Nuoto e riabilitazione motoria: perché nuotare fa bene
Spesso si dice che nuotare fa bene alla salute e che il nuoto è uno degli sport più completi per chi vuole lavorare su tutto il corpo. Anche per la riabilitazione motoria, infatti, è uno sport particolarmente consigliato.
E non si tratta solo di dicerie: il nuoto è uno sport che davvero coinvolge tutti i muscoli del corpo, oltre al fatto che la presenza dell’acqua aggiunge tutta una serie di benefici.
Perché il nuovo fa bene nella riabilitazione
Il fatto che sia uno sport che si pratica in acqua è molto positivo sia dal punto di vista fisico sia da quello psicologico.
Dal punto di vista del benessere psicologico, l’acqua, infatti, aiuta a rilassarsi, tanto che esistono terapie dell’acqua che agiscono sulla mente favorendo l’allontanamento dello stress e delle preoccupazioni.
Oggi è dimostrato scientificamente che il rumore prodotto dall’acqua, per esempio, è una delle componenti che migliorano le condizioni psicologiche e potenziano la capacità di concentrazione, soprattutto nel caso di soggetti con difficoltà a concentrarsi.
Anche a livello riabilitativo, per chi ha subito infortuni o lesioni muscolari, la presenza dell’acqua è particolarmente favorevole e rende il nuoto uno sport privilegiato.
I motivi per cui il nuoto è ideale per la riabilitazione motoria riguardano le particolari condizioni in cui viene praticato:
- Si tratta di uno sport a basso impatto: la forza di gravità in acqua diminuisce, pertanto le articolazioni e i muscoli, nel momento in cui compiono un movimento, risentono di un carico minore. Inoltre, l’acqua oppone resistenza in modo omogeneo, cosicché il muscolo è sottoposto a una tensione uniforme.
- Rappresenta una sorta di stretching attivo, durante il quale i muscoli che si tendono permettono il rilassamento dei muscoli antagonisti: questo tipo di stretching permette di aumentare la flessibilità e di rafforzare i muscoli.
- È uno sport armonico che coinvolge tutto il corpo: il nuoto è uno sport simmetrico che interessa nello stesso modo la muscolatura della parte destra e sinistra del corpo. Quando ci sono problemi alla schiena, come per esempio la scoliosi, si tratta di una attività piuttosto efficace proprio perché attiva in modo armonico tutte le muscolature.
- Non richiede particolare abilità: la riabilitazione con il nuoto si effettua in vasche non molto profonde, in genere al massimo di un metro e venti: pertanto, non è necessario essere degli abili nuotatori per tenersi a galla. In caso di necessità, inoltre, vengono forniti degli ausili per galleggiare.
- Può essere praticato da tutti: è uno sport a basso impatto, in cui l’acqua attenua gli sforzi e permette di compiere movimenti che, fuori dall’acqua, in alcuni casi sarebbe piuttosto difficile compiere. Anche i bambini o gli anziani, a meno di particolari patologie che lo escludano, possono lavorare sulla riabilitazione motoria attraverso il nuoto.
Gli esercizi per la riabilitazione tramite il nuoto
Il programma di riabilitazione attraverso il nuoto deve sempre essere predisposto e seguito da uno specialista che lo studierà sulla base del problema specifico del soggetto. Dovrà tenere conto delle particolari condizioni fisiche, del disturbo per il quale viene attivata la riabilitazione, delle necessità specifiche del soggetto e degli obiettivi che si intende prefissarsi.
Ciò implicherà la decisione sia del tipo di esercizi da svolgere, sia della frequenza delle sedute e della durata.
Inoltre, il tipo di esercizi varia a seconda della loro finalità: esistono esercizi che hanno la funzione di aumentare il tono muscolare oppure servono per migliorare la mobilità e la flessibilità dell’articolazione.
Lo stesso esercizio può essere compiuto in modi diversi per ottenere effetti diversi: aumentando, per esempio, la velocità di esecuzione e l’ampiezza del movimento si può lavorare su aspetti diversi. Anche la profondità dell’acqua incide sul risultato finale: anche questa verrà valutata dello specialista che gradualmente aumentare la profondità alla quale fare svolgere gli esercizi.
Per quali traumi è consigliata la riabilitazione motoria con nuoto
La riabilitazione in acqua è consigliata per tutta una serie di condizioni patologiche sia a livello neurologico, sia in campo ortopedico.
Il nuoto, in particolare, ha una ampia gamma di applicazioni dal punto di vista riabilitativo: viene, infatti, consigliato per:
- Riabilitazione dopo traumi e infortuni: sia che si tratti di infortuni importanti sia di entità più lieve, il nuoto costituisce una attività fisica di basso impatto che permette di compiere movimenti che fuori dall’acqua potrebbero essere difficili da eseguire o dolorosi. Per esempio, la riabilitazione dopo una distorsione alla caviglia può essere eseguita efficacemente proprio con il nuoto.
- Fisioterapia dopo un intervento chirurgico: a seguito di infortuni più gravi, tali da richiedere l’intervento chirurgico, il nuoto costituisce un ottimo esercizio di fisioterapia. Ciò può avvenire sia per aumentare il tono muscolare, per esempio dopo una frattura che ha richiesto intervento e ingessatura per un lungo periodo, sia per lavorare sulla capacità motoria, come per esempio dopo una ricostruzione dei legamenti o dopo le riparazioni dei tendini.
- Per patologie che riguardano la schiena e la colonna vertebrale: scoliosi, discopatie, artrosi traggono numerosi benefici dal nuoto. Inoltre, anche patologie momentanee come mal di schiena, sciatalgie, lombalgie possono essere efficacemente prevenute e trattate attraverso una costante pratica del nuoto.