Lo sport aiuta l’autostima: ecco perché
Molte persone che si chiedono come migliorare l’autostima tendono a prendere in considerazione solo tecniche legate alle performance lavorative senza considerare il potenziale dello sport.
I benefici dell’attività fisica sulla salute e, di conseguenza, sull’aspetto fisico, sono ormai noti. Tuttavia, non tutti sono ancora a conoscenza del fatto che lo sport e l’autostima sono strettamente legati.
I vantaggi a livello psicologico e mentale non sono così secondari come si potrebbe pensare e molti studi scientifici oggi lo dimostrano. Tanto più che le nuove scoperte a livello neurologico tendono a dimostrare come corpo e mente non sono due entità separate, ma influiscono fortemente l’una sull’altra.
Che cosa si intende per autostima
Come dice la parola stessa, autostima è il valore che ciascuno di noi dà a sé stesso. Definire in un unico concetto questo termine, tuttavia, non è affatto semplice, in quanto comprende una serie di giudizi valutativi che l’individuo rivolge verso sé stesso e che concernono vari aspetti, tra cui anche quello affettivo.
Generalmente, si può dire che avere una buona autostima corrisponde alla capacità dell’individuo di avere un rapporto positivo con sé stesso, in modo tale da poter instaurare altrettanti rapporti positivi con le altre persone.
Viceversa, l’avere una bassa autostima può condizionare negativamente il proprio benessere psicofisico, oltre che ostacolare rapporti equilibrati con gli altri.
Accrescere la propria autostima è molto importante per ottenere risultati positivi sia nella vita sociale sia in quella famigliare e lavorativa. Spesso chi ottiene buoni risultati in molti settori della propria vita è favorito proprio dal fatto di riuscire a vivere serenamente con sé stesso: la giusta consapevolezza di sé porta a non sottovalutarsi ma nemmeno a sopravvalutarsi, diventando autoefficacie.
Essere convinti di riuscire a ottenere un determinato risultato è, infatti, il primo passo per poterlo raggiungere davvero.
Sport e autostima: che relazione hanno
Il rapporto tra sport e autostima è molto più stretto di quello che si potrebbe pensare. L’attività fisica, infatti, influisce sia da un punto di vista psicologico, sia da un punto di vista fisiologico.
Durante la performance sportiva vengono rilasciate le cosiddette endorfine: si tratta di un gruppo di sostanze chimiche prodotte dal cervello che provocano sensazioni positive agendo sulla sfera dell’umore. Non per niente vengono denominate anche ormone della felicità. Secondo studi scientifici, infatti, agiscono in modo simile a ciò che avviene con la morfina e gli oppiacei: oltre a dare un senso di appagamento, funzionano da leggero antidolorifico e anestetico.
Da un punto di vista psicologico, inoltre, l’attività sportiva porta benefici legati ai miglioramenti fisici e di salute. Chi pratica sport con continuità sviluppa un apparato muscolare più forte e resistente. Oltre a sentirsi più in forma, man mano si otterrà anche un aspetto fisico migliore, bruciando grassi e potenziando la massa magra.
Tuttavia, bisogna fare attenzione a come si gestisce l’attività sportiva, soprattutto se si è dei principianti. Infatti, se ci si aspettano risultati al di fuori della propria portata o se si ha fretta di raggiungere determinati obiettivi, tutto ciò potrebbe essere controproducente.
Come aumentare l’autostima con lo sport
Se i benefici dello sport sono numerosi anche sulla sfera mentale, alcuni studi scientifici[1] dimostrano che molte persone, soprattutto le donne, spesso sono bloccate quando vorrebbero intraprendere una attività sportiva. Secondo tale studio, le donne si sentirebbero più condizionate dal timore di essere giudicate per il loro aspetto fisico piuttosto che dalla loro capacità sportiva.
Probabilmente, si tratta di un ribaltamento anche in ambito sportivo della scorretta concezione dell’immagine del corpo femminile già molto diffusa in molti altri ambiti. Gli stereotipi, purtroppo, sono difficili da combattere anche nel settore sportivo, pertanto, affinché lo sport possa aumentare l’autostima è fondamentale seguire alcuni consigli non secondari.
- Scegliere un’attività fisica che diverta e che si percepisca in linea con le proprie inclinazioni: se si sceglie uno sport che non piace solo perché lo fanno altri o perché va di moda, il rischio di abbandono anzitempo è molto più elevato, con ricadute negative proprio sull’autostima.
- Non mettersi obiettivi al di sopra delle proprie possibilità e non aspettarsi risultati in tempi troppo stretti: se non si è già allenati, non si può pretendere di diventare degli atleti in pochi giorni. Ci vorrà tempo e costanza, ma proprio questi piccoli sacrifici saranno utili per fortificare la propria autostima.
- Intendere l’attività sportiva come parte della propria vita e praticarla per il puro gusto di farlo, dando il giusto significato al concetto di sfida. Sfidarsi è utile e costruttivo, tuttavia non deve diventare un’ossessione, semmai uno stimolo a migliorarsi, che deve rimanere nell’ambito di una visione positiva di sé.
- Porsi piccoli obiettivi quotidiana, aumentando lentamente il livello di difficoltà e tenendone traccia: avere sotto gli occhi i propri progressi è fondamentale per rendersi conto di ciò che si sta facendo e osservare progressi. Per quanto piccoli, possono risultare fondamentali per continuare a rimanere costanti nell’allenamento.
[1] https://www.semanticscholar.org/paper/You-Don%27t-Look-like-an-Athlete%3A-The-Effects-of-on-Jones-Greer/8dc3fb5a1e14b908128798856b8fb6b268eb435a?p2df