Medicina Ayurvedica e Medicina Occidentale: quali differenze ci sono?
Da diversi anni a questa parte, abbiamo imparato ad approcciarci con medicine diverse dalla nostra medicina occidentale. Una di queste, che però ancora non è pienamente e correttamente conosciuta, è la Medicina Ayurvedica.
Ma cosa significa Ayurveda? È una parola composta che racchiude in sé un ricco e profondo significato: “La scienza della vita, La conoscenza della vita”: dal sanscrito Ayus che significa appunto “vita”, e Veda, che significa “conoscenza, scienza”.
Che cosa si intende per Medicina Ayurvedica
Non tutti sanno che non si tratta di una moda recente, ma che è l’Ayurveda è una medicina tradizionale millenaria che affronta la persona nella sua totalità, in rapporto a sé stesso, agli altri e al mondo.
L’Ayurveda insegna ed esprime diversi concetti che aiutano a vivere in salute: in particolare, uno di essi riguarda proprio la prevenzione e cura delle malattie attraverso un buon stile di vita.
I precetti legati a questo concetto sono:
- imparare a vivere seguendo i ritmi della natura;
- porre attenzione all’alimentazione;
- praticare yoga/meditazione;
- curare il nostro corpo con trattamenti specifici in base alla nostra costituzione.
L’ Ayurveda, infatti, vede l’uomo come un “piccolo mondo” all’interno e in relazione a ciò che viene definito “grande mondo”.
Il “grande mondo” rappresenta l’ambiente che ci circonda. Mantenere e ricercare continuamente l’equilibrio con l’ambiente di cui facciamo parte permette di conservare la salute e di ripristinarla dove è possibile.
Una frase da uno dei testi classici ayurvedici dice:
“L’Ayurveda descrive ciò che può essere una vita benefica e dannosa, felice e infelice, sfavorevole o favorevole, le misure della vita e la vita stessa.” (Charaka Samhita).
Tale precetto indica che vivere in salute significa non solo non avere la malattia, ma rispettare la propria costituzione, la propria individualità vivendo in equilibrio e al meglio la propria vita, in rispetto alla propria longevità.
Medicina Ayurvedica e medicina occidentale: quali sono le differenze?
La principale differenza tra la medicina occidentale e quella ayurvedica si basa sull’approccio che esse hanno nei confronti della malattia e della salute.
La medicina occidentale, infatti, si basa sul concetto di malattia, mentre la medicina ayurvedica si basa sul concetto di salute/prevenzione.
Chi opera tramite la medicina occidentale si concentra a osservare e ad analizzare ciò che è il sintomo e le svariate manifestazioni della malattia. Quindi, anche la cura si focalizza sull’eliminazione del sintomo.
La persona non viene vista in maniera unitaria, affrontando in modo olistico le caratteristiche e le problematiche di corpo, mente e ambiente in cui vive e si relaziona, ma viene analizzata in modo settoriale.
Nella medicina ayurvedica invece, il pensiero di relazione con il paziente si basa su una visione olistica della persona (dalla radice greca “holos” che significa “tutto intero”).
L’individuo viene osservato e valutato nella sua interezza ponendo attenzione e importanza alla correlazione tra mente, corpo e ambiente, e, soprattutto, non curando solo ed esclusivamente il sintomo ma andando a lavorare sulla causa.
In Ayurveda, inoltre, troviamo due concetti di salute: uno positivo e uno negativo.
- Quello positivo si esprime attraverso l’esistenza di una vita equilibrata e serena, ovvero essere “stabili nel proprio sé”: in questo caso, la salute è determinata dall’equilibrio di tutte le componenti della persona in relazione al luogo in cui vive e alla sua capacità di adattarsi all’ambiente in costante cambiamento.
- Quello negativo è rappresentato dall’assenza di malattia attraverso la prevenzione e la protezione dalle malattie.
Perché la medicina Ayurvedica si basa sul concetto di salute?
Se nella medicina Occidentale ci si sofferma sulla cura del sintomo della malattia, la medicina Ayurvedica si basa sulla prevenzione alla malattia.
La prevenzione alla malattia viene intesa come stile di vita, imparando ad ascoltare e a conoscere il proprio corpo e a lavorare sul proprio equilibrio, in relazione con l’ambiente che lo circonda.
La terapia ayurvedica, dunque, è del tutto personalizzata e non ha ricette già scritte: proprio l’osservazione della persona nel proprio ambiente aiuterà il medico ayurvedico a comprendere quali possano essere i metodi per aiutarlo.
Per esempio, anche la prevenzione e il rafforzamento del sistema immunitario rappresentano un aspetto particolarmente importante per questa medicina tradizionale. Attraverso l’uso di piante ayurvediche, per esempio, e scegliendo uno stile di vita salutare, la malattia può essere mantenuta a distanza.
Ma in tutto questo, tra differenze e similitudine, l’aspetto più importante e più interessante è rappresentato dal fatto che in questi ultimi anni c’è stato un avvicinamento tra le due medicine, anche grazie alla maggiore diffusione dell’Ayurveda nella cultura occidentale.
In entrambe le medicine, oggi, si tende a interpretare la salute come uno stato di totale equilibrio fisico, mentale e sociale vivendo così la propria esistenza in maniera completa e piena.
Tutte e due le medicine si rifanno alla definizione dell’OMS che intende la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia o infermità”.