Come diminuire la somministrazione di zucchero ai bambini: raccomandazioni di USA e EU
Le preoccupazioni sulla combinazione zucchero e bambini vanno ben oltre il rischio di carie.
Un’ampia rassegna di ricerca dell’American Heart Association (AHA) ha scoperto che i bambini che consumano molti cibi e bevande con zuccheri aggiunti possono sviluppare fattori di rischio di malattie cardiache – come l’obesità e il colesterolo alto – a partire dall’infanzia.
Questi rischi possono verificarsi con assunzione di zucchero molto inferiore a quella generalmente somministrata normalmente ad un bambino. In risposta a questa minaccia, l’AHA ha emanato forti raccomandazioni per salvaguardare la salute dei bambini.
In primo luogo, i bambini di età inferiore a 2 anni non dovrebbero ricevere zuccheri aggiunti. Ciò significa che non va dato loro nessun alimento confezionato di alcun tipo che elenchi zucchero tra gli ingredienti. Gli zuccheri naturali in alimenti interi come la frutta, ad esempio, vanno bene.
Successivamente, i bambini tra i 2 e i 18 anni dovrebbero assumere meno di 25 grammi di zucchero aggiunto al giorno.
Ecco i conti sui limiti di zucchero:
- Per i bambini e le donne: la dose giornaliera di zucchero raccomandata equivale a 25 grammi ovvero a 6 cucchiaini da tè che corrispondono a 100 calorie (circa il 5% dell’apporto calorico giornaliero).
- Per gli uomini: la dose giornaliera di zucchero raccomandata equivale a 37 grammi ovvero a 9 cucchiaini da tè che corrispondono a 150 calorie (circa il 5% dell’apporto calorico giornaliero).
Confronta questi numeri con gli 80 grammi di zucchero che la maggior parte dei bambini mangia ogni giorno. Questo è più del triplo del limite suggerito!
Cosa si può fare per diminuire la quantità di zuccheri giornaliera?
Le etichette nutrizionali elencano lo zucchero in grammi, quindi è facile tenere traccia dell’assunzione giornaliera. Poiché le bevande zuccherate rappresentano una particolare minaccia, i bambini e gli adolescenti dovrebbero essere limitati a una sola porzione da 227 g a settimana (un po’ più di un bicchiere).
Un’altra fonte significativa di zucchero sono i cereali per la colazione. Una porzione di alcune marche ha la metà o più del limite giornaliero, come quello contenuto in due biscotti. Il muesli sembrerebbe un cibo salutare, ma può essere altrettanto pieno di zucchero, sia in forma di cereali o barretta. Il riso soffiato, i fiocchi di mais e i cereali integrali semplici, come l’avena, sono più salutari. Considerali per iniziare la giornata in maniera salutare.
Fonte: https://www.drugs.com/
L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2015 ha stilato nuove linee guida dove si raccomanda di ridurre lo zucchero a meno del 10% della quantità di energia assunta durante una giornata. L’Oms, però, si spinge oltre e, laddove possibile, raccomanda un’ulteriore diminuzione dello zucchero a meno del 5% dell’energia totale giornaliera (ovvero circa 25 grammi/6 cucchiaini da tè). Questa indicazione è suffragata da una quantità inferiore di evidenze scientifiche, dunque una certezza minore sul rapporto “beneficio e danno o sugli svantaggi derivanti dalla sua implementazione”, si legge nel Documento.
Le singole nazioni, infatti, possono sviluppare, sulla base di queste raccomandazioni, linee guida sull’alimentazione, tenendo in considerazione le abitudini e la disponibilità locale dei cibi, nonché interventi a livello di sanità pubblica per ridurre il consumo di zucchero.
I numeri europei e le evidenze scientifiche
In Europa, in paesi come l’Ungheria e la Norvegia la popolazione assume una quantità di zucchero pari in media circa al 7-8% del consumo di energia totale, mentre in Spagna ed Inghilterra si sale al 16-17%, dunque al di sopra dei livelli raccomandati dall’Oms, fino ad arrivare quasi al 25% nel caso della popolazione infantile in Portogallo.
In base alle evidenze scientifiche attuali, gli adulti che consumano zucchero sotto i limiti raccomandati dall’Oms hanno un peso corporeo più basso, mentre ad un consumo al di sopra di tali limiti è associato un aumento del peso. E lo stesso vale per le carie dentali. Finora, pochi studi epidemiologici sono stati condotti su una popolazione che assume una ridotta quantità di zuccheri: solo tre vasti studi nazionali basati sulla popolazione, spiega l’Oms, hanno comparato la presenza di carie in persone che consumano zuccheri in quantità inferiore al 5% dell’energia totale rispetto a chi ne assume tra il 5 e il 10%. Questi tre studi (condotti durante la Seconda Guerra Mondiale, nel periodo in cui la disponibilità di zucchero è diminuita bruscamente, passando da 15 Kg a persona prima dell’inizio della Guerra a 0,2 Kg nel 1946) hanno dimostrato una riduzione delle carie dentali nel caso di un consumo di zucchero inferiore al 5% della quantità di energia totale.
L’Oms aggiorna le Linee Guida, indicando, laddove possibile, una riduzione dell’assunzione di zucchero a meno del 5% dell’energia totale giornaliera. Queste linee guida sono parte dell’impegno dell’Oms all’interno del Global Action Plan for NCDs 2013-2020 per aumentare l’attenzione sul diabete e sull’obesità e ridurre del 25% il carico di nascite premature dovute alle malattie non trasmissibili entro il 2025. Inoltre, queste linee guida contribuiscono alla WHO’s Commission on Ending Childhood Obesity, per aumentare la consapevolezza e le azioni volte a contrastare il problema dell’obesità infantile.