L’arte diventa strumento per la riabilitazione
La bellezza dell’arte è sotto gli occhi di tutti, ma che essa potesse divenire una possibilità riabilitativa, non era certo una cosa immaginabile. Eppure, le cose stanno davvero così. Grazie ad un laboratorio di Siena l’arte è stata portatrice di sviluppi sensoriali e spinte motivazionali nel trattamento della disabilità.
Quello che ha visto Siena come centro dello sviluppo di questo nuovo impiego dell’arte, è un progetto studiato e pensato da un’associazione che si occupa di persone con disabilità in collaborazione con una cooperativa sociale della città.
Nascita e obiettivi del progetto
L’arte come mezzo di riabilitazione è stata una scoperta molto importante nata attraverso l’utilizzo di materiali e mezzi didattici appositi uniti alla la possibilità di usufruire di un laboratorio nuovo e ben attrezzato. Il progetto è gestito dall’associazione Di Terre e di colori e a idearlo è stata invece la Cooperativa Riuscita Sociale di Siena. La messa in pratica è stata possibile anche grazie al sostegno della sezione soci di Siena e dalla Fondazione Il Cuore si scioglie.
Come ogni progetto realizzato con nobili intenzioni, vi sono degli obiettivi da raggiungere e delle necessità alle quali far fronte spesso grazie al sostegno dei donatori. Nel caso della riabilitazione per mezzo dell’arte, l’obiettivo è quello di raccogliere fondi per allestire un nuovo laboratorio, dove appunto la creazione di opere sia un mezzo che funga da terapia per un tempo duraturo. bilità in collaborazione con una cooperativa sociale della città.
Il progetto
All’interno di laboratori dedicati a questo progetto, come quello di Riuscita Sociale, la produzione delle opere è una rappresentazione di qualcosa di tangibile. Le opere esposte sono infatti considerate come una comunicazione non verbale, un mezzo attraverso cui la persona affetta da disabilità cerca di riprendere contatto con la realtà che la circonda, con sé stessa e, cosa non da poco, con gli altri.
È chiaro che la terapia artistica non può essere l’unico percorso da proporre ai soggetti con disabilità per cui essa si affianca alle tradizionali terapie mediche. Qui vengono realizzate opere attraverso l’uso della terracotta, degli smalti e di tutti i colori. Oltre a rappresentare una vera e propria esperienza creativa, è un importante e performante percorso formativo.
Il progetto, inoltre, prevede che le opere realizzate vengano vendute all’esterno, chiaramente a prezzi abbordabili e conformi alle linee del settore, rappresentando una fonte di guadagno importante. Tale introito è un altro grande passo verso l’autonomia dei ragazzi del laboratorio. La somma di denaro che viene raccolta al termine di un periodo definito (parliamo di 40 giorni), verrà raddoppiata dalla Fondazione Il Cuore si scioglie se rappresenterà la metà di quello che era il target fissato come obiettivo finale.
Riabilitazione e arte parametrate alle persone
La terapia riabilitativa che punta sull’arte e sulla realizzazione di opere, è pensata in maniera oculata per ognuno dei soggetti che sceglie di mettersi davanti alla tela. Ogni persona con disabilità che partecipa al progetto possiede capacità e abilità diverse da poter esternare e valorizzare, abilità che naturalmente devono essere comunque stimolate e attivate.
Per questo gli addetti ai lavori propongono opere che rispettino le singole attitudini, seguendo percorsi creativi attenti ai tempi ed alle modalità individuali. Vi saranno coloro che sono più portati alla manipolazione della creta, altri a tornirla o a creare le basi attraverso gli stampi e così via. La cosa importante che rappresenta il segreto del successo del progetto, è che le persone non lavorano sole ed isolate dalle altre, ma in questo progetto viene richiesto di lavorare tutti insieme. Una fusione eccellente tra percorsi personali e collettivi, che ha portato a risultati stupefacenti per i ragazzi affetti da disabilità, mostrando anche un sensibile miglioramento sia dell’autostima che dell’autonomia. età di quello che era il target fissato come obiettivo finale.
Arte e riabilitazione nel futuro
Questo pionieristico progetto, che presenta risultati decisamente positivi, farà sicuramente da modello per altri percorsi formativi che abbiano come fulcro principale l’arte e la realizzazione di ogni forma di opera ad essa connessa. I risultati eccellenti dimostrati da coloro che profondono tempo e impegno da quando è nata l’iniziativa, non potranno che essere motivo di ispirazione per le altre associazioni.
Se una terapia caratterizzata dalla bellezza dell’essere, dagli oggetti e delle immagini che caratterizzano l’arte e le opere che vengono realizzate, dona questi importanti risultati, saranno moltissime quelle strutture che curano la disabilità ad avvicinarsi a questa opportunità. La risposta positiva delle persone con disabilità, ma anche il loro impegno e il loro sorriso, sono state il vero gande successo del progetto. Certo, la riabilitazione ha dato risultati positivi in senso stretto, ma è forse l’aspetto emotivo che rende ancora più gratificante il raggiungimento degli obiettivi finali.
Dunque, per concludere, possiamo affermare che l’arte è un’ottima terapia riabilitativa nel mondo della disabilità, una straordinaria opportunità per abbattere barriere che sono fin troppo pesanti.