La lombalgia cronica (mal di schiena): rimedi in sella e farmaci antiinfiammatori
Il ciclismo ha il più alto numero assoluto di infortuni, seguito dal basket e dal calcio (quasi la metà del basket).
Anche le lesioni non traumatiche hanno una forte presenza in questo sport. La lombalgia cronica (mal di schiena) ad esempio è la patologia prevalente nel ciclismo e il ciclismo è lo sport più a rischio per la comparsa di sintomi legati al mal di schiena.
Per lombalgia si intende un dolore o indolenzimento della regione lombosacrale, con o senza irradiamento del dolore alla regione dei muscoli glutei e agli arti inferiori.
I primi sintomi di lombalgia si presentano in età evolutiva con una prevalenza del 47% in un campione con età media di 16 anni.
Questo dato conferma come il ciclismo sia uno sport ad alto rischio per la lombalgia cronica a partire dalle categorie giovanili e sarebbe opportuno dunque mettere appunto specifici metodi di allenamento per evitare questo rischio.
Meno di un terzo dei ciclisti che accusano i sintomi della lombalgia cronica ricorre a terapie specifiche, sebbene esistano rimedi applicativi oppure farmaci antiinfiammatori (diclofenac) come valido supporto.
Dal punto di vista posturale il mal di schiena del ciclista è riconducibile alla posizione ricurva della schiena durante l’esercizio. Il ciclista trae beneficio, in termini sia di prevenzione sia terapeutici, dalla possibilità di allungare e distendere il più possibile la schiena.
Di seguito vediamo come piccoli accorgimenti pratici uniti all’assunzione di farmaci antiinfiammatori (diclofenac) possono essere considerati un valido rimedio ai fastidi derivati dalla lombalgia cronica.
La ricerca di un idoneo settaggio della bici è fondamentale. Un telaio troppo corto costringe ad una postura in flessione, come anche un manubrio troppo basso rispetto alla sella.
La posizione delle mani sul manubrio è un altro dato fondamentale: per quanto riguarda le bici da strada, la posizione bassa delle mani risulta essere la più critica, mentre quella alta è la meno critica.
Un appropriato adeguamento dell’inclinazione della sella, inoltre, determina una riduzione fino al 72% dell’incidenza e dell’intensità del mal di schiena percepito durante la pedalata.
La posizione della schiena può anche essere migliorata modificando alcuni fattori personali come il controllo posturale attraverso il riposizionamento attivo della colonna: è buona norma quando si pedala, soprattutto in salita, cercare di ridurre la flessione della schiena, cercando una postura in estensione (per intenderci schiena dritta e parallela alla canna e non curvata). Se non fosse possibile questo adeguamento in salita, è possibile utilizzare i tratti in discesa per l’estensione della schiena verso l’alto sia stando seduti sulla sella sia poggiandosi sui pedali.
Anche se questi accorgimenti possono diminuire la performance a causa di una ridotta aerodinamicità, a lungo andare possono dare benefici sulla prestazione generale.
Infine un aiuto alla diminuzione del dolore in combinazione ai consigli sopra indicati, può essere il ricorso per brevi periodi di trattamento a farmaci antiinfiammatori non steroidei chiamati FANS, come ad esempio quelli a base di diclofenac, usati per alleviare il dolore e l’infiammazione.
Esistono in commercio formulazioni innovative di farmaci antiinfiammatori a base di diclofenac (anche al 4% di diclofenac) basate su tecnologie liposomiali in grado di garantire un rapido e prolungato sollievo dal dolore.
Il loro formato tascabile e la loro rapidità d’azione ne consentono l’utilizzo anche durante l’esercizio, garantendo un rapido sollievo dal dolore con il conseguente miglioramento della prestazione.