Tendinite: quali sono gli sport in cui è più frequente
La tendinite, o tendinopatia, è un disturbo che colpisce i tendini, ovvero quella struttura connettiva che serve per collegare i muscoli e le ossa e permetterne il movimento.
Si tratta di un infortunio piuttosto frequente che può interessare diverse articolazioni: proprio perché è una struttura sottoposta a numerose sollecitazioni, non è raro che si instauri una infiammazione.
Oggi si tende a parlare più propriamente di tendinopatie e, a seconda del tipo di infortunio, del distretto interessato e della struttura coinvolta, si possono riconoscere diversi tipi di tendinopatie.
Inoltre, in alcune attività sportive le tendinopatie sono più frequenti e si localizzano tipicamente in una determinata articolazione.
Non è raro, infatti, sentire parlare di gomito del tennista, di gomito del golfista e del ginocchio del saltatore. Tutti questi sono casi di infiammazione dei tendini, ma possono colpire anche sportivi che praticano altri sport.
Tendinite quando si fa sport: perché si verifica
L’infiammazione del tendine si verifica più facilmente in quegli sport che sottopongono l’atleta a un movimento ripetuto molto frequentemente.
In questo caso, la ripetizione del movimento può provocare uno sfregamento del tendine sulle strutture ossee, con conseguenze infiammazione e, nei casi più gravi, con la lesione del legamento stesso. In altri casi possono verificarsi delle vibrazioni durante l’attività sportiva, le quali si riverberano sull’articolazione, provocandone l’infiammazione.
Gomito del tennista o epicondilite
Tra le tendinopatie di tipo sportivo è senza dubbio una delle più conosciute. Il suo nome corretto è epicondilite, in quanto si tratta dell’infiammazione del tendine dell’epicondilo laterale dell’omero che è la sporgenza ossea del gomito.
Come dice l’appellativo “gomito del tennista”, è una infiammazione che colpisce sovente le persone che giocano a tennis, in quanto questo sport implica un movimento continuo del braccio, che può dare luogo a un sovraccarico funzionale. Inoltre, secondo gli esperti, questo disturbo sarebbe favorito anche dall’utilizzo di racchette in carbonio: quando la tensione delle corde è molto elevata, vengono generate delle vibrazioni piuttosto importanti, che si scaricano sul gomito con effetti dannosi per i tendini.
Tuttavia, l’epicondilite può essere provocata anche da altre attività sportive e, in particolare, da alcune attività lavorative che richiedono l’uso del gomito e del polso, come le classiche attività a computer con mouse e tastiera. Se non si utilizzano postazioni di lavoro ergonomiche, vi è il rischio elevato di assumere posture inappropriate che pesano sull’articolazione e possono generare infiammazioni.
Gomito del golfista o epitrocleite
Patologia simile al gomito del tennista è il gomito del golfista. Anche in questo caso, il tendine subisce una infiammazione dovuta alla ripetizione prolungata del movimento che si esegue giocando a golf e delle vibrazioni che colpiscono l’articolazione stessa.
In questo caso, sebbene sia sempre il gomito ad essere colpito, l’infiammazione è localizzata nell’epitroclea, un distretto anatomico che si percepisce nella parte interna del gomito quando è piegato a 90°.
Così come avviene per il gomito del tennista, anche il gomito del golfista non colpisce esclusivamente le persone che giocano a golf, ma può presentarsi anche in attività lavorative, come quelle dei manovali o dei muratori. Questa parte del gomito è sottoposta al rischio di infiammazione quando si ripetono frequentemente movimenti come la flessione o la rotazione del gomito.
Periartrite della spalla
La periartrite della spalla è una infiammazione che colpisce per lo più la cuffia dei rotatori, ovvero il complesso di strutture articolari rappresentate dai quattro muscoli della spalla e dai tendini che li mettono in collegamento con la scapola.
Proprio perché si tratta di una articolazione molto delicata e complessa, è frequente che si verifichino traumi o infiammazioni, tanto più quando vi sono frequenti sollecitazioni.
Alcune attività sportive, specialmente quelle che richiedono l’uso continuo degli arti superiori, possono predisporre maggiormente a questo tipo di patologia. Tennis, basket, pallavolo, così come il sollevamento pesi, sono gli sport in cui è più facile incorrere in questo disturbo.
Ginocchio del saltatore o tendinopatia rotulea
Per quanto riguarda gli arti inferiori, il ginocchio del saltatore, o tendinopatia rotulea, è un’altra patologia legata allo sport.
Il ginocchio è una articolazione molto complessa, in cui si incontrano numerose strutture articolari che sostengono il peso dell’intero corpo. La tendinopatia rotulea coinvolge l’articolazione nel punto in cui il tendine collega la rotula con la tibia.
Quando si fa sport a livello agonistico oppure quando la struttura articolare è sottoposta a un eccessivo stress, magari anche in concomitanza con l’usura dovuta all’età, non è raro che si instauri un processo infiammatorio che provoca dolore e impedisce la corretta articolazione del movimento.
Il salto è una delle cause di questa infiammazione, che può avere origine sia per motivi traumatici, quando si verifica un evento come una caduta o quando ci si scontra con una forza esterna, oppure può avvenire in seguito a movimenti ripetuti che provocano microtraumi e lesioni croniche.
Negli sport in cui vi sono molti salti come basket, calcio, pallavolo, etc., oltre che negli sport come l’atletica, il ginocchio del saltatore può presentarsi più facilmente, soprattutto quando si corre su terreni accidentati o quando non si indossano le scarpe adatte.
Tendinite del runner
Tra le tendinopatie che colpiscono gli arti inferiori, si riconosce anche la cosiddetta tendinite del runner: a differenza del ginocchio del saltatore, è localizzata nel tendine tibiale posteriore, all’altezza della caviglia.
Anche in questo caso, si tratta di una infiammazione che si genera in seguito a un esercizio molto intenso e costante. Così come avviene per il ginocchio del saltatore, ci sono condizioni ambientali che possono favorirne l’insorgenza, come per esempio il fatto di correre su terreni sconnessi. Anche utilizzare scarpe non studiate appositamente per la corsa può aumentare il rischio di infiammazione.