Cadute negli over 65: come prevenirle con lo sport
Le cadute negli anziani sono un fenomeno molto frequente, che può condizionare negativamente il corso della loro vita.
Spesso, infatti, negli over 65 le cadute possono essere molto gravi, portando a fratture con conseguente immobilità, soprattutto quando si tratta di arti inferiori.
Si calcola che almeno un anziano su tre nel corso della vita vada incontro ad almeno una caduta e, tra questi, almeno il 50% è soggetto a cadute ricorrenti. Inoltre, secondo le statistiche, almeno il 20% delle cadute richiede l’intervento di un medico e tra il 5% e il 10% ha come conseguenza una frattura.
Lo sport, tuttavia, può essere particolarmente efficace per prevenirle e per migliorare la qualità della vita degli anziani.
Cadute negli anziani: le cause
Le cadute sono uno degli incidenti domestici più frequenti e, appunto, riguardano quasi esclusivamente gli anziani.
Secondo una ricerca condotta dall’Università del Michigan e pubblicata sulla rivista Jama Internal Medicine, non sono si tratta di un fenomeno molto consistente, ma in costante crescita. Nel periodo compreso tra il 1998 e il 2010 il numero di questo tipo di incidente sarebbe passato da 28 ogni cento persone a ben 36.
I motivi per cui l’anziano è più suscettibile alle cadute sono senza dubbio legati al deperimento dell’organismo:
- Diminuzione dell’equilibrio;
- Riduzione della sensibilità visiva e uditiva;
- Diminuzione della capacità motoria e della flessibilità articolare;
- Rarefazione del tessuto osseo e muscolare dovuti a fenomeni come osteoporosi;
- Presenza di disturbi come vertigini o capogiri;
- Compresenza di malattie che pregiudicano le condizioni fisiche generali, dalle artrosi, alle patologie neurologiche, cardiache o metaboliche;
- Assunzione di farmaci che possono influire sulla sedazione o sulla pressione.
Se, dunque, è inevitabile che gli anziani siano più soggetti alle cadute, gli studiosi si sono chiesti a che cosa sia dovuto l’aumento dei casi di incidenti tra gli anziani.
Solo in parte, infatti, ciò potrebbe essere giustificato dall’incremento della speranza di vita: ci sono, cioè, più persone anziane e mediamente vivono più a lungo.
In parte questi dati potrebbero essere influenzati dal fatto che c’è una maggiore consapevolezza dei rischi connessi alle cadute. Quindi, rispetto a un tempo, gli anziani si rivolgono più frequentemente al medico o al pronto soccorso dopo una caduta. Per contro, ci sarebbe una incidenza maggiore di malattie croniche che possono provocare cadute, come malattie cardiovascolari, e un sensibile aumento delle persone che utilizzano tranquillanti e antidepressivi.
Pertanto, se è vero che si vive più a lungo, è altrettanto vero che non sempre si ha una qualità della vita corrispondente alle aspettative.
Gli incidenti domestici: quali sono le conseguenze sugli anziani
Le conseguenze di una caduta possono essere molto più problematiche di quello che si pensa. Nella maggior parte dei casi, infatti, le cadute negli anziani portano all’immobilità, almeno temporanea, anche quando non si riporti una vera e propria frattura.
Negli over 65, l’immobilità può rappresentare un problema serio, soprattutto se non ci si è tenuti sufficientemente allenati e, dunque, non si è in grado di affrontare il disagio. L’immobilità forzata, infatti, porta a un ulteriore diminuzione di tono muscolare, con tutte le ripercussioni che essa può creare.
Inoltre, le cadute provocano ripercussioni anche dal punto di vista psicologico, in particolare a causa della perdita di sicurezza e del timore di cadere di nuovo. In un soggetto debole, queste difficoltà possono instaurare un circolo vizioso, che, a sua volta, può generare depressione e ansia.
Se poi si rende necessario il ricovero in ospedale, magari con il ricorso a interventi o a periodi di immobilità prolungati, il disagio può essere ancora maggiore. Le conseguenze possono essere sia di tipo fisico, come per esempio la comparsa di piaghe da decubito, sia di tipo mentale. Sono numerosi i casi in cui alle fratture come quella del femore seguono situazioni molto gravi: secondo le statistiche, la mortalità si aggira tra il 20% e il 40% dei casi, mentre nel 20% dei casi porta all’immobilizzazione definitiva.
Prevenire le cadute: quale sport scegliere
Spesso si pensa che lo sport dopo una certa età possa essere troppo rischioso e che per prevenire le cadute sia meglio avere una condotta più prudente.
Se è certamente vero che certi sport estremi possono mettere a rischio chi ha una struttura ossea più debole, è però altrettanto vero che praticare attività fisica aiuta a mantenere il fisico allenato e a ridurre il rischio di cadute.
Una attività fisica costante e ben organizzata, soprattutto se ci si fa consigliare opportunamente dal proprio medico di fiducia, ha diversi effetti positivi proprio per contrastare quelle condizioni che possono generare le cadute.
Chi si è mantenuto costantemente attivo può continuare a praticare l’attività che ha sempre svolto, magari riducendo l’intensità e diminuendo i rischi di cadute.
Chi invece ha sempre condotto una vita sedentaria non dovrebbe improvvisamente mettersi a fare sport troppo impegnativi.
In linea di massima, per fare attività fisica non è necessario essere atleti o praticare sport propriamente detti: come indicato dal recente rapporto dell’OMS, ogni movimento conta. Ciò che è importante è dedicare una parte della propria attività quotidiana al movimento. Per restare in forma per gli anziani è sufficiente camminare per mezz’ora al giorno oppure fare un po’ di esercizi dolci. Anche il ballo è un’ottima attività per gli anziani perché permette di sollecitare tutta la muscolatura senza un impatto troppo intenso.