Equilibrio psico-fisico e alimentazione: perché vanno di pari passo
Spesso si sente parlare di alimentazione corretta ed equilibrata, tuttavia, non a tutti è chiaro che cosa si intenda per equilibrio alimentare.
In linea di massima, una corretta alimentazione prevede che durante ogni pasto si assumano in modo equilibrato proteine, grassi e carboidrati, in modo tale da dare sufficiente nutrimento all’organismo, ma allo stesso tempo mantenendo il peso forma e, eventualmente, eliminando i chili in eccesso.
Nel corso del tempo ci sono state molte credenze relativamente alle diete, spesso fuorvianti, per esempio non è del tutto vero che i carboidrati facciano ingrassare, né che si debbano assumere molte proteine per costruire il muscolo. Se da una parte, in realtà, entrambe queste affermazioni contengono un fondo di verità, e però altrettanto vero che prese in assoluto possono essere pericolose per la salute.
Inoltre, va detto che trovare un equilibrio alimentare corretto è importante non soltanto per la salute fisica né per perdere peso, ma è fondamentale per ottenere anche un equilibrio psicofisico, in quanto il benessere complessivo dell’organismo va di pari passo con una corretta alimentazione.
Trovare il corretto equilibrio alimentare
Seguire le indicazioni corrette per una dieta non significa che lo stesso tipo di alimentazione va bene per tutti. Infatti, è molto importante che il cibo che si sceglie di mettere sulle proprie tavole sia in linea con le proprie esigenze nutrizionali e con il proprio stile di vita. Il rischio, altrimenti, è che si viva male il rapporto con il cibo o che si finisca per acquistare cibi non adatti alle proprie necessità.
Gli errori alimentari nutrizionali sono molto numerosi e secondo alcuni studi sarebbero tra i principali responsabili di sovrappeso e obesità, che a loro volta possono provocare gravi danni alla salute. Allo stesso tempo, però, gli errori nutrizionali possono provocare anche carenze di alcune vitamine, come la vitamina D.
Ad alcune latitudini la carenza di vitamina D è molto frequente a causa della mancanza di esposizione al sole, in quanto si assimila prevalentemente proprio grazie ai raggi solari. Dopo una certa età, specialmente per le donne, la carenza di questa vitamina deve essere monitorata, in quanto può causare gravi problematiche come, per esempio, l’osteoporosi.
Pertanto, è sempre bene tenere conto di tutti questi fattori quando si pensa alla propria alimentazione: non è sufficiente valutare l’aspetto estetico, ma vanno tenuti in considerazione tutti gli elementi che compongono la sfera nutrizionale.
A ciò si aggiunge anche la necessità di una soddisfazione psicologica. È noto che il cibo può rappresentare un’importante compensazione affettiva, che trasporta con sé tutta una serie di valori e significati. Non per nulla spesso i disordini alimentari hanno alla base una motivazione profonda, legata a un disagio psicologico. Tuttavia, talvolta, privarsi eccessivamente di certi cibi può contribuire a generare una sensazione negativa che si può riflettere su un umore e sul benessere generale.
I nutrienti per una dieta bilanciata
In una dieta bilanciata devono essere presenti tutte le sostanze di cui il nostro organismo ha necessità, sebbene non tutte le persone abbiano bisogno di alimentarsi con gli stessi nutrienti e con le stesse quantità: chi fa molta attività fisica, per esempio, brucia molte calorie e può avere necessità di un apporto calorico superiore rispetto a una persona che ha un ridotto dispendio di energia. Anche altri fattori, come l’età e il sesso, possono essere importanti nel valutare l’apporto calorico necessario e la qualità degli alimenti di cui nutrirsi.
Per tutti questi motivi quando si inizia una dieta, indipendentemente da quali siano le cause per cui la si fa, sarebbe sempre opportuno essere seguiti da un nutrizionista che sia in grado di valutare le reali necessità dell’individuo e bilanciare i vari nutrienti.
Le regole alimentari: la piramide alimentare
La piramide alimentare è uno schema che esemplifica come andrebbero distribuiti i vari alimenti durante i pasti. Nella parte bassa della piramide, ovvero quella più ampia, si trovano gli alimenti che possono essere consumati in maggiore quantità e più frequentemente. Man mano che si sale nella piramide, si trovano alimenti le cui porzioni devono essere sempre più ridotte. Alla base della piramide alimentare si trovano cibi che devono essere consumati tutti i giorni come cereali, pane, pasta, patate.
Nel secondo livello si trovano le verdure, nel terzo si trovano pesce, uova, latte, latticini e formaggi. nel penultimo livello si trovano la carne e gli affettati e nell’ultimo i dolci.
Questo schema, tenuto valido per molti anni, è stato sostituito di recente, nel 2011 dal modello My plate, che pare essere un modello più corretto proprio dal punto di vista nutrizionale. Si tratta di una guida secondo la quale in ogni pasto si dovrebbero trovare 4 sezioni di cui i cereali compongono il 30%, le verdure il 40%, la frutta il 10% e le proteine il 20%. Secondo questo schema in ogni pasto metà del piatto dovrebbe essere occupate da frutta e verdura e l’altra metà da proteine e cereali.
Oggi questo schema viene presentato anche nelle scuole per sensibilizzare i giovani verso una alimentazione corretta e ben bilanciata, soprattutto in un’epoca storica in cui il sovrappeso e l’obesità rappresentano un problema molto serio specialmente tra i giovani.
Come detto, tuttavia, ciò deve essere messo in relazione con il tipo di attività fisica che si svolge e con lo stile di vita che si segue, al fine di ottenere un sano equilibrio psico-fisico e alimentare e vivere una condizione di benessere generale.