone blu le persone diventano centenarie
Analizzando le caratteristiche peculiari degli abitanti di queste cinque aree del mondo, gli studiosi hanno identificato delle analogie, che hanno permesso di evidenziare nove consigli per vivere meglio e più a lungo.
- Attività fisica naturale: nelle zone blu, l’esercizio fisico non è un’attività pianificata, ma una parte integrante della vita quotidiana, come il lavoro in giardino o le faccende domestiche.
- Scopo di esistere: gli individui nelle zone blu possiedono un forte senso di scopo, simile all‘ikigai in Giappone o al plan de vida in America Centrale, che dà significato alla loro giornata.
- Gestione dello stress: le routine per alleviare lo stress, come preghiere, meditazione o riposo pomeridiano, sono pratiche comuni tra i residenti delle zone blu.
- Moderazione nell’alimentazione: la pratica smettere di mangiare quando ci si sente pieni al massimo all’80% contribuisce a mantenere un peso salutare.
- Precedenza ai cibi vegetali: una dieta centrata su alimenti vegetali, in particolare legumi, con un consumo limitato di carne, è essenziale per migliorare la salute e allungare la vita media.
- Consumo moderato di alcol: l’assunzione di alcol, in particolare di vino, in quantità contenute è una pratica comune nelle zone blu, fatta eccezione per gli avventisti.
- Appartenenza spirituale o religiosa: la maggior parte dei centenari appartiene a comunità religiose, elemento che incrementa l’aspettativa di vita.
- Priorità alla famiglia: valorizzare i legami familiari, mantenere gli anziani in prossimità e nutrire relazioni di coppia stabili sono aspetti chiave per la longevità.
- Rete sociale sana: essere parte di gruppi sociali che promuovono comportamenti salutari, come i moai di Okinawa, è un altro elemento importante per salute e incremento della vita media.
Fonte: bluezones.com