Tutti i benefici dello stretching sulla salute
Lo stretching è una attività molto importante per la salute, ma che spesso viene vista come attività secondaria, propedeutica o complementare ad altri sport.
Fare stertching regolarmente porta a una serie di benefici per tutto l’organismo, i quali non sono solo relativi all’aumento della flessibilità muscolare, ma che hanno anche l’effetto di migliorare la postura e le condizioni della schiena e contrastare lo stress.
I 7 benefici dello stretching sulla salute e sul benessere: quali sono
Lo stretching è un tipo di attività fisica che comprende esercizi che hanno la funzione principale di allungare la muscolatura e di renderla più elastica. Per questo motivo spesso viene utilizzata sia in fase di riscaldamento prima di una sessione sportiva, sia dopo la sessione stessa.
Utilizzando queste tecniche, infatti, si possono prevenire gli infortuni e predisporre il proprio organismo alla performance sportiva. Inoltre, dopo la sessione sportiva, vengono utilizzate per ridurre i tempi di recupero e i dolori post allenamento.
Tuttavia, esistono anche altri benefici che vanno tenuti in considerazione e che possono spingere a fare questa attività anche nel momento in cui non sia necessaria come preparatoria a un altro sport.
1. Aumento della flessibilità
Senza dubbio il vantaggio maggiore portato dallo stretching riguarda la capacità di aumentare la flessibilità, utile per la salute in generale, ma non solo.
Avere una struttura muscolo-scheletrica flessibile e mobile consente di organizzare la meglio le proprie attività quotidiane e di svolgerle con maggiore facilità. Allo stesso tempo, aiuta a prevenire la degenerazione fisiologica che si realizza con l’età. Inoltre, contra la riduzione di mobilità che può derivare dall’invecchiamento. Proprio per questo motivo, gli esercizi di stretching possono essere consigliati anche per le persone anziane.
2. Miglioramento dell’articolazione dei movimenti
Grazie allo stretching, le articolazioni sarebbero in grado di compiere in modo più corretto e completo i movimenti, in modo tale da raggiungere una maggiore flessibilità e godere di una maggiore libertà di movimento.
Spesso ci sono opinioni controverse su quale sia la tipologia di stretching più efficace: lo stretching statico è quello più utilizzato e prevede l’utilizzo di posizioni fisse, grazie alle quali vengono allungati i muscoli. Lo stretching dinamico, invece, comprende anche slanci e rimbalzi che stimolano l’elasticità muscolare.
Ci sono studi[1] che hanno dimostrato come per aumentare la gamma dei movimenti siano efficaci entrambe le tipologie.
3. Miglioramento ed efficientamento dell’attività muscolare
Sebbene anche su questo punto vi siano opinioni contrastanti, ci sono studi[2] che dimostrano come lo stretching dinamico eseguito prima di una performance sportiva renda più efficace l’attività muscolare, con ricadute positive sulla performance.
Questo accade in quanto l’incremento di flessibilità muscolare a sua volta aumenta la forza, la potenza, lo sprint e la capacità di saltare.
4. Miglioramento della circolazione sanguigna
I vantaggi portati dallo stretching non sarebbero relativi solo all’attività muscolo-scheletrica, ma porterebbero vantaggi anche per la salute generale.
Secondo alcuni studi scientifici[3], lo stretching influirebbe sull’attività vascolare, migliorando la circolazione periferica.
A livello sportivo, questo può essere positivo in quanto l’aumento del flusso sanguigno nei muscoli consente di diminuire i tempi di recupero dopo l’attività sportiva e di ridurre i DOMS.
Ma c’è di più: infatti, questo effetto può essere positivo anche per i pazienti che hanno subito infarto del miocardio come attività di prevenzione secondaria.
5. Miglioramento della postura e contrasto al mal di schiena
È ormai noto come lo stretching abbia delle conseguenze positive sul rafforzamento dei gruppi muscolari, oltre che sull’allungamento delle fibre muscolari. La combinazione di questi fattori può portare a migliorare la postura, favorendo un corretto allineamento della struttura muscolo-scheletrica.
Ciò a sua volta si dimostra particolarmente utile per ridurre i dolori alla schiena e, in particolare, all’area lombare.
6. Miglioramento delle condizioni neuromuscolari patologiche
Esistono anche degli utilizzi specifici dello stretching per alcune patologie come la poliomielite e la sclerosi multipla. La facilitazione neuromuscolare propriocettiva (PNF) è un tipo di stretching che prevede l’allungamento profondo del muscolo e che è stato introdotto negli anni ’40 per trattare le patologie neuromuscolari.
L’allungamento completo di un muscolo fino al suo limite sollecita il riflesso miotatico inverso, un riflesso protettivo che rilassa il muscolo e aiuta a prevenire lesioni. Ciò sarebbe particolarmente utile per contrastare le conseguenze provocate sui muscoli da malattie come la sclerosi multipla.
7. Aumento del benessere generale
Lo stretching ha un effetto positivo sul rilassamento muscolare. Ciò permette di ridurre lo stress fisico e, di conseguenza, anche lo stress emotivo.
Talvolta, gli esercizi di stretching vengono abbinati a esercizi di mindfulness e di meditazione che aiutano a calmare la mente.
Inoltre, avere condizioni di salute generale migliori, grazie alla diminuzione dei dolori alla testa e alla schiena dovuti alla postura scorretta, contribuisce a migliorare il benessere generale.
Poiché si tratta di esercizi semplici e a basso impatto, possono essere praticati da tutti senza controindicazioni. Tuttavia, coloro che non hanno mai praticato questa attività o coloro che fossero reduci da infortuni muscolari dovrebbero chiedere consiglio al proprio medico o preparatore atletico, soprattutto nel caso in cui soffrissero di patologie particolari.
[1] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3273886/
[2] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29063454/
[3] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23676363/