Fare sport allunga la vita anche agli anziani: ecco perché
Che lo sport faccia bene alla salute e che abbia la funzione di prevenire disturbi e patologie di vario genere è ormai risaputo. Quello che molti non sanno è che lo sport allunga la vita anche agli anziani.
Studi recenti lo hanno dimostrato, come risulta da una ricerca condotta dalla Sidney Medical School, pubblicata sul British Journal of Sport Medicine, nella quale sono stati individuati in modo specifico quali gli sport che hanno una influenza positiva sulla aspettativa della vita di chi pratica con costanza attività sportiva.
Ma c’è di più: lo studio condotto dallo statunitense National Cancer Institute di Bethesda ha dimostrato che lo sport allunga la vita anche se si inizia a praticare attività sportiva dopo una certa età.
Fare sport da anziani allunga la vita
La buona notizia è che anche chi non ha mai fatto sport da giovane è ancora in tempo per godere dei benefici che lo sport porta quando si ha più di cinquant’anni.
Questo è quello che è emerso dallo studio del National Cancer Institute di Bethesda, che ha esaminato un campione di persone con una età compresa tra i 50 e i 71 anni, analizzando la loro attività dal punto di vista sportivo a partire dall’adolescenza.
Lo studio si è concentrato su un follow up medio di circa 14 anni, durante in quali il 22% degli intervistati è deceduto: nel 30% dei casi la causa del decesso è da riferire a patologie di tipo cardiocircolatorie mentre nel 22% a patologie oncologiche.
Non stupisce il fatto che le persone con una attività sportiva costante fin dalla giovinezza siano risultate avere una probabilità inferiore del 36% di ammalarsi rispetto a chi ha uno stile di vita sedentario e del tutto inattivo. In particolare, chi si era allenato regolarmente ha riportato un minor rischio del 42% di morire per patologie cardiocircolatorie e del 14% di morire per patologie oncologiche.
Quello che invece ha particolarmente destato l’attenzione di medici e ricercatori è il fatto che è risultato praticamente lo stesso beneficio anche a vantaggio delle persone che hanno iniziato a praticare sport tra i 40 e i 61 anni.
Infatti, le persone che hanno iniziato in età avanzata a fare attività fisica hanno riportato un rischio medio inferiore del 35% rispetto agli inattivi. Per questi soggetti la probabilità di morire per cardiopatie è inferiore del 42%, mentre il decesso per tumore ha una probabilità inferiore del 16%.
Quali sport allungano la vita degli anziani
Lo studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine individua in alcuni sport i migliori risultati nell’aumento della durata media della vita.
Per i giovani i risultati migliori sono apportati dagli sport di racchetta, come tennis e squash. Tuttavia, per gli over 65 questa attività potrebbe essere considerata a rischio, in quanto ad alta intensità. Uno studio scientifico condotto dalla Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICGE) ha confrontato un campione di persone over 65 che praticano regolarmente il tennis con un altro campione pari età di persone sedentarie: ne è risultato che chi gioca a tennis regolarmente soffre di ipertensione nel 63% dei casi contro l’80% delle persone inattive.
Ma non solo. Molte altre patologie, infatti, hanno un’influenza notevolmente minore tra le persone che praticano tennis con regolarità:
- Ipertrofia ventricolare 21% contro 52%;
- Ictus 1% contro 4%;
- Diabete 10% contro 21%.
Tuttavia, essendo una attività da praticare ad alta intensità può portare altri tipi di disturbi, in particolare legati agli infortuni.
Dopo una certa età le articolazioni sono meno robuste e più esposte a traumi: cambi di direzione improvvisi, cadute e perdita dell’equilibrio possono portare a infortuni anche seri.
Inoltre, gli spostamenti rapidi richiesti da questo sport, soprattutto per le fasce d’età più avanzate, possono provocare aritmie.
In conseguenza di tutto ciò, si può dire che sia uno sport adatto per le persone già allenate e che vengono costantemente monitorate, adattando la loro attività in relazione alle condizioni fisiche personali. Oltretutto, anche chi è allenato non dovrebbe esagerare soprattutto man mano che passano gli anni: in ogni caso non si dovrebbe superare l’ora di attività per un massimo di tre-quattro volte alla settimana.
Viceversa, per chi non è allenato e non ha mai praticato questo sport in modo costante, probabilmente è più opportuno orientarsi verso attività meno impegnative dal punto di vista dell’intensità fisica, come per esempio il nuoto e l’attività aerobica in genere.
Queste due attività, infatti, in base agli studi scientifici, porterebbero a una riduzione del 28% del rischio di morte precoce: sono inoltre attività che possono essere praticate senza particolari rischi anche dagli anziani.
Il nuoto, oltre a essere uno sport aerobico, è uno sport a basso impatto a livello di rischio di infortuni: l’attività in acqua, infatti, è consigliata anche per chi è in fase di riabilitazione dopo infortuni di vario tipo ma anche per chi è affetto da cardiopatie.
In ogni caso, ciò che è più importante, al di là dell’attività fisica specifica, è fare movimento: che si scelga di camminare o che si preferiscano attività come il ballo, l’attività motoria aiuta a prevenire diversi tipi di patologie e mantiene in forma mente e corpo. Non va tralasciato, poi, il gusto e il piacere personale: se ci si diverte anche il fisico ne trae maggiori benefici, a condizione di chiedere sempre consiglio al proprio medico curante.