L’infiammazione come meccanismo di difesa dell’organismo
L’infiammazione è una condizione che si può verificare nel nostro corpo quando sono presenti determinate condizioni.
L’infiammazione, o risposta infiammatoria, è un meccanismo che si instaura nel momento in cui l’organismo subisce un attacco esterno, che può essere provocato da una serie di fattori, tra cui batteri, virus, parassiti, funghi, etc.
Di conseguenza, a differenza di quello che spesso si pensa, l’instaurarsi di una infiammazione non è un evento negativo, semmai un semplice meccanismo di difesa, fondamentale per proteggere l’organismo.
Sono semmai le conseguenze dell’infiammazione a provocare sintomi più o meno gravi e, a seconda dei casi, possono richiedere dei trattamenti.
Come avviene il processo infiammatorio
La reazione infiammatoria fa parte del meccanismo di difesa del corpo e svolge un ruolo molto importante nel processo di guarigione.
Nel momento in cui l’organismo entra in contatto con degli elementi esterni che ritiene dannosi per l’organismo stesso, attiva un meccanismo biologico che tenta di contrastare la minaccia.
Gli attacchi possono essere di tipo diverso: il corpo estraneo può essere rappresentato da un elemento fisico, come per esempio una spina, oppure da una sostanza irritante, come quando si entra in contatto con disinfettanti o allergeni, o, ancora, con un patogeno.
Tutti questi elementi, sebbene di natura diversa, possono innescare una risposta del sistema immunitario, dando origine all’infiammazione.
Nel caso, per esempio, delle allergie, spesso il corpo percepisce erroneamente il corpo estraneo come dannoso, pertanto, attiva una risposta eccessiva.
Lo stesso avviene nel caso delle malattie autoimmuni, come nel caso del diabete 1.
In realtà, secondo gli esperti, ciò potrebbe essere alla base di molte malattie infiammatorie croniche. Infatti, spesso le persone colpite da queste patologie riportano livelli di marcatori infiammatori più elevati rispetto alla norma.
Infiammazione acuta e infiammazione cronica: le differenze
La risposta infiammatoria, per quanto possa presentarsi con sintomi e condizioni generali simili, in realtà può essere in forma diversa a seconda di ciò che l’ha prodotta.
In particolare, si distinguono la forma acuta e la forma cronica.
Infiammazione acuta
La forma acuta si presenta quando la risposta infiammatoria si verifica in seguito ad un attacco improvviso, per esempio quando è in corso un’infezione batterica o fungina.
Di solito, compare in seguito a un evento scatenante abbastanza facilmente identificabile e i sintomi dell’infiammazione perdurano per alcuni giorni. Quando la loro durata è superiore, dalle 2 alle 6 settimane, si parla di infezione subacuta.
I sintomi dell’infiammazione acuta sono: gonfiore, rossore, perdita della funzione, dolore e calore. Tuttavia, non è detto che ciò avvenga sempre nello stesso modo: esistono dei casi di infiammazione definita “silente” nei quali i sintomi sono meno specifici, come senso di spossatezza, febbre, stanchezza, etc.
In genere le cause dell’infiammazione acuta possono essere:
- traumi o infortuni che provocano una lesione o una ferita;
- infezioni;
- contatto con una sostanza che crea irritazione. In questo caso, può esserci esposizione ad allergeni, come pollini e polvere, ma anche punture di insetto.
Infiammazione cronica
L’infiammazione cronica, a differenza di quella acuta, non sorge all’improvviso e non ha una durata definita, tanto che può proseguire anche per anni.
Di solito, questo tipo di flogosi ha un legame con patologie croniche, come il diabete, le malattie cardiovascolari, l’artrite reumatoide, l’osteoartrosi, psoriasi, etc.
In questo caso i sintomi potrebbero essere simili a quelli dell’infiammazione acuta oppure avere una dinamica diversa, anche in relazione con la malattia che la genera. Spesso, tuttavia, includono stanchezza e dolore.
Come si verifica l’infiammazione
Il processo infiammatorio può realizzarsi con modalità diverse a seconda della causa che l’ha provocato e della gravita dell’infiammazione stessa.
In genere, nel momento in cui il sistema immunitario si accorge dell’attacco, innesca una serie di reazioni automatiche.
- Vengono rilasciati neutrofili, globuli bianchi o leucociti, che vengono inviati verso l’area colpita dall’infiammazione allo scopo di combattere i patogeni.
- Si innesca una vasodilatazione, che è l’azione responsabile del calore e del rossore della parte coinvolta. Allo stesso modo, aumenta la concentrazione di proteine plasmatiche nei tessuti, provocando l’aumento dei liquidi e il conseguente gonfiore.
- Lo scopo della vasodilatazione è quello di consentire ai leucociti e alle proteine plasmatiche di raggiungere più facilmente l’area colpita interessata.
I segni dell’infiammazione possono essere immediati, come per esempio nel caso di un’infiammazione dovuta a un trauma, ma possono comparire anche più lentamente, nel giro di qualche ora o di qualche giorno. Ciò può essere dovuto sia alla causa che ha generato l’infiammazione sia la parte del corpo interessata sia la gravità dell’infiammazione.
Come trattare le infiammazioni
Proprio perché le cause dell’infiammazione sono numerose e di vario tipo, anche il trattamento non può essere univoco ma dipenderà dalla causa e dalla gravità.
Si possono verificare casi in cui l’infiammazione regredisce spontaneamente e non richiede un trattamento specifico mentre altri casi, molto più gravi, in cui il trattamento è indispensabile.
Se un’infezione, per esempio, entra nel sangue, può dare luogo a sepsi o setticemia, una sindrome che può interessare più organi compromettendone la funzionalità, fino a provocare, nei casi più gravi, la morte.
Anche le reazioni allergiche, in alcuni casi, se non trattate possono ostruire le vie respiratorie con conseguenze anche molto gravi.
In linea di massima, i trattamenti principali comprendono:
- Farmaci antinfiammatori non steroidei: non curano la causa ma bloccano l’enzima responsabile dell’infiammazione, riducendo dolore, gonfiore, febbre, etc.
- Corticosteroidi: sono farmaci da usare dietro prescrizione medica e vengono prescritti per infiammazioni acute o per infiammazioni croniche, come artrite reumatoide, epatite, osteoartrite, lupus eritematoso, dermatite, etc.
- Terapia fisica: La terapia fisica può aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare la flessibilità e la mobilità. Può includere massaggi, esercizi di stretching, esercizi di resistenza e terapia occupazionale.
- Rimedi naturali: alcuni rimedi naturali possono aiutare a ridurre l’infiammazione e alleviare i sintomi. Tra questi, l’assunzione di cibi come frutta e verdura, pesce, noci e semi; stili di vita sani; la riduzione di alcol e fumo; una corretta attività fisica.