Quando gli atleti cambiano sport
Nell’immaginario collettivo, ad uno specifico sport si associa un determinato campione. Il basket NBA rimanda a campioni come Michael Jordan, oppure Magic Johnson, il calcio è Maradona e Pelé, e così via per molti altri sport. Ma che cosa succede quando gli atleti cambiano sport? Per quanto riguarda alcuni di loro non avremo mai una risposta, ma la possiamo invece avere per altri. Ad oggi infatti, sembra che sia nata una nuova moda, ovvero quella che vede personaggi del mondo dello sport cimentarsi in una seconda disciplina. Andiamo a scoprire le scelte che hanno fatto durante la loro carriera Usain Bolt, Andrea Dovizioso, Michael Jordan, Tim Wiese, Danny Ainge e Marion Jones.
Atleti che cambiano sport: Usain Bolt e il calcio
Usain Bolt è un campione di Atletica che ha fatto registrare record sui 100 metri, sui 200 e anche nella staffetta 4X100. Ha portato a casa decine di medaglie, tra cui diverse d’oro. Dopo il suo addio al mondo dell’atletica non ha scelto di abbandonare lo sport attivo, ma è diventato calciatore. A giugno 2018 comincia la sua avventura nella squadra dello Stromsgodset, una squadra norvegese che si trova nella massima serie. A gennaio 2019, dopo appena 7 mesi di attività, decide che il calcio non fa per lui e abbandona di fatto la vita sportiva: era arrivato il momento di lasciare lo sport giocato e di diventare un uomo d’affari.
Andrea Dovizioso dalla moto alla neve
Dalle curve con piegata sui circuiti, a quelle veloci sulle piste da sci. Anche il pilota della Ducati Andrea Dovizioso fa parte degli atleti che cambiano sport. Dovizioso, infatti, ha scelto di lanciarsi con gli sci sulle nevi di Kitzbuhel, che è stata una tappa importate alla fine del mese di gennaio per quanto riguarda la Coppa del Mondo di sci alpino maschile. La sua scelta non è ufficiale, in quanto non sarà in gara ma lo farà da amatore. Ad ogni modo, non si risparmia in termini di velocità e divertimento su quelle che sono piste ufficiali nelle gare di coppa del mondo di sci.
Tim Wiese, il portiere che diventa wrestler
Tim Wiese, ex portiere del Werder Brema, nel 2016 sceglie di lanciarsi in una nuova disciplina sportiva, decisamente lontana da quella che era la sua originale vocazione. Sceglie infatti di salire sul ring trasformandosi in un lottatore di wrestling, adottando il nome d’arte «The Machine». Prima di arrivare a questo, nel biennio 2013-2014 Wiese si era dedicato al body-building, passaggio che si è rivelato fondamentale per avere un fisico che si prestasse all’approccio con il nuovo sport. Nel 2018 però, ha voluto precisare che il suo arrivo nel wrestling non avrebbe avuto un seguito da professionista, questo per motivi legati all’impegno che una scelta del genere avrebbe richiesto. “Io un professionista del wrestling?” ha detto in un’intervista “Volevano ingaggiarmi per tre anni e mandarmi in America. L’ho escluso. Ho 36 anni e nessuna voglia di allenarmi ogni giorno”. Il suo peso dopo l’abbandono del calcio oscilla tra i 110 e i 130 chili, non di grasso ma di muscolatura e, per questo, sarebbe stato un perfetto wrestler professionista.
Danny Ainge, l’uomo che al liceo praticava tre sport contemporaneamente
Il suo vero nome è Daniel Ray, ma per chi lo conosce è Danny Ainge, ovvero uno dei giocatori di basket tra i migliori dell’NBA, quello che è stato sempre considerato dagli esperti come quello con maggiore tecnica. Nella sua carriera come giocatore dei Boston Celtics ha vinto moltissimo, squadra per la quale poi è diventato anche general manager. Una curiosità interessante che riguarda Danny Ainge, è che quando frequentava il liceo è entrato a far parte contemporaneamente delle squadre di tre diversi sport: Basket, Football e Baseball.
Michael Jordan e la parentesi del Baseball
Nella carriera di Michael Jordan vi sono due fasi che lo hanno visto protagonista nel basket. Nel 1994 il primo ritiro, per poi tornare nel 1995 e ritirarsi una seconda volta nel 1999. Tra il 1994 e il 1995 però, la sua vita sportiva non si è arrestata, ma si è semplicemente cimentato in uno sport diverso, ovvero il baseball. La nuova sfida di Micheal Jordan è stata affrontata in Minor League nella squadra dei Birmingham Barons.
Marion Jones, l’atleta con l’anima da giocatrice di basket
La campionessa di atletica leggera, prima di cimentarsi in questo sport era una giocatrice di basket (ai tempi del liceo). Durante gli anni di basket universitario ha guidato North Carolina a uno strepitoso record di 92-10 nei tre anni di college, e a un titolo Ncaa nel 1994. La sua anima da giocatrice di basket si è poi rivelata nuovamente quando il CIO le tolse, causa doping, tutte le medaglie vinte ai Giochi di Sydney. Dunque, nel marzo 2010 tornò sul campo di basket nelle fila delle Tulsa Shock, squadra di Wnba. La sua partecipazione durò 16 mesi.