Athletic Bilbao, la favola calcistica di una squadra autoctona
Quella dell’Athletic Bilbao è una realtà incredibile, questo quantomeno se si prende ad esempio quello che rappresenta oggi il modello calcistico di una squadra vincente.
Basti pensare a squadre forti non solo a livello nazionale, ma anche internazionale come Juventus, Real Madrid o Bayern Monaco, che costruiscono le proprie squadre acquistando giocatori in tutto il mondo. In Europa però accade qualcosa di singolare, esiste una squadra che andando contro corrente è riuscita a non essere da meno, appunto l’Athletic Bilbao. Ad oggi, per i successi ottenuti è la quarta squadra del Paese.
Abbiamo usato l’espressione contro corrente perché per Statuto societario la società non si compone di giocatori provenienti da tutto il mondo, ma possono essere tesserati esclusivamente giocatori che siano di origine basca. Questa regola, che per molti opinionisti e amanti del calcio può sembrare illogica quanto azzardata, non ha impedito al club di ottenere grandi successi. Infatti, analizzando la storia del club, vediamo che all’attivo ci sono 8 titoli nazionali vinti. Non solo, insieme a Real Madrid e Barcellona, è l’unica squadra ad aver sempre giocato in Prima Divisione, ovvero non è mai scesa di categoria.
L’Athletic Bilbao è anche una delle società che ha lanciato campioni di grande valore, ultimo tra questi il portiere Kepa Arrizabalaga, recentemente acquistato dal Chelsea per una cifra che espressa in Euro è circa 80 milioni. Una cifra molto alta, ma che non è il vero dato interessante della vicenda. Quello che sorprende di più in tutta questa situazione, è il fatto che il bacino a cui attingere per tesserare giocatori conta appena 2 milioni di abitanti.
Lo statuto societario
È dal 1912 che lo Statuto ha cominciato ad essere in vigore, ponendo dunque il veto di tesseramento per qualsiasi giocatore che non fosse di origine basca. Più precisamente possono giocare nella squadra giocatori che rientrino in queste tre categorie:
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- Giocatori di origini basche.
- I nati nell’Euskal Herria, zona che è abitata dal popolo basco, che nel suo hinterland comprende i Paesi Baschi, una parte della Navarra e una parte della Francia pirenaica.
- Giocatori cresciuti nelle giovanili di qualsiasi club della regione.
Tale scelta è stata possibile e vincente per molti anni, in quanto fino a metà degli anni Ottanta non era così evidente la “diaspora” di giocatori da uno Stato all’altro. Questo in parte era dovuto anche alle restrizioni del regolamento UEFA che prevedeva un limite massimo di stranieri all’interno delle squadre di calcio.
Dunque, il livello generale delle squadre permetteva all’Athletic Bilbao di essere sempre competitivo. Negli ultimi trent’anni invece, il mondo del calcio è profondamente cambiato, e questo ha creato diverse difficoltà. Qualsiasi club che avesse voluto contare, come da sempre fa l’Athletic Bilbao, su calciatori della propria regione, cominciava a non essere più così tanto competitivo come prima. Infatti, se si va ad osservare la bacheca trofei della società, i successi hanno cominciato il loro declino a partire dal 1984, anno in cui è arrivato a Bilbao l’ultimo titolo nazionale.
Esempio di virtuosismo economico e sportivo
Ad ogni modo, questa situazione non ha mai fatto mettere in discussione il fondamento dello Statuto societario. Questo perché, sebbene i successi veri e propri non siano paragonabili a quelli degli anni Ottanta, l’Athletic Bilbao ha comunque fatto parlare di sé per diversi risultati nonostante le priore auto-limitazioni. Vittorie negli scontri diretti con le titolate Barcellona e Real Madrid, la partecipazione ad alcune finali sia nazionali che europee, e per concludere la conquista di una Supercoppa spagnola. Questi sono successi che per altre società possono sembrare poco, ma per una squadra che conta su un bacino di utenza di 2 milioni di abitanti per costruire la squadra ogni anno, il valore delle conquiste assume un aspetto decisamente più determinante.
L’elemento che sicuramente ha un elevato peso all’interno della società è quello di un grande virtuosismo economico. Quello dell’Athletic Bilbao rappresenta un esempio per qualsiasi altra società del mondo, un successo finanziario senza precedenti. Un fairplay finanziario che ha permesso la longevità della società nel tempo. Le cessioni di molti giocatori, grazie anche ad un elevato lavoro a livello di settore giovanile, hanno portato a ricavare cifre interessanti che hanno permesso all’Athletic Bilbao di reinvestire le stesse in maniera importante. Basti pensare che nel 2013 la società, grazie agli introiti delle cessioni, è riuscita a costruire in pieno centro uno stadio moderno (il San Mames) con 60.000 posti.