Olimpiadi 2020: ecco gli stili di nuoto e i loro segreti
Le Olimpiadi 2020 di nuoto lasceranno nella memoria l’impresa di Federica Pellegrini, qualificatasi per la quinta volta alla finale nei 200 stile libero, appena prima del ritiro dalle competizioni. Ma il nuoto italiano può vantare le imprese anche di altri atleti che hanno portato la squadra azzurra a confezionare ben 6 medaglie.
I risultati della nostra squadra appaiono particolarmente soddisfacenti, tanto più se si considera che nel nuoto è stata l’edizione con il maggior numero di medaglie per l’Italia, spesso appena dietro a campioni e squadre inarrivabili, come gli Stati Uniti di Caeleb Dressel, che ha ottenuto un personale di 5 ori, 3 record olimpici e un record mondiale, confermandosi degno erede di Philips Phelps.
L’importanza dell’impresa italiana si concretizza anche nel desiderio di diffondere la passione verso questo sport, non sempre facile da seguire se non si è esperti. Si sa che in Italia ci si appassiona facilmente quando arrivano i risultati, per poi stancarsi presto quando qualcosa smette di funzionare.
Eppure, personaggi come Federica Pellegrini sono estremamente importanti per avvicinare i giovani al nuoto, sport salutare sotto molti punti di vista.
Capire quali sono gli stili di nuoto olimpici e quali sono le loro caratteristiche può essere utile per apprezzare al meglio una competizione ed appassionarsi ad essa.
Stili olimpici di nuoto: le discipline in gara
Gli stili di nuoto nei quali si gareggia alle Olimpiadi sono 5: stile libero, dorso, farfalla, rana e misto, che prevede un mix delle altre 4 discipline. Nello stile libero, sebbene non sia obbligatorio, usano tutti il crawl, che è considerato lo stile più veloce.
Nelle edizioni passate delle Olimpiadi vi erano 32 competizioni che includevano maschili, femminili, gare individuali e staffette; nell’edizione attuale sono state portate a 35 competizioni, aggiungendo 800 stile libero maschile, 1500 stile libero donna e staffetta 4×100 misti mista, che ha visto l’Italia ottenere un bellissimo 4° posto con Ceccon (dorso), Martinenghi (rana), Di Liddo (farfalla), Pellegrini (stile libero).
Le competizioni si svolgono su diverse distanze in questa Olimpiade sono state:
- Stile libero: 50 metri, 100 metri, 200 metri, 400 metri, 800 metri, 1500 metri, staffetta 4×100, staffetta 4×200;
- Dorso: 100 metri, 200 metri;
- Rana: 100 metri, 200 metri;
- Farfalla: 100 metri, 200 metri;
- Misti: 200 metri individuali, 400 metri individuali, staffetta 4×100; staffetta 4×100 mista.
L’importanza della tecnica e della cura dei particolari
Per apprezzare al meglio una competizione di nuoto è importante tenere in considerazione tutti gli aspetti e i particolari che girano attorno ad essa.
Fin dal tuffo ogni elemento tecnico può essere determinante: il ritmo della battuta di gambe, gli angoli disegnati con le bracciate, le virate, etc. sono particolari fondamentali per ottenere il risultato desiderato.
Ogni stile si caratterizza per i gesti che vengono compiuti dall’atleta e per una particolare tecnica di esecuzione del gesto atletico: lo stile libero è senza dubbio quello che garantisce la maggiore velocità, il dorso è quello in cui gli atleti scivolano sull’acqua sdraiati sulla schiena, la farfalla è quello più armonico, in cui il movimento simultaneo delle braccia e la gambata disegnano nell’acqua voli di farfalla, la rana è quello in cui le mani si muovono in avanti come se scavassero nell’acqua per ottenere la massima spinta e la miglior coordinazione.
Oltre la tecnica, riveste particolare attenzione anche la tattica: dosare lo sforzo, conservare le energie per lo sprint finale o accontentarsi di un piazzamento anziché ambire alla vittoria in fase eliminatoria possono essere strategie fondamentali alla fine della competizione.
Lo stile misto individuale prevede che l’atleta completi il percorso utilizzando tutti e quattro gli stili. L’ordine con cui devono essere eseguiti è: farfalla, dorso, rana e stile libero. Poiché è normale che alcuni atleti eccellano in alcuni stili e siano meno forti in altri, queste gare si presentano particolarmente divertenti perché possono esserci recuperi improvvisi nel passaggio da una disciplina all’altra. Proprio per questo, le gare miste risultano particolarmente emozionanti.
Per quanto riguarda, poi, le competizioni a squadre entrano in gioco altri elementi. Va tenuto conto che l’ordine degli stili, nella staffetta mista, è diverso da quello della competizione individuale, ovvero: dorso, rana, farfalla, stile libero. In questo caso, l’appeal della competizione è prodotto dal fatto che di solito viene scelto il nuotatore migliore in ciascuna disciplina e in una sola gara si possono incontrare tutti i migliori atleti.
Nell’edizione attuale l’inserimento della staffetta mista composta da due uomini e due donne ha creato un altro motivo di grande interesse, soprattutto laddove si sono sfidati atleti di genere diverso nello stesso tipo di bracciata.
Per quanto riguarda la staffetta, nello stile libero un altro elemento particolarmente importante in vista della vittoria è rappresentato dalla scelta dell’ordine di partenza dei componenti della squadra. Mentre, in generale, la perfetta sincronizzazione nel cambio può rappresentare una carta vincente.
Olimpiadi 2002 nuoto: le medaglie dell’Italia
L’ultima medaglia italiana è arrivata nell’ultima giornata di competizioni di nuoto, ovvero nella 4×100 mista maschile, che ha visto per la prima volta la nostra nazione aggiudicarsi un bellissimo bronzo, a testimonianza di una crescita in tutte le specialità. Un altro importante risultato è giunto sempre nella staffetta, questa volta la 4×100 stile libero maschile, dove è arrivato addirittura un argento.
Aveva aperto la serie di piazzamenti vincenti Nicolò Martinenghi, con un bronzo, questa volta nei 100 rana, mentre Burdisso, esordiente alle Olimpiadi, ha portato a casa un interessante argento nei 200 farfalla.
Argento anche per Paltrinieri gli 800 stile libero, che ha conquistato anche un quarto posto nei 1500. Un po’ di rammarico per i risultati di Paltrinieri che avrebbero potuto portare alla medaglia d’oro che manca all’Italia. Forse se l’atleta non fosse stato bloccato dalla mononucleosi sarebbe stata un’altra storia.
Per concludere, un altro bronzo è arrivato dal comparto femminile, grazie a Quadarella salita sul podio degli 800 stile libero.